ArtinTown
Torino
via Berthollet, 25
011 6696331
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Paolo Gobbo
dal 6/4/2010 al 20/4/2010
lun-merc 15-19 giov e ven 15-23, sab 20-01

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Paolo Gobbo



 
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6/4/2010

Paolo Gobbo

ArtinTown, Torino

A/R - Sensazioni in partenza e in arrivo. La stazione, soggetto della serie di fotografie esposte, e' la metafora del viaggio che inizia o finisce dentro ognuno di noi.


comunicato stampa

Una fredda mattina di febbraio, poco dopo l'alba, nella grande vecchia stazione di Porta Nuova si muove silenziosamente una moltitudine di persone solitarie, uomini e donne in attesa di partire, appena arrivati oppure semplicemente lì, senza un motivo preciso.
La stazione è la metafora del viaggio che ognuno di noi intraprende ogni volta che parte o arriva. Chiave di lettura Una fredda mattina di febbraio, poco dopo l'alba, nella grande vecchia stazione di Porta Nuova si muove silenziosamente una moltitudine di persone solitarie, uomini e donne in attesa di partire, appena arrivati oppure semplicemente lì, senza un motivo preciso. Il freddo intenso e la nebbia sembrano soffocare gentilmente ogni rumore, lasciando filtrare solamente un brusio indistinto di voci e suoni.

La gente si guarda intorno, osserva il via vai, si perde nei propri pensieri, si abbandona alle sensazioni passeggere.
E' in momenti come questo che affiorano sensazioni particolari, spesso vissute nel proprio intimo senza manifestazioni. C'è l'ansia per la partenza, la voglia di staccare, di allontanarsi per un pò dalla quotidianità. Ci sono le speranze legate al viaggio ed ai suoi possibili risvolti, c'è la consapevolezza di cosa ci si lascia alle spalle senza sapere a cosa si va incontro. C'è l'attesa per qualcuno che forse arriverà. C'è consapevolezza di chi invece torna e si domanda cosa l'aspetterà.
C'è anche chi non può partire e semplicemente si limita a guardare gli altri, vivendo nell'impossibilità di qualunque cambiamento, in stallo perpetuo.
La stazione è tutto ciò, è la metafora del viaggio che ognuno di noi intraprende ogni volta che pa o arriva.
Di certo un viaggio non inizia esattamente alla stazione ma ben prima, dentro ognuno di noi. La stazione è il luogo in cui ci si rende veramente conto che un viaggio sta per iniziare o sta terminando. L'esito del viaggio compete però solamente al viaggiatore che è in noi.

Biografia di PAOLO GOBBO

Nato 29 anni fa nei pressi di Torino cresce tra campagna e città, fortemente attratto ed affascinato da entrambe. Si laurea in Informatica ed intraprende la professione di consulente.
Curioso e vorace appassionato di musica e lettura prima ancora che di fotografia cresce maturando una personale sensibilità verso il mondo e verso il significato stesso degli eventi umani sui quali riflette spesso ma non trova fin da subito un mezzo espressivo a lui congeniale a comunicare i suoi pensieri.
Interessato da autodidatta alla fotografia sin dal 2000, decide di dedicarvisi con maggior passione nel 2007, iscrivendosi e partecipando ad un corso di fotografia presso la Società Fotografica Subalpina di Torino. Apprende i rudimenti della fotografia e prosegue gli studi negli anni successivi sperimentando tecniche e stili differenti e frequentando workshop di varia natura.
Dal 2008 collabora come tutor per il corso di fotografia della Società Fotografica Subalpina. L'esperienza dell'insegnamento è per lui molto importante, soprattutto in termini di arricchimento umano e personale poiché il rapporto con gli allievi si rileva formativo anche per egli stesso, e non solo in termini ''fotografici''.

Svolge lavori su commissione nell'ambito della ritrattistica, di eventi musicali e teatrali. Oltre al lavoro più tecnico e su commissione, l'esigenza di fare una fotografia più personale, più sentita e libera, ha portato alla realizzazione di lavori sul paesaggio urbano e sul reportage, tuttora in corso.
Nella fotografia trova infatti un mezzo a lui naturale per l'espressione della parte più intima di sé; spontaneamente tramite la fotocamera si concretizza l'intenzione di fissare per immagini la sua visione del mondo.
Il suo obiettivo in fotografia è quello di abbattere il più possibile le barriere che impediscono una comunicazione efficace. Per farlo cerca nei suoi scatti di porsi dalla parte dell'osservatore finale, provando ad entrare nel “filtro” che ognuno frappone tra sé e ciò che lo circonda ed impedisce una comunicazione diretta. L'idea è quella di riuscire a trasmettere per immagini sensazioni, idee e pensieri senza bisogno di strumenti ulteriori quali il linguaggio, rendendo la fotografia parlante.
La sua ricerca è appena iniziata ed è la spinta a provare strade nuove ogni volta che pone l'occhio dietro una macchina fotografica.

Inaugurazione 7 aprile ore 19
Sonorizzazione di Cisco & Zibba Duet

ArtinTown
via Berthollet, 25 - Torino
Orario: lun-merc 15-19 giov e ven 15-23, sabato 20-01
Ingresso libero

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