Accademia Libera Natura e Cultura
Postpartum. Questa volta sono i neo-nati ad animare l'ambiente pittorico graffitista creato dall'artista toscano. Frasi proto-grammaticali, accentuano il livello ipertestuale delle sue pitture, in un componimento interno con un equilibrio ironicamente fragile e su cui, senza soluzione di continuita', si aprono scene multicolori che incrinano le certezze contemporanee. Mostra a cura di Ursula Vetter.
A cura di Ursula Vetter
Lo specchio "graffitista" del neonato per le certezze oscillanti dell'adulto contemporaneo.
Questa volta sono i neo-nati ad animare e costruire l'immaginario surreale degli spazi e delle suggestioni magnetiche dell'ambiente pittorico graffitista dell'artista toscano Enrico Pantani, talento dal linguaggio autonomo e personalissimo, classe 1975, nativo di Volterra e residente a Pomarance, in Alta val di Cecina, nella personale "Postpartum", in programma al Castello Ginori di Querceto (PI), presso la galleria Accademia Libera Natura e Cultura, dal 4 al 23 aprile 2010, con vernissage alle ore 17.30 del giorno di Pasqua.
Quel bambino che "esce dalla culla per ribaltare lo stato di fatto/rientra nella culla e disturba l'adulto/il ragazzino cavalca trattori e monopattini/stringe pupazzetti per non sentirsi solo/gronda di sudore", come nei versi stessi dell'artista, che accompagnano e accentuano quel recupero del tratto e della comunicazione "infantile", sul piano amplificato dalla luce e dalle cromie e tonalità, ora shock, ora più tenui, sfumate l'una nell'altra, abitato da bambini-adulti, dove simpatici animaletti, condividono, in reciproco sostegno, gli imprevisti, i cliché, le pressioni, e la presenza-assenza dell'adulto, nel quotidiano.
Frasi proto-grammaticali, spostano e accentuano il livello concettuale ed ipertestuale delle vertiginose pitture, nel componimento interno che restituisce, quell'equilibrio ironicamente fragile su cui, senza soluzione di continuità, si aprono le scene multicolore, rapite ed intuite nelle incrinature delle certezze del contemporaneo.
"Boxer" e "culloni" in bilico nella poesia beat e art brut, dove la fantasia s'intreccia con la realtà e apre il mistero nell'usuale, nella bidimensione sul limite infinito, di una narrazione, roteante e ritmata, nella "cassa di risonanza" in continuità dei taccuini di appunti e disegni, e nella vignetta che passa il confine e si consacra ad opera d'arte, specchio di una generazione a cavallo di incerte epoche, che richiede, insieme timida e irruenta, un contorno minimo per l'identità.
Dalla linea semplice, alla forza non più mascherabile di un messaggio portavoce di una condizione familiare e facilmente sintonizzabile, le angosce stesse di De Kooning, le altalene dell'Io, un lido minimo dell'essere, l'ironia e l'immaginazione inarrestabile, disegnano quella realtà parallela, che sostiene e alleggerisce il senso vacillante dell'adeguatezza, filtrato in chiave contemporanea e urbana o agreste, nell'ossimoro di quella "semplicità complessa", che sottende e testimonia ancora la difficile missione dell'esistenza e della convivenza.
Enrico Pantani, musicista, artista, laureato in Lettere, nasce a Volterra nel 1975. Nel 2008 "un suo dipinto per il manifesto del Volterrateatro". "Sempre nell'ambito del Festival viene invitato ad esporre gli ultimi lavori". Dopo una segnalazione di Bianca Tosatti "partecipa al Premio Treccani degli Alfieri a Montichiari (Brescia), classificandosi secondo" e rimanendovi in mostra dal dicembre 2008 al gennaio 2009. Recentemente ha esposto a Firenze, nella personale "Improvvisa(mente)" negli spazi della Corte Arte Contemporanea, al Caffè Galleria Betti di Ponteginori, e con "Les animaux" a Castelnuovo Val di Cecina, nel dicembre 2009.
Elena Capone
Inaugurazione: 4 aprile 2010, ore 17.30 (ingresso libero)
Accademia Libera Natura e Cultura, Castello Ginori di Querceto
Montecatini Val di Cecina (PI)
La mostra resterà aperta ai visitatori fino al 23 aprile 2010, tutti i giorni, martedì escluso, negli orari 10-12.30 e 16.30-20.30 ingresso libero.