Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana. Un lungo viaggio che emoziona lo spettatore in un percorso che svela e incrocia luoghi e persone, ricostruendo la storia personale e professionale dello chef. La mostra e' articolata in 7 sezioni tematiche e il percorso espositivo riflette negli allestimenti i principi del fare cucina di Gualtiero Marchesi: semplicita', essenzialita', verita', materia, eleganza. Inoltre, dimostrazioni pratiche e incontri.
a cura di Giovanni Leone
Il Castello Sforzesco ospita per nove settimane la mostra “Storiae d’Italia. Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana”, promossa dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione Gualtiero Marchesi. Non si tratta di una semplice “mostra” celebrativa, ma di un viaggio che ha per tema la ricerca del gusto e la forma del cibo.
“A Gualtiero Marchesi, il grande maestro della cucina italiana, che quest’anno festeggia i suoi ottant’anni, è dedicata una mostra che è un viaggio fra la sue vicende biografiche e la storia del gusto – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. In prospettiva di Expo 2015, l’esposizione assume maggiore rilevanza, perché l'alimentazione, con tutte le problematiche connesse e le implicazioni etiche, sarà uno dei principali argomenti di discussione di questo importante appuntamento”.
La mostra “Storiae d’Italia. Gualtiero Marchesi e la Grande Cucina Italiana” si sviluppa su più piani: l’esposizione vera e propria, che occuperà due sale per un totale di circa settecento metri quadrati; le dimostrazioni pratiche sulle tecniche del cuoco e una serie di incontri per professionisti, appassionati e curiosi di prodotti e preparazioni, cibo e cucina.
“L’intero programma avrà per leit motiv il numero sette, come le note musicali della scala diatonica, come i giorni della settimana o le pennellate dell’opera dell’artista Hsiao Chin che diventa la copertina del menu del ristorante Gualtiero Marchesi in Bonvesin de la Riva e manifesto di un nuovo modo di pensare il pasto come successione di contrasti e composizione di emozioni – ha spiegato Giovanni Leone, curatore della mostra -. L’obiettivo che ci poniamo è sì quello di mostrare, ma anche e soprattutto di emozionare, stimolando nuove curiosità. In fondo la meraviglia che provoca un piatto riuscito, in cui materia e mano trovano l’accordo giusto, completandosi, dipende da nostalgia e immaginazione di cose viste e sentite, dentro o fuori”.
Sette sezioni per un percorso multidisciplinare
La mostra offre ai visitatori un percorso espositivo che riflette negli allestimenti i principi del fare cucina di Gualtiero Marchesi: semplicità, essenzialità, verità, materia, eleganza.
La mostra sarà articolata in 7 sezioni tematiche:
1.Terra d’acqua Radici: Corte Olona e San Zenone Po.
2.La strada e il mercato L’universo agroalimentare, la materia.
3.Strumenti e Tecnica Pentole, cottura e preparazione
4.Occhio e Mano Tavola, piatti, posate, bicchieri, …
5.Insegnare Bottega-laboratorio: la brigata e i solisti. La scuola: Alma
6.Il gusto dei luoghi Esperienze e interazioni. Rimandi alla cucina regionale italiana e ai ristoranti di Marchesi in luoghi diversi, Milano e Roma, Parigi e Franciacorta.
7.La cucina italiana La filosofia di Marchesi dalla nouvelle cuisine alla cucina totale, con l’esordio della nuova cucina italiana ormai famosa in tutto il mondo.
L’arte sarà presente nella mostra con opere di autori che hanno avuto relazione diretta con Gualtiero Marchesi o a cui il maestro si è ispirato per alcuni piatti loro dedicati: Lucio Fontana, Piero Manzoni, Giancarlo Vitali, Velasco, Enrico Baj, Hsiao Chin, Salvatore Sava, Aldo Calvi, Paola Marchesi, Emilio Tadini.
Tra le 7 sezioni (paragonabili ai tasti bianchi del pianoforte) sono inseriti 5 ‘accidenti’ (così si chiamano nella scrittura musicale i tasti neri - bemolle e diesis) che costituiscono rimandi a persone e discipline che occupano un posto di primo piano per Marchesi e la cultura enogastronomica: Chimica e Fisica - Eugenio Medagliani; Parola - Luigi Veronelli; Architettura - Carlo Cagnoni; Musica - Cassisa/Marchesi; Arte - Aldo Calvi (amico fraterno di Marchesi mancato prematuramente; a differenza degli altri gli è stato dedicato uno spazio particolare, una piccola mostra nella mostra).
Una serie d’iniziative di approfondimento e interazione con altre arti (musica, arti visive, ecc.) arricchiranno l’esposizione, offrendo al pubblico un ricco calendario di appuntamenti, tra cui laboratori di studio della materia con dimostrazioni di taglio e di trancio, dibattiti e incontri.
16 Aprile 2010
alle ore 12.30, nella sala della Balla del Castello Sforzesco, presentazione alla stampa con Roberto Arditti - direttore della Comunicazione Expo 2015 S.p.A., Arch. Giovanni Leone - curatore della mostra, Gualtiero Marchesi.
Inaugurazione 16 Aprile, alle ore 17.30
Castello Sforzesco
piazza Castello, 1 Milano
Da martedi' a domenica 9.00 - 17.30. Chiuso lunedi'
ingresso 5 euro