AR.RI.VI. Archivio Ricerche Visive
Milano
via Sandro Botticelli, 8a
02 36562537
WEB
Il CentroVideoArte di Ferrara
dal 13/4/2010 al 25/6/2010
merc-sab 15.30-9.30

Segnalato da

Archivio Ricerca Visiva




 
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13/4/2010

Il CentroVideoArte di Ferrara

AR.RI.VI. Archivio Ricerche Visive, Milano

L'archivio storico del CentroVideoArte di Ferrara corre il serio pericolo di essere danneggiato in modo irreversibile, cancellato per sempre. I video in mostra sono stati recuperati da operatori ed artisti e grazie al lavoro dei direttori del centro (Lola Bonora e Carlo Ansaloni) per offrire una ricostruzione, se pur parziale, dei lavori piu' rappresentativi.


comunicato stampa

A cura di Carlo Ansaloni, con la consulenza di Lola Bonora

Video di: Abramovich / Ulay, Bendinelli / Randall, Maurizio Bonora, Maurizio Camerani, Giorgio Cattani, Claudio Cintoli, Maurizio Cosua, Falqui / Milani, Giuliano Giuman, Elio Marcheggiani , Ricci Lucchi / Yanikian, Enzo Minarelli, Fabrizio Plessi, Plessi / Kubisch, Nanda Vigo, William Xerra

Paradossalmente il prezioso archivio storico del CentroVideoArte di Ferrara, che è stato in Italia l'unico centro di questo tipo sorto all'interno di una istituzione museale, corre il serio pericolo di essere danneggiato in modo irreversibile, cancellato per sempre, a differenza di analoghi archivi di centri privati come Art Tapes di Firenze ed il Cavallino di Venezia. Così i video che in questa mostra si riescono a presentare sono stati recuperati grazie a copie in possesso di singoli operatori ed artisti, e grazie alla memoria storica dei direttori del centro (Lola Bonora e in seguito Carlo Ansaloni), che ci hanno potuto offrire una ricostruzione, se pur parziale, dei più rappresentativi lavori realizzati.

Il CVA di Palazzo dei Diamanti di Ferrara è nato all'inizio degli anni settanta (1972) come emanazione della Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea della città. Lola Bonora lo ha diretto dalla sua fondazione fino al 1994, poi la direzione è passata a Carlo Ansaloni, già assistente nella direzione precedente. Gli obiettivi del Centro sono stati comunque sempre orientati verso la sperimentazione del mezzo elettronico e verso la ricerca estetica dei nuovi linguaggi visivi. In questa sede alcuni artisti di talento hanno potuto realizzare i loro progetti potendo contare costantemente su una struttura pubblica che metteva a loro disposizione gratuitamente materiali e professionalità qualificate (condizione rara da reperire anche oggi ); così vi si discuteva un progetto, si chiariva come impostare il lavoro, e infine tecnici ed artisti lavoravano assieme al montaggio del video.

Se attorno al gruppo del Cavallino vi erano soprattutto artisti veneti e della vicina Slovenia, e ad Art Tapes soprattutto artisti fiorentini, qui vi era un buon numero di artisti di area ferrarese, ma di Venezia era Plessi, che per primo aveva iniziato ad operarvi, ed il Centro oltre a produrre video di quanti erano legati alla sua struttura fin dagli esordi ha ospitato nelle spartane foresterie molti artisti stranieri che hanno potuto realizzarvi i loro progetti. In una Sala Polivalente si sono portate avanti varie attività interdisciplinari, e si è svolto anche un importante lavoro di promozione, dando vita a incontri, mostre, performance, happening, convegni (in particolare nel '75 un convegno internazionale sul video), festival, sempre legati alla specificità dell'arte elettronica; per citare i più noti: U-Tape, Videoset , Poliset, L'Immagine Elettronica, Eu-video. Il centro ha inoltre videoregistrato gli eventi artistici che gravitavano attorno alla Galleria d'Arte Contemporanea come le grandi mostre della Pop Art americana che in quegli anni si susseguivano con ritmo incalzante. Ma nei primi anni Settanta gli artisti americani che volevano cimentarsi con il video, come ad esempio Bill Viola, dovevano venire in Europa, ed in particolare in Italia, e solo in seguito, partiti da qui, sono riusciti ad esportare in America questa attività, creando centri come The Kitchen, a New York.

Oltre a continui scambi e contatti con il Centro di videoarte del Cavallino di Venezia, il CVA del Palazzo dei Diamanti di Ferrara ha collaborato in varie rassegne con più Istituzioni, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel, dal MOMA di New York al Centro Pompidou di Parigi.

Verso la metà degli anni Novanta, quando ormai numerosissimi giovani artisti di tutto il mondo avevano ripreso a fare video, dopo che dall'inizio degli anni Ottanta, con l'imperante ritorno alla pittura, questa modalità artistica era stata praticamente bandita, il CentroVideoArte di Ferrara, a causa di un totale disinteresse istituzionale, veniva progressivamente a ridurre la propria attività fino ad interromperla nel '97. Dal 2007 il Centro è chiuso, ed è impossibile accedere ai suoi materiali, che per la loro stessa natura, senza una adeguata opera di conservazione e restauro, diverranno irrecuperabili.

Immagine: Fabrizio Plessi, Water fan, 1982, 12'.

Inaugurazione mercoledì 14 aprile ore 16

AR.RI.VI. (Archivio Ricerca Visiva)
via Botticelli 8a, Milano
Apertura dal mercoledì al sabato ore 15,30 - 19,30
ingresso libero

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