Teatro Camploy
Verona
via Cantarane, 32
045 8001471 FAX 045 8009850
WEB
Antigone
dal 17/4/2002 al 18/4/2002
045 8001471 FAX 045 8009850
WEB
Segnalato da

Ufficio Teatro Villa dei Leoni




 
calendario eventi  :: 




17/4/2002

Antigone

Teatro Camploy, Verona

Patricia Zanco porta in scena Antigone, ispirato al testo di Maria Zambrano "La tomba di Antigone". Alle ore 21.00 con la regia di Daniela Mattiuzzi.


comunicato stampa

Università degli Studi di Verona
Dipartimento di Romanistica, Dipartimento di Filosofia

18 aprile 2002 - ore 15.30
Verona
Facoltà di Lettere e Lingue
(Via san Francesco, 22)

LE VOCI DI ANTIGONE
Conversazioni con
Carlo Ferrucci (Università di Roma)
Erminia Macola (Università di Padova)

18 aprile 2002 - ore 21.00
Verona
Teatro Camploy
Via Cantarane, 32 - Zona P.ta Vescovo

ANTIGONE
da "La tomba di Antigone" di Maria Zambrano
di e con Patricia Zanco
regia e drammaturgia di Daniela Mattiuzzi

percussioni e live mixing di Gabriele Grotto
su materiali sonori di Andrea Cera
scene Mauro Zocchetta
visioni elettroniche Carlo Presotto
luci Graziano Pretto
costumi Luciana Riva

Al teatro Camploy di Verona, Patricia Zanco porta in scena Antigone, ispirato al testo di Maria Zambrano "La tomba di Antigone". Giovedì 18 aprile ore 21.00 con la regia di Daniela Mattiuzzi.

Antigone, la ragazza che morì per aver reso al fratello gli onori dovuti ai morti, fu condannata, com'è noto, ad essere sepolta viva. Entrò nella morte viva e intatta. Fin da bambina, secondo quanto Sofocle ci racconta in Edipo a Colono, accompagnò il padre cieco; visse poi con i fratelli nel palazzo reale di Tebe per un tempo assai breve, finchè non scoppiò la lite mortale tra Eteocle e Polinice. Promessa sposa al cugino Emone, figlio del tiranno che doveva condannarla ad una fine tanto crudele, ebbe appena il tempo di sapere di esistere, di vedersi e di essere vista. Innocente travolta in una storia di guerre e potere.

La nostra Antigone non è l'eroina canonizzata dalla tradizione, fissata nella luce del suo gesto di ribellione che fronteggia Creonte, bensì la ragazza senza terra, sola "nel silenzio e nell'essenza degli dei". Nella tomba in cui Antigone è sepolta viva, si fa strada l'evento impercettibile attraverso cui va germinando il significato fondamentale della sua figura mediatrice fra amore e conoscenza. E tutti gli altri personaggi tornano qui come alla propria fonte, per trovarsi una riscatto dalla storia sanguinosa in cui sono rimasti irretiti. Nell'intrecciarsi dei monologhi e dei dialoghi (intenso e vibrante quello con il padre, tenerissimo quello con la nutrice, teso il confronto con l'Arpia, estremo recondito a se stessa della propria azione, e ironico quello con Creonte) la storia viene così sviscerata. E le sue parole tornano concrete, reali e necessarie per aiutarci a perseguire un sogno di comprensione tra mondi e culture diverse cercando le "verità della vita", una vita modesta, una verità morale di cui possiamo rispondere, in un atto di necessaria libertà. La sua voce abissale, mediatrice con gli inferi, "parlerà senza sosta sul confine tra la vita e la morte", in quelle zone di luce mai separabili dalla penombra.

Per informazioni: tel 0444 323725

Teatro Camploy
Via Cantarane, 32 - Zona P.ta Vescovo, Verona

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