Un confronto che si apre sulle opere di autori accomunati dall'amore per un'arte astratta o maggiormente figurativa con la quale si esprime il mondo spirituale che domina le loro esistenze. Opere di Andrea Giovannini, Aldo Mondino, Piero Ruggeri, Ernesto Treccani, Jacques Trouve'.
La galleria Arteincornice presenterà, a partire dal 27 marzo 2010, un'esposizione di opere di cinque importanti artisti che affrontano un percorso che si muove tra lirismo ed informale, differenti esperienze d'autore che hanno attraversato il secolo scorso fino ad arrivare ai giorni nostri.
Un confronto che si apre sulle opere di autori accomunati dall'amore per un'arte esclusivamente astratta o maggiormente figurativa con la quale si esprime il mondo spirituale ed intellettivo che domina le loro esistenze. A descrivere il filone del lirismo, Andrea Giovannini, Ernesto Treccani e Jacques Trouvé, tre artisti la cui sensibilità è emblema di una nuova e rara percezione della realtà circostante. Rappresentanti del versante informale sono Aldo Mondino e Piero Ruggeri, straordinari ed esuberanti artisti dominatore della scena nazionale ed internazionale sino alla loro scomparsa.
Giovannini presenta al pubblico alcuni dei suoi splendidi lavori incentrati sul tema del cielo e del volo. Giovane artista nato a Lugo in provincia di Ravenna, oggi vive e lavora nella provincia di Reggio Emilia concentrando i soggetti delle sue opere nei nebbiosi paesaggi della pianura padana che con le sue infinite sfumature ed ombre gli consente di comunicare una specifica esperienza di percezione del reale. Costante è l'utilizzo di un insolito quanto preciso angolo visuale che permette all'artista di cogliere un punto di vista entro il quale dato soggettivo ed interpretativo si fondono dando vita ad una dimensione di soffuso romanticismo contemporaneo. Lo sguardo dello spettatore si perde entro orizzonti amplissimi incontrando direttamente l'incredibile immaginario poetico dell'artista caratterizzato da un tenue lirismo di altri tempi.
Mondino, artista capace di re-inventare continuamente la sua opera, grande amante dei viaggi, anima eclettica e spirito avventuriero definisce in questa esposizione collettiva un frangente della sua attività definibile come informale per la scelta della materia e dei colori che si impadroniscono di tutto lo spazio a loro diposizione.
Attivo sulla scena torinese a partire dagli anni Sessanta , formatosi con i grandi nomi degli artisti che hanno segnato indelebilmente il corso della storia dell'arte moderna e contemporanea, tra cui Heyter e Severini, Mondino approda negli anni Novanta ad una nuova fase del suo lavoro nella quale definisce un profondo interesse verso l'oriente, da ora elemento dominante della sua poetica. Si potranno ammirare alcune sue creazioni tra cui Le bilance (1968), Collage (1970) e Figure orientaliste (1985), Turcata (2004) ed il bronzo Ortisei - Ritratto di Duchamp (1989).
Ruggeri, studente dell'Accademia Albertina di Torino, ove insegnavano Casorati, Paulucci e Menzio, subito si avvicina alle nuove avanguardie divenendone uno dei suoi maggiori rappresentanti. Nelle creazioni del maestro la pittura diviene pura materia che irrompe, decisa e totalizzante sulla tela ed il colore non ha altri scopi se non quello di assolvere alla funzione attribuitagli dall'autore che lo dirige verso una ideale tensione spirituale ed esistenziale. Consapevole di non poter più dominare l'opera, l'artista decide di arrendersi e lasciarsi guidare dal flusso; vengono così create opere astratte dai toni sensuali ed intensi ma anche freddi e spirituali governati dall'immediatezza emozionale del gesto. In galleria verranno esposte La collina (2005), Ű Verge (2006), Interno rosso con figura (2006) e molte altre.
Treccani propone alcune opere nelle quali emerge il lirismo della contemplazione dedicato al tema dei fiori e dei volti. In ogni sua tela è possibile avvertire il senso di precarietà nato dalla forma incerta e dall'utilizzo di una luce capace di descrivere una rarefatta atmosfera. Lo spettatore viene condotto ad indagare al di là del singolo attimo percettivo, aiutato dall'uso di un colore che trasforma l'effimero in realtà poetica, malinconica e persistente nel ricordo. Autore amato dal collezionismo, nasce a Milano nel 1920 ed appena diciottenne dirige la rivista "Corrente" che gli permette di entrare in contatto con i movimenti di avanguardia artistica e di fronda al fascismo. La sua carriera artistica inizia negli anni '40 con una pittura che dedica particolare attenzione all'uomo, tale intento viene sostenuto dall'attiva partecipazione ai contemporanei movimenti di protesta e di rinnovamento sociale. Con il trascorrere del tempo, la sua ricerca lo spinge a rompere gli argini del realismo e ad approdare all'effusione di un poetico sentimento del reale fino alle ultime creazioni precedenti alla sua scomparsa nel 2009. Tra le opere selezionate, una accorta scelta di oli su tela del maestro, tra cui figurano: Fiori (1970), Volto (1970), Palma con figura sul mare (1985) e Siepe (1990).
Trouvé si presenta al pubblico con alcune delle sue tipiche composizioni nelle quali prevalgono la dolcezza, la grazia e l´armonia ridestate da una antica idea di bellezza, un offerta di poesia che racconta parte del suo percorso di poliedrico e versatile artista. Scultore, designer di gioielli, pittore e restauratore ha studiato presso l' École des Beaux Arts della città di Caen ed all' École Nationale Supérieur des Beaux Arts di Parigi.
In mostra saranno esposti diversi disegni ad acquerello su carta, come Florem decoris singulis carpunt dies (1993) e Passim (1996), ed alcune sculture in marmo quali Opi (1988) e Nigra sum sed formosa (2007).
Inaugurazione Sabato 27 marzo 2010, ore 17
Arteincornice galleria d'arte moderna e contemporanea
via Vanchiglia, 11 - 10124 Torino
Orario 9-13 e 15-19 - Chiuso festivi e lunedì mattina
ingresso libero