Marina Abramovic
Ulay
Maurizio Bonora
Maurizio Camerani
Giorgio Cattani
Claudio Cintoli
Maurizio Cosua
Giuliano Giuman
Elio Marcheggiani
Ricci Lucchi
Enzo Minarelli
Fabrizio Plessi
Nanda Vigo
William Xerra
Carlo Ansaloni
Lola Bonora
L'archivio storico del CentroVideoArte di Ferrara corre il serio pericolo di essere danneggiato in modo irreversibile, cancellato per sempre. I video in mostra sono stati recuperati da operatori ed artisti e grazie al lavoro dei direttori del centro (Lola Bonora e Carlo Ansaloni) per offrire una ricostruzione, se pur parziale, dei lavori piu' rappresentativi.
A cura di Carlo Ansaloni, con la consulenza di Lola Bonora
Video di: Abramovich / Ulay, Bendinelli / Randall, Maurizio Bonora,
Maurizio Camerani, Giorgio Cattani, Claudio Cintoli, Maurizio Cosua,
Falqui / Milani, Giuliano Giuman, Elio Marcheggiani , Ricci Lucchi /
Yanikian, Enzo Minarelli, Fabrizio Plessi, Plessi / Kubisch, Nanda Vigo,
William Xerra
Paradossalmente il prezioso archivio storico del CentroVideoArte di
Ferrara, che è stato in Italia l'unico centro di questo tipo sorto
all'interno di una istituzione museale, corre il serio pericolo di
essere danneggiato in modo irreversibile, cancellato per sempre, a
differenza di analoghi archivi di centri privati come Art Tapes di
Firenze ed il Cavallino di Venezia. Così i video che in questa mostra si
riescono a presentare sono stati recuperati grazie a copie in possesso
di singoli operatori ed artisti, e grazie alla memoria storica dei
direttori del centro (Lola Bonora e in seguito Carlo Ansaloni), che ci
hanno potuto offrire una ricostruzione, se pur parziale, dei più
rappresentativi lavori realizzati.
Il CVA di Palazzo dei Diamanti di Ferrara è nato all'inizio degli anni
settanta (1972) come emanazione della Galleria Civica d'Arte Moderna e
Contemporanea della città. Lola Bonora