RIVISTE
Close up. Storie della visione
Editore: Lindau, Torino
CloseUp è una rivista
di nascita recente legata a un gruppo di ricerca facente capo
all'insegnamento di Storia e critica del cinema all'Università
La Sapienza di Roma e ispirata nella sua forma e
impostazione alla francese Trafic o
all'austriaca Meteor. E' uno strumento di riflessione teorica
sul cinema aperto decisamente alla direzione strutturale che
quest'ultimo sta prendendo (dal chimico all'elettronico, dall'analogico
al digitale) non mancando pertanto di confrontarsi attraverso
saggi e interventi teoricoestetici di collaboratori italiani
e stranieri agli sviluppi delle nuove possibilità
tecnologiche. E' strutturata in una
sezione interdisciplinare (Campi) che affronta il problema della
visione da tutti i punti di vista attraverso saggi o interventi
di scrittori e artisti, in una parte centrale (Fermo Immagine)
monografica, con un argomento affrontato saggisticamente attraverso
tagli teorici lontani e differenti e infine una serie di rubriche
(Controcampi) che offrono un punto di vista critico su una panoramica
selezionata del quadrimestre trascorso.
Decoder
Rivista internazionale underground
Decoder è la rivista cui si
deve di fatto la diffusione in Italia di un mondo e di un'intera
area di
pensiero ad esso legata, il cyberpunk.
E' spesso di taglio monografico, con un trattamento di immagini
e una grafica originale, di ricerca non invasiva e nello spirito
dei testi pubblicati. Con interviste e interventi dei maggiori
esponenti e protagonisti della fantascienza contemporanea, della
musica, delle arti, delle questioni giuridiche e legislative
e della teoria/prassi underground e antagonista sul piano internazionale
Decoder si dimostra uno strumento utile a chi si approccia alla
comunicazione mediatica e alla sperimentazione con e sui media.
L'orizzonte esplorato dalla rivista si configura
inoltre come alternativo rispetto alle
metodologie e alle prassi di analisi della teoria estetica su
new media e tecnologie, offrendosi come punto di vista realmente
produttivo rispetto alla ricerca e alla produzione di pensiero
corrente, convenzionale e di mercato.
Epiphaneia
Editore: Minervino, Napoli
La rivista, di "ricerca estetica
e tecnologica" contempla fra i suoi redattori docenti universitari,
artisti e direttori di centri di ricerca italiani e stranieri.
Ha un'impostazione piuttosto accademica, e gli
interventi grafici sono ridotti al
minimo. Di taglio teoricoestetico Epiphaneia si propone
di individuare e cercare di definire le possibili categorie
estetiche relative all'area che si estende fra le nuove tecnologie,
la comunicazione e la sperimentazione. Gli interventi pubblicati
hanno nella maggior parte dei casi la forma del saggio.
La Stanza Rossa
Rivista bimestrale, anno 6, n. 25
La Stanza Rossa è un'onesta
rivista d'arte che si occupa in buona parte di situazioni, artisti,
sperimentazioni e ricerche vicine o
facenti parte dell'area dei new media. Presenta una veste grafica
essenziale ma niente affatto anonima o all'opposto fastidiosa.
Il punto di vista offerto è piuttosto inconsueto, a mezzo
fra l'arte "d'avanguardia" e di sistema ufficiale e
le posizioni più estreme e off, vuoi underground. Saggi
su argomenti e aree tematiche pur lontane (cinema, animazione,
realtà
virtuale, reti, teatro, video,...),
riflessioni teoriche e ritratti di artisti o collettivi compongono
una miscela alquanto eterogenea ma sovente degna di interesse.
Una seconda parte della rivista è
dedicata alle recensioni critiche di
mostre e alla segnalazione puntuale di volumi e saggi d'arte o
estetica mai notissimi o a pieno titolo nel mercato editoriale
specializzato. Anche per questa seconda sezione vale quanto
indicato per la struttura de La Stanza Rossa: eterogeneità,
non appariscente volontà di acume critico, punto di vista
su gallerie e artisti né di moda o tendenza né smaccatamente
di mercato ne sono esemplare prerogativa e merito.
