Federico Baronello
canecapovolto
Filippo Leonardi
Carmelo Nicosia
Paolo Parisi
Piero Zuccaro
Francesco Lucifora
Dall'iniziale riflessione sul "diwan" degli antichi Arabi, da cui deriva la parola dogana, il sofa' sul quale venivano conclusi affari pubblici e privati, si approda alla visualizzazione di un luogo di incontro tra persone, popoli, civilta' e interessi diversi. Un primo scambio e' quello fra Federico Baronello, canecapovolto, Filippo Leonardi, Carmelo Nicosia, Paolo Parisi e Piero Zuccaro. Mostra a cura di Francesco Lucifora.
a cura di Francesco Lucifora
“di'væn” è il primo atto, in forma di esposizione, della nascita del
soggetto artistico e di azione culturale nato dai dibattiti avvenuti tra le
pareti della galleria Gianluca Collica. Dall’iniziale riflessione sul
“diwan” degli antichi Arabi, da cui deriva la parola dogana, il sofà sul
quale venivano conclusi affari pubblici e privati, si approda alla
visualizzazione di un luogo di incontro tra persone, popoli, civiltà e
interessi diversi. A fronte della ricerca dell’arte verso continue
esplorazioni ed indagini sempre più profonde, si materializza la necessità
di rendere operativo un progetto di circolazione delle conoscenze e delle
esperienze artistiche scegliendo la strada del soggetto plurale e della
costruzione di una geografia culturale connettiva.
Il principio dell’avvicinamento e dello scambio sono la base da cui di'væn si muove
procedendo verso il valore dei frammenti e la fluidità dei processi che
compongono la realtà. Si propongono quali artefici del primo scambio
Federico Baronello, canecapovolto, Filippo Leonardi, Carmelo Nicosia, Paolo
Parisi, Piero Zuccaro. I linguaggi convergono su un punto condiviso e
concretizzano la prima fase di di'væn ponendo le basi per l’evoluzione del
nuovo soggetto. La geografia è data a partire dagli elementi identitari e
plurali delle opere, nazioni etiche ed estetiche che, concluso il momento
del confronto, si dirigono verso il dialogo che si rivela una costante e
urgente necessità del presente. Il soggetto che si riconosce in questa
esposizione non è nuovo in senso stretto, ma in quanto produttore di
relazioni originate da conoscenze incomplete, parziali, provvisorie ed
estreme, ma per questo ricche. Una conoscenza indipendente e senza
riconoscimenti che viene ricercata come sapere in continua trasformazione e
della quale l’arte è la parte indispensabile, sintetica e incessantemente
produttiva.
Federico Baronello vive e lavora a Catania. L’immagine è l’indizio fondante
di una ricerca spasmodica di tracce e segni che nel paesaggio sfuggono per
la loro eccessiva esposizione. Vengono riportate alla luce le storie
custodite negli interstizi di spazi naturali ed umani che riaffiorano nella
contemporaneità sempre più satura e fitta. La ricerca e il linguaggio
aderiscono ad un procedimento indiziario disciplinato da un metodo
investigativo puro ed immerso nel disincanto.
canecapovolto si forma a Catania nel 1992 ed è composto da Alessandro
Aiello, Enrico Aresu e Alessandro De Filippo. In una continua
sperimentazione, supportata dall'uso di vari mezzi quali film acustici,
video, installazioni, happening, collages. L’indagine è sulla potenza
espressiva della visione e sulle dinamiche della percezione, tra tecniche
originali di trattamento e manipolazione dell'immagine. Partendo da
esperimenti visivi e sonori inizialmente legati al cortometraggio in
super-8, il gruppo ricorre a diverse pratiche di produzione audio-video in
direzione del “sabotaggio” dell'immagine mediatica di partenza.
Filippo Leonardi vive a Catania e a Torino. centrale è l’uso di materiali
presenti spesso nel contesto progettuale. L’artista catanese dà origine ad
opere che interagiscono con la storia dei luoghi, con la gente, con lo
spazio circostante. Uno dei temi fortemente connotativi è il rapporto tra
arte e ambiente naturale indagato a partire dal contraddittorio e dai
paradossi sociali e quotidiani in direzione di un’opera aperta che innesca
una coscienza di matrice etica.
Carmelo Nicosia vive a Catania ed è considerato uno degli esponenti più noti
della “nuova fotografia italiana”. Fondatore del gruppo FASE, la sua ricerca
si dirige verso la documentazione del paesaggio e le relazioni che
intercorrono tra questo e le modificazioni dovute agli interventi
architettonici e insediamenti industriali. Insegna storia e progettazione
fotografica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.
Paolo Parisi (Catania, 1965) vive e lavora a Firenze ed è tra i fondatori
dello spazio BASE / Progetti per l'arte. L’esperienza dell’arte come atto
cognitivo attraverso i diversi mezzi e processi dell’arte, la variazione
della percezione e la formazione di un proprio punto di vista sono gli
elementi fondamentali dell'opera di Paolo Parisi. Sin dall’inizio della sua
ricerca, pratica l’astrazione pittorica per riflettere sui meccanismi della
visione e rendere la fruizione del monocromo un’esperienza fisica,
intervenendo nella dimensione architettonica che lo contiene e stabilendo
nuove relazioni tra contenuto e contenitore. Dal 1993 è docente presso
l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2001 al 2003 ha collaborato alla
didattica del Laboratorio delle Tecniche e delle Espressioni Artistiche di
Giulio Paolini presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia.
Piero Zuccaro vive e lavora a Catania. La sua pittura si immerge nella luce
e nell’acqua riflettendo i segni e le architetture che si dirigono verso
nuove identità attraverso la scomposizione della forma e la conquista dello
spazio circostante. La dilatazione supera i limiti dello spazio e si adagia
in forma di pastosi riflessi e rifrazioni visive. Poetica della rifrangenza
invisibile ad occhio nudo.
Ufficio stampa Tankpress
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Inaugurazione 19 Marzo 2010 alle 19.00
Galleria Gianluca Collica
via Musumeci 129, Catania
Ingresso libero