Incontro pubblico con Kendell Geers
In occasione dell'inaugurazione della mostra
Irrespektiv
Museo di arte moderna e contemporanea - Mart, corso Bettini, 43 Rovereto (TN) - 30 Ottobre 2009
Nel video alcuni momenti dell'incontro di approfondimento sull'opera dell'artista in
un dialogo aperto a studenti, critici e spettatori, con la direttrice del Museo
Gabriella Belli e Roberto Pinto, storico dell'arte e curatore che in diverse
occasioni ha avuto modo di lavorare con Geers e di discutere con lui circa le
tematiche pregnanti del suo lavoro.
Pinto invita l'artista a parlare di alcuni
termini "proibiti", che non ha voluto si usassero per descrivere il suo lavoro,
perchè molto spesso stereotipati e superficialmente associati alla sua condizione
di africano bianco cresciuto in Sud Africa nel periodo dell'apartheid. Il dialogo si
apre quindi con una riflessione sui concetti di violenza, identità, apartheid,
community.
Gabriella Belli prova a capire meglio un video dell'artista molto
discusso per la sua atrocità, che sposta l'attenzione sulla banalizzazione delle
immagini violente da parte della comunicazione mediatica.
Il pubblico si chiede
perchè l'artista utilizzi sempre la parola "fuck" e Geers risponde con un lunga
argomentazione sulla storia della creazione e del linguaggio, per concludere che
oggi la parola fuck non offende più nessuno, ma che è piena di elettricità e di
vita.
Infine una domanda provocatoria che indirizza il discorso sulla pornografia
come specchio della società e che induce l'artista a chiedersi quale possa essere
il concetto di democrazia all'interno di un sistema che vede l'individuo sempre meno
responsabile nei confronti di se stesso e del mondo.
Una produzione UnDo.Net - Riprese e montaggio: Domenico Palma, Editing: Antonella
Miggiano
Durata: 33'8''
Video correlato:
VideoFocus sulla mostra Irrespektiv
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