Telèma
Attualità e futuro della società
multimediale
Attraverso una serie di numeri monografici
che indagano il rapporto di varie discipline (arte,
giurisprudenza, medicina...) con la
telematica e tutto quanto appartiene alla sfera del multimediale
Telèma offre una serie di interventi e saggi relativi
al tema indicato assai ampia e multiforme. Intervengono per
lo più intellettuali, operatori del settore chiamato a
confrontarsi con la telematica e personalità affermate
del panorama culturale soprattutto italiano, con l'apporto di
preziosi e misurati contributi di ricercatori esteri. La rivista,
densa, ma assai sobria nella forma, si propone soprattutto di
creare dibattito a partire dalla molteplicità e differenza
delle posizioni di ciascun prestigioso
contributore. Completa ogni numero
una sezione di informazioni e recensioni di saggi o volumi
attinenti l'area new mediacomunicazione
e linguaggio. Il numero 6 del 1996 era interamente
dedicato a Arte e telematica, Segni
e linguaggio. Tuttavia a livello qualitativo, gli interventi ospitati
in rivista non hanno aperto particolari prospettive o posizioni
di grande interesse.
Videoparty
Rivista mensile su Internet
Videoparty è una emagazin
di arte elettronica a cura di Alessio Gerini del gruppo Internet
Party
eviews. Sono usciti dodici numeri
dedicati prevalentemente ad autori, manifestazioni ed eventi legati
alle arti elettroniche e alla sperimentazione linguistica in
video (Videoformes, Biennale di Lione, Studio Azzurro, TuttoGrifi,
Biennale di Venezia).
La rivista ha un taglio informativo e critico al tempo stesso
privilegiando la rapidità di consultazione e l'informazione
sull'attualità.
Virus Mutations
Editore: Associazione culturale Mutation,
Milano
Virus è una rivista attenta
a tematiche quali il concetto di nuovo, l'immateriale, i processi
di
comunicazione più che gli oggetti,
caratterizzata da una grafica assai appariscente, dall'uso di
colori accesi e di foto a tutta pagina con testo spesso sovrascritto.
La redazione parrebbe credere nel
concetto di avanguardia contemporanea,
premurandosi il più possibile, al punto da apparire
strumento "militante", di
essere quanto mai propositiva e di assoluto sostegno rispetto
alle scelte e alle proposte sottoscritte e sostenute. Ospita
prevalentemente articoli, saggi brevi ed interviste a
protagonisti della scena di ricerca
artistica contemporanea e del passato più recente. E' orientata
prevalentemente verso l'area delle arti visive, non trascurando
però, attraverso rubriche, il cinema, la musica o la
letteratura. Tematicamente affiorano quali costanti motivi il
corpo, le sue mutazioni, il suo destino a confronto con reti
e nuove tecnologie, il mondo della sperimentazione underground
e
radicale. Pertanto è assai frequente
l'incontro con artisti più o meno giovani che facciano
uso
prevalentemente del video o di "new
media".
Virtual
Il mensile dell'era digitale
Virtual è una rivista di tipo
informativo, che prevede ampio spazio per la segnalazione dei
prodotti, hardware o software, che fanno la loro comparsa sul
mercato delle nuove tecnologie. Assai
maneggevole ha il taglio classico del
mensile con servizi e foto illustrative. Contiene peraltro
interessanti reportages e dossiers
monotematici, incentrati direttamente sul fronte dei new media
e la comunicazione più che sulla sperimentazione d'artista.
Ospita veloci interventi critici su tecnologie e civiltà
dell'immagine, spunti di riflessione, recensioni a opere d'arte,
saggi o romanzi. Rubriche informative, recensioni e segnalazioni
relative al settore rendono Virtual soprattutto uno strumento
utile di aggiornamento riguardo al panorama in rapidissima evoluzione
dell'"era digitale". Esperienze in rete, CDRom
e opere multimedia interattive sono la principale piattaforma
di confronto fra arte e nuove tecnologie. |