Centro Espressioni Cinematografiche
Udine
Via Villalta, 24
0432 299545 FAX 0432 229815
WEB
Broken Silence
dal 20/1/2002 al 15/2/2002
0432 299545 FAX 0432 229815
WEB
Segnalato da

Sabrina Baracetti




 
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20/1/2002

Broken Silence

Centro Espressioni Cinematografiche, Udine

Con l'approvazione di Steven Spielberg, arrivano in italia tre dei cinque film prodotti dalla Survivors of the Shoah Visual History Fondation di Los Angeles a distruibuirli sul territorio nazionale e' il centro espressioni cinematografiche di Udine. Segue calendario delle proiezioni.


comunicato stampa

Il Centro Espressioni Cinematografiche e' il distributore per l’Italia degli ultimi film della Survivors of the Shoah Visual History Foundation di Steven Spielberg

Con l'approvazione di Steven Spielberg, arrivano in italia tre dei cinque film prodotti dalla Survivors of the Shoah Visual History Fondation di Los Angeles a distruibuirli sul territorio nazionale e' il centro espressioni cinematografiche di Udine

dal gennaio 2002 al marzo 2003

Nata da un inteso rapporto di interscambio svoltosi l’anno scorso all’epoca della prima celebrazione ufficiale italiana dell’anniversario di Auschwitz (27 gennaio 2001, la giornata della memoria), la forte relazione tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e la Survivors of The Shoah Visual History Foundation di Los Angeles ha fatto in modo che l’Associazione Udinese si aggiudicasse la possibilità di distribuire in Italia tre dei cinque documentari prodotti dalla Fondazione americana. Tre dei cinque video della serie "Broken Silence" - mai visti prima in Italia - nati per le televisioni di diversi paesi, ora si potranno vedere anche nelle nostre sale. Il Centro Espressioni Cinematografiche li ha tradotti e sottotitolati in italiano. I film sono disponibili dal gennaio 2002 al marzo 2003.

Prodotti da James Moll (il regista del documentario "Gli ultimi giorni", e con il quale Steven Spielberg ha dato vita alla Fondazione), questi film nascono dall’enorme mole di materiale video registrato dalla Visual History Foundation negli ultimi anni. L’istituzione americana ha raccolto più di 50.000 interviste a testimoni dello sterminio. Per ciascun dei film, uno staff internazionale di ricercatori ha scelto, tra centinaia di documenti, soltanto gli interventi più significativi dando vita a dei video di I film della serie "Broken Silence" finora sono stati diffusi solamente nei paesi per le cui televisioni sono stati prodotti: Polonia, Russia, Argentina, Ungheria, Repubblica Ceca. Il Centro Espressioni Cinematografiche ne ha scelti tre (il film argentino, il russo, e il polacco) e ora li proporli nelle sale cinematografiche di tutta Italia:

ALCUNI CHE VISSERO
("Algunos que viviero", tit. inglese "Some Who Lived", Usa, 2000, 56’)

Diretto da Luis Puenzo (Oscar per "La storia ufficiale", 1985), il documentario unisce le testimonianze di sopravvissuti dell’olocausto che ora vivono in Argentina, Cile e Uruguay, con filmati d’archivio. I sopravvissuti raccontano le esperienze vissute prima e durante la guerra (la vita nei ghetti, la deportazione e la sopravvivenza nei lager) e le vicissitudini della loro emigrazione nel dopoguerra, quando Perón, mentre riceveva i nazisti in fuga, poneva limiti all’emigrazione degli ebrei. Attraverso le parole dei testimoni, è raccontata nel film l’intera storia del dopoguerra argentino, passando per i suoi capitoli più oscuri fino agli anni ’90 degli attentati contro l’ambasciata di Israele e il palazzo dell’AMIA (maggior centro della comunità ebraica latinoamericana), episodi tragici di antisemitismo moderno, per i quali Puenzo usa le seguenti parole: "Dobbiamo pensare che l’olocausto può succedere ancora, ovunque".

