Allegro ma non troppo. Attraverso il titolo della mostra Di Carlo sintetizza l'essenza del suo lavoro e della sua poetica di questi ultimi anni, e con il glamour di un erotismo tragico, mette in scena il potere salvifico della poesia. A cura di Giuseppe Stagnitta.
a cura di Giuseppe Stagnitta
Performance con Gerardo Greco (compositore) e Miriam Abutori (Accademia degli Artefatti) da un’idea di Claudio Di Carlo.
Con il titolo ''Allegro ma non troppo'' Claudio Di Carlo sintetizza in una frase l’essenza del suo lavoro e della sua poetica di questi ultimi anni. Come in un opera di musica classica il movimento serve a dare il mood alla musica, in questo caso si tratta di un elemento essenziale per la mostra. Nonostante la catastrofe, la bellezza, sia pure effimera, ha il potere di esorcizzare il crollo della società consumistica. Attraverso il glamour di un erotismo tragico, Di Carlo mette in scena il potere salvifico della poesia, nell’equilibrio degli opposti!
Claudio Di Carlo, vive e lavora tra Amburgo, Pescara e Roma. La sua vita d’artista, di natura poliedrica, inizia negli anni 70 a Pescara sua città dorigine. Si occupa di esecuzione e produzione, dal punk-rock sperimentale degli inizi, 77/80 ”Rock Armee Fraktion” e “Koma”, alla musica elettronica del suo attuale gruppo “Hypervectorial System”, con il compositore Gabriel Maldonado. Nell’84 progetta e dirige inoltre uno dei primi spazi di concezione multimediale, “l’Officina Club”.
Nel 1994 produce per ''Diramazioni'' il gruppo rap-rock “Sistema Informativo Massificato” dal linguaggio estremamente mediale, curandone in seguito come supervisore artistico e coordinatore alla produzione un cd per la WEA - Warner Music Italia. Dopo un abbandono di 10 anni riprende a dipingere, privilegia la pittura come mezzo espressivo, ma pone particolare impegno alla realizzazione di progetti sperimentali di fusione delle arti. Espone i suoi lavori in varie città italiane e capitali europee. Nel 1998 stabilisce il proprio studio, con altri artisti nel quartiere di Monteverde a Roma, “l’Ice Badile studio ”.
Inaugurazione 30 marzo 2010 alle ore 18.30
Room 26
piazza Guglielmo Marconi, 31 Roma
Orario: 18.30-23.30, chiuso lunedi'
Ingresso libero