In mostra l'ultimo risultato della ricerca che l'artista persegue da sempre, ovvero l'indagine sulla rappresentazione della citta', gli spazi urbani e architettonici. Influenzato dalla pittura, Corbetta gioca con il colore e la luce, snaturando i paesaggi, invertendo le tinte, sfumando i contorni e i dettagli.
La 7.24 x0.26 Gallery di Pier Giuseppe Moroni è lieta di presentare la prima personale milanese del fotografo Francesco Corbetta (1977). In mostra l’ultimo risultato della ricerca che persegue da sempre, ovvero l’indagine sulla rappresentazione della città, gli spazi urbani e architettonici. Influenzato dalla pittura _Cubisti e Futuristi innanzitutto_ Corbetta gioca con il colore e la luce, snaturando i paesaggi, invertendo le tinte, sfumando i contorni e i dettagli.
Il punto di arrivo è la riflessione sulla comunicazione e la vita nella metropoli. Lo spazio è spesso popolato di persone intente al loro quotidiano vagare. Nell’istante colto dalla macchina fotografica, uomini e donne discorrono, parlano, narrando forse il racconto di un attimo che passa veloce.
Le costruzioni architettoniche diventano leggeri castelli in aria, luoghi sacri dove gli individui si incontrano e si rincorrono, seguendo la frenesia della vita contemporanea, immersi nella loro personale e intima solitudine. Gli uomini sono delicate silhouette azzurrine, in cui è impossibile riconoscere i tratti e l’identità.
Nell’universo geometrico si diffonde la luce: colori ed iridescenze leggere e impalpabibili in contrasto con azzurri cupi si alternano a sfumature chiare, come lampi improvvisi, lampade visionarie soltanto immaginate. Le tonalità fredde ed eteree trasformano il luogo in un tempio, proiettato in una dimensione metafisica e ultraterrena.
Alcuni scatti, liberi e surreali, si avvicinano maggiormente all’astrazione: riflessi cromatici fluttuano nell’aria per creare una dimensione onirica e fiabesca. L’immaginazione coinvolge l’osservatore nello sforzo interpretativo, sospeso tra il riconoscimento della realtà che lo circonda quotidianamente e il cambiamento della percezione realizzato dall’intervento artistico.
Le opere sono esposte come di consueto in piccoli formati su pellicola Duratrans. L’effetto backlight enfatizza il lavoro legato alla luce e svela in un’epifania luminosa la meraviglia delle immagini.
Special Guest Grazia Neri
Accompagna la mostra un testo critico di Vera Agosti
Inaugurazione Mercoledì 28 aprile 2010 alle ore 19
7.24x0.26 Piergiuseppe Moroni Gallery
via S. Pietro all’Orto, 26 Milano
orari: da martedì a sabato 9.30-18
chiuso la domenica e il lunedì
ingresso libero