MI RICORDO
("Pamietam", tit. inglese "I remember", Usa, 2000, 56’)

Diretto da Andrej Wajda, uno dei più importanti e prolifici registi del dopoguerra europeo, Pamietam, il film più personale dell’intera serie, mostra le testimonianze di quattro sopravvissuti, cui si alternano immagini del nostro tempo che mostrano giovani partecipanti della "Marcia dei vivi", manifestazione commemorativa che si tiene ogni anno ad Auschwitz. Le immagini della Marcia dei vivi attraversano il film come simbolo di speranza e del possibile dialogo tra giovani ebrei, polacchi e tedeschi. Nel film compaiono anche immagini di Giovanni Paolo II in preghiera al Muro del pianto di Gerusalemme, immagini che rappresentano un potente simbolo di riconciliazione.
Il film racconta le storie toccanti di alcuni sopravvissuti ebrei, concentrandosi, nelle parole di Wajda, "sulle drammatiche relazioni tra ebrei e polacchi nella Polonia occupata". Il film presenta alcuni ebrei che si sono salvati grazie all’aiuto dei loro vicini polacchi e altri che, pur sopravvissuti, sono stati da questi traditi.

BAMBINI DALL’ABISSO
("Deti iz bezdny", tit inglese "Children from the Abyss", Usa, 2000, 56’)

Il regista Pavel Chukhraj (premio Oscar per "Il ladro") ha creato un documentario sconvolgente e straordinario, senz’altro il più duro dell’ intera serie Broken Silence, mettendo insieme l’esperienza personale di sopravvissuti dell’olocausto con filmati d’archivio rari e una efficace partitura musicale composta appositamente. Il film ha per argomento le esecuzioni di massa praticate dagli einsatzgruppen, responsabili delle Aktion in Russia e nell’intero Est, con cui i nazisti intendevano liquidare la popolazione ebraica. Il film di Pavel Chukhraj racconta episodi di resistenza, di tradimento e collaborazionismo; racconta di salvatori, di spettatori, e di desiderio di vendetta.

I film della serie "Broken Silence", ricalcano la struttura del primo film della Visual History Foundation, "Gli ultimi giorni", di James Moll, vincitore dell’Oscar come miglior documentario nel 1999. Le interviste ai testimoni sono inframmezzate da materiali fotografici e da filmati d’ archivio, film sconvolgenti che per esempio, nel caso dello straordinario film russo di Pavel Chukhraj, mostrano immagini delle esecuzioni degli einsatzgruppen nazisti. Si discosta parzialmente da questa struttura il documentario di Andrej Wajda. Con un bianco e nero raffinato, il film mostra quattro testimonianze, rifiutando l’uso del materiale d’archivio per alternare alle interviste immagini contemporanee caricate di valore simbolico.

I tre film "Broken Silence" saranno proiettati a Udine (Cinema Ferroviario, il 7/14/21 febbraio) all’interno di un progetto più allargato (Immagini della Shoah 2 - Il cinema della Shoah) che comprende

- un corso di aggiornamento per insegnanti (che si svolgerà al Cinema Ferroviario di Udine il 14 e il 15 febbraio dalle ore 15.30 alle ore 18.30) condotto da Marcello Pezzetti, uno dei massimi studiosi dell’audiovisivo per l’insegnamento della storia dello sterminio degli ebrei d’Europa;

- un viaggio di studio a Auschwitz e Cracovia che prevede le visite guidate a Cracovia (quartiere ebraico, Vecchia Sinagoga e Sinagoga Izaak; cimitero ebraico e visita ai luoghi scelti da Spielberg come set per il film

"Schindler’s List". COME RICHIEDERLI:
I film sono disponibili in formato video (Beta sp e VHS), pertanto sono adatti, oltre che per le sale cinematografiche, anche per proiezioni presso altre strutture, come scuole, associazioni, istituzioni.
Tutti i soggetti interessati potranno richiedere i film e prenotare le date delle proprie proiezioni telefonando al Centro Espressioni Cinematografie di Udine via Villalta 24 - 33100 - tel. 0432/299545 - fax. 0432/229815 - cec@cecudine.org

IL CALENDARIO DELLE PROIEZIONI ITALIANE GIA’ CONCORDATE:

TORINO, Cinema Massimo - Organizzazione Archivio Cinematografico della Resistenza
21 e 22 gennaio

MILANO, Spazio Oberdan - Organizzazione Figli della Shoah
28 e 30 gennaio, 7 febbraio serate e mattinate per studenti Film: "Bambini dall'abisso"

ROMA, Archivio Centrale di Stato - Organizzazione: l'Archivio stesso
25 gennaio, mattinata per studenti Film: "Alcuni che vissero"

ROMA, Centro Ebraico Italiano "Il Pitigliani" sua sede
27 dicembre, Giorno della Memoria Film: "Alcuni che vissero"

GENOVA, Comunità Ebraica
7 febbraio, "Alcuni che vissero" e "Bambini dell’abisso".

PISA, c/o L'Arsenale
10 mattinate per studenti dal 29 gennaio al 15 febbraio

Ufficio stampa/C.E.C. Sabrina Baracetti

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