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COSA DICONO DI ‘EXPEDITION’

“Expedition” è il risultato di 5 anni di concerti, viaggi (derive, se abbracciamo il termine utilizzato da Guy Debord e dall’Internazionale Situazionista per indicare la pratica artistica del girovagare in città), performances e spedizioni, appunto, guidati da Steve Piccolo e che hanno visto la partecipazione di molti musicisti, poeti ed artisti visivi dei luoghi toccati in questo peregrinare degli autori.
Qual è l’idea di viaggio che ha portato ad “Expedition”?
Gli autori pensano un viaggio che, anche nella sua accezione di turismo, tende a darci un senso di esperienza e di vissuto amplificato. In ogni città e nazione a noi poco familiare, sembriamo notare immediatamente cose a cui non avremmo mai badato a casa nostra. “Guarda quel cane buffo!”, “Che fioriere carine hanno da queste parti..”. Persino il design degli arredi urbani, i tombini, le fermate dell’autobus… tutto sembra essere caricato di un significato speciale.
Ascoltare un disco dovrebbe essere come un viaggio.
In questo senso l’uso in “Expedition” di rumori ambientali registrati in giro per il mondo non ha niente a che fare con la musica concreta. Invece di rendere ‘musicali’ i rumori della vita, Piccolo/Sato/Gemma utilizzano i rumori quasi allo stato brado, come un virus che apre i brani al mondo, magari rendendo più vivi, per assonanza, i suoni che circondano l’ascoltatore nel suo viaggio attraverso i brani del CD.
-Felice Villa, musicologo

Steve Piccolo è celebre per la militanza nei Lounge Lizards ma anche fuori da quella illustre formazione ha fatto musica buona & strana nel corso degli ultimi vent’anni. Questo è uno dei suoi progetti più recenti, meditato e rifinito a lungo in scena prima di approdare su disco; una specie di “diario sonoro” di riflessioni incontri viaggi, persone musiche situazioni, in compagnia di Luca Gemma (Rosso Maltese) e del deejay giapponese Gak Sato. Canzoni sottili e fantasmatiche in un liquido paesaggio di suoni ambientali, con un segno fine e un aristocratico gusto per la sottrazione. [...] La parola “noia” non abita questo disco.
-da Linus, Ottobre 2004

Un lasciarsi trasportare dalla corrente della vita, girovagando per cogliere sensazioni ed emozioni da mettere in musica. Un compito a prima vista non facile, perfettamente realizzato da Piccolo, Sato e Gemma. [...] Una colonna sonora capace di unire rumore, poesia, citazioni colte, jazz, pop ed elettronica.
- musica & dischi, ottobre 2004

Steve Piccolo pensa la musica come performance sin dai tempi dei Lounge Lizards e poi con le innumerevoli collaborazioni e i gruppi che ha messo in piedi nel campo della musica d’avanguardia. Del progetto Expedition, creatura mutante che vive dal 1999 attraverso varie e diverse fasi di sviluppo, c’è qui una summa non esaustiva ma significativa. Insieme ai coautori Gak Sato e Luca Gemma,, Piccolo crea dei “luoghi sonori” che ricordano i Tuxedomoon più sperimentali o certa musica ambient non convenzionale.
- Rolling Stone Italia, ottobre 2004

Disco cantautorale e elettronico, scarno e poetico, solcato da voci profonde e improvvisi inserti rumoristici. Da ascoltare con attenzione.
- Blow Up 76, settembre 2004