Julien Berthier
Simon Boudvin
Davide Cantoni
Sarah Ciraci'
Vittorio Corsini
Adam Cvijanovic
Angela Detanico
Benny Dröscher
Simon Keenleyside
Rafael Lain
Seulgi Lee
Nina Saunders
Gian Paolo Striano
Berend Strik
La mostra inaugura i nuovi spazi espositivi della galleria e prevede la partecipazione di 13 artisti invitati a confrontarsi con il titolo della nell'ambizioso tentativo di svelare, ognuno attraverso le proprie personali ricerche, uno dei momenti piu' interessanti del processo creativo. Ogni autore propone una o piu' opere, molte delle quali appositamente realizzate; partecipano: Simon Boudvin, Davide Cantoni, Sarah Ciraci', Vittorio Corsini, Nina Saunders...
La Blindarte contemporanea è lieta di invitarti sabato, 20 marzo 2010 dalle ore 19 all’opening della mostra Undefined borders for unlimited perceptions che inaugura i nuovi spazi espositivi della galleria a Napoli, in via Caio Duilio 10.
Il group show prevede la partecipazione di 13 artisti, quasi tutti già in stretto rapporto con la galleria, invitati a confrontarsi con il titolo della mostra nell’ambizioso tentativo di svelare, ognuno attraverso le proprie personali ricerche, uno dei momenti più interessanti del processo creativo.
Non è credibile una realtà in cui non siano presenti confini, limiti e regole; una realtà dove lo spazio, il tempo e le azioni non siano definite entro schemi spesso rigidi e precisi.
Continuamente, per esterne imposizioni o per personali considerazioni, ci imponiamo regole che, sempre più invadenti, chiudono nuovi confini e limitano i nostri pensieri.
Tuttavia molti di questi limiti non appaiono così netti, così ovvi, ma ci derivano dall’appartenenza a gruppi, culture, tradizioni che, se da un lato offrono garanzie, dall’altro nascondono le potenzialità ed i benefici di un diverso punto di vista.
L’artista, forse più di ogni altro, quando porta avanti un processo creativo, supera le barriere fisiche e psicologiche, liberando e aprendo le menti alle più svariate percezioni.
Ciascuno degli artisti invitati ha interpretato il titolo della mostra proponendo una o più opere, molte delle quali appositamente realizzate per la mostra.
Simon Boudvin presenta Autori, un progetto di 8 scatti fotografici realizzati in giro per le strade e le piazze di Parigi dove si trovano le statue dei celebri scrittori e scultori: Bernard Palissy, Pierre de Ronsard, Jean-Jacques Rousseau, Voltaire, Dante Alighieri, Georges Jacques Danton, Denis Diderot, Michel Eyquem de Montaigne. L’artista, arrampicandosi sulle statue, ha eseguito gli scatti dall’altezza dei loro occhi, mostrandoci il loro punto di vista.
Davide Cantoni ha superato i confini terreni con Galaxy M31, opera di grande formato realizzata appositamente per la mostra con la sua famosa tecnica del disegno bruciato eseguito con lente di ingrandimento e sole su carta.
Vittorio Corsini ha realizzato invece Ready, una grande tappeto di segature e pigmenti in cui sono riprodotte le 4 bandiere degli stati di Papua-Nuova Guinea, Sud Africa, Svezia e Mongolia, durante la mostra camminando sull’opera sarà possibile confondere i colori delle bandiere.
Angela Detanico e Rafael Lain hanno tratto spunto dagli studi compiuti da Nathaniel Bowditch nel 1802 sulle relazioni tra le lettere dell’alfabeto e le time zones, ancora oggi utilizzati nella navigazione, per realizzare A given time in a given place (Zulu time), un grande wall drawing dove viene ricreata una nuova mappa del mondo che mostra le time zones con entrambi i significati cartografici e linguistici.
Nina Saunders, per la prima volta in galleria, presenta Haute Cuture, opera realizzata per la mostra, in cui dal cuscino di una poltrona Chesterfield, sapientemente modificata nella forma, e apparentemente in fase di continua mutazione, si intravede una volpe imbalsamata che indossa una maschera di coyote.
Sarah Ciracì propone La X Dimensione, lighting box con luce intermittente capace di ipnotizzare lo sguardo del visitatore e portarlo verso nuove dimensioni.
Berend Strik presenta due nuove opere realizzate a New York, Orbs and Identity e Made in Brooklyn, in cui i ricami ed i tessuti celano e modificano la base fotografica su cui sono sapientemente applicati.
Gian Paolo Striano per la mostra ha invece realizzato appositamente Domestic hearth, un opera composta da legno laccato, tubo catodico e led che indaga sui confini sempre più indefiniti tra arte e design.
Simon Keenleyside presenta il grande dipinto su tela Somebody calling from the other side con al centro una grande torretta di frontiera, e due piccoli dipinti Take me back to that other shore e Curse the dark dove un muro di confine taglia in due il magico mondo dell’artista, il paesaggio dell’Essex.
Benny Dröscher dipinge due tele in cui, come sempre nelle sue opere, la percezione di assenza di confini investe le opere nella sua totalità. Sull’intenso blu-cielo delle tele vengono dipinti armonicamente insieme elementi simbolici della natura ed elementi astratti, creando una rappresentazione che riesce a travalicare il supporto pittorico invadendo l’intera visuale del visitatore, al punto che le tele risultano dipinte senza un verso prestabilito, ma possono essere osservate da tutti i diversi punti di vista.
Julien Berthier propone l’opera Hypnos. Cinque piccioni imbalsamati e abbattuti a terra in pose antropomorfe indossano maschere di fiberglass che rappresentano Hypnos, Dio del Sonno nella mitologia greca. Courtesy dell'opera Galerie GP & N Vallois, Paris.
Seulgi Lee presenta una reinterpretazione di Don Quichotte, un cubo di legno grigio alla cui sommità sono infilzati pelosi spiedini multicolori.
Adam Cvijanovic presenta due nuove opere realizzate entrambe con la tecnica del flashe e latex su carta Tyvek. Una ritrae l’oceano, l’altra ritrae una splendida e lussuosa villa dal design raffinato abbandonata.
Opening sabato 20 marzo 2010 dalle ore 19
Blindarte contemporanea
via Caio Duilio, 4d-10 Napoli