Il lavoro si compone di una serie di trittici in bianco e nero, stampati su tela che esplorano l'essenza del genius loci di 4 luoghi abbandonati: una fabbrica, un carcere, un mattattoio e un manicomio.
Il lavoro si compone di una serie di trittici in bianco e nero, stampati su tela
pittorica che vogliono esplorare l'essenza del genius loci in 4 luoghi abbandonati:
una fabbrica, un carcere, un mattattoio e un manicomio.
Luoghi e spazi completamente diversi tra loro uniti solo dal fatto di essere
abbandonati. Una ricerca personale dell"essenza" di questi luoghi, un viaggio tra
segni e tracce lasciati da chi ha usato o fruito di questi luoghi nel tempo.
Fotografo e architetto specializzato in progettazione e realizzazione di spazi
espositivi, Marco Fogarolo indaga i processi di percezione della città contemporanea
usando il bianco e nero come efficace mezzo espressivo. Temi ricorrenti, nell'ambito
della fotografia architettonica sono lo spirito geometrico delle architetture
contemporanee, l'essenza degli spazi urbani e l'humus delle costruzioni intese come
risultato delle esigenze pratiche e psicologiche dell'uomo.
Alla ricerca della definizione di una forma estetica da cui emergano le tendenze
costruttive della civiltà contemporanea Fogarolo coglie le tensioni delle linee, la
dinamicità di certi particolari, il senso della vertigine della verticalità, i
rapporti tra altezza e orizzontalità, il movimento intrinseco di alcune strutture,
l'armonioso svilupparsi delle forme.
Con occhio attento egli rincorre il susseguirsi dei ritmi architettonici e le
emozioni che ne derivano, evidenziando quei significati che sono rpopri della città,
ma a volte solo l'occhio fotografico è in grado di catturare. Attratto dalle quasi
infinite nuove possibilità espressive estendela propria ricerca al reportage e alla
fotografia paesaggistica di cui diventa acuto e sensibile interprete.
Non di rado ama sperimentare nuove tecniche sia per la ripresa che per la stampa
delle immagini. Il desiderio di nuove esperienze, dopo una lunga attività in camera
oscura lo ha spinto verso tecniche di stampa digitale applicate al bianco e nero.
Attualmente dopo una lunga sperimentazione usa un sistema ink jet con inchiostri a
pigmenti di carbone su carta di fibra di Cotone.
Al suo attivo numerose mostre collettive e personali
Inaugurazione: Sabato 20 Marzo 2010 alle ore 18.00
Banale Photo Gallery
Via T. Aspetti 86, Padova
Tutti i giorni 18.30 - 02.00
Ingresso libero