Galleria Vanna Casati
Bergamo
via Borgo Palazzo, 42 (interno)
035 222333 FAX 035 222333
WEB
Giovanni Tufano
dal 19/3/2010 al 21/4/2010
lun-ven 16.30-19.30; sabato 11-12.30 e 16.30-19.30, martedi chiuso

Segnalato da

Vanna Casati



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Giovanni Tufano



 
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19/3/2010

Giovanni Tufano

Galleria Vanna Casati, Bergamo

Il 'Coprifuoco' che da' il titolo alla personale dell'artista e' qui inteso come costrizione, obbligo a rinunciare alla propria liberta', metafora dello strisciante controllo esercitato dai mass media.


comunicato stampa

Tufano, procedendo nella sua esplorazione degli intrecci delle nostre esistenze,affronta un argomento impegnativo quanto poco esplorato sotto questa etichetta,il coprifuoco.Coprifuoco inteso come costrizione,obbligo a rinunciare alla propria libertà,metafora dello strisciante controllo esercitato dai mass media,dalle politiche economiche per accaparrarsi le risorse,dal sempre più profondo solco che separa mondo del benessere dal mondo dei poveri,una rete che assedia l'individuo.

Due opere,una al neon in cui la scritta curfew,una traccia luminosa ,fredda e spigolosa ,è il termine inglese corrispondente,l'altra,una sottile composizione di lettere-sculture color cemento con andamento andamento anamorfico,sempre a costruzione della parola coprifuoco,ingloba al suo interno una sagoma umana disegnata col neon simile alle forme delle vittime tracciate col gesso dopo gli incidenti.

Il fuoco è da almeno 20 anni l'elemento basa del lavoro di Tufano:in un singolare azzeramento,con un fuoco catartico,nel 1990,durante la manifestazione ''Milano-Poesia''brucia in un grande falò non solo la propria produzione artistica ma anche quella di amici poeti in una di quelle azioni-performances di chiara derivazione Fluxus che costelleranno per un decennio la sua attività.Di altre opere dice Verzotti nel testo a lui dedicato,che hanno affrontato similmente il fuoco,sono stati consevati i resti,insieme ai testi critici che li accompagnavano,così da formare una quadreria di souvenirs semicarbonizzati.

La maschera,uno degli altri elementi ricorrenti nelle azioni di Tufano,un calco del suo volto,si affaccia nel 1993 all'interno del lavoro''Gli arti naturali di Tufano'' e ritorna in una azione proposta alla fondazione Mudima nel 1996 questa volta in una proliferazione inquietante perchè indossate dal pubblico presente e culminante anch'essa in una disseminazione di ceneri ,risultato del rogo finale del lavoro.

Inaugurazione 20 marzo ore 18

Galleria Vanna Casati
via Borgo Palazzo, 42 - Bergamo
Orario: lun-ven 16.30-19.30; sabato 11-12.30 e 16.30-19.30, martedi chiuso
Ingresso libero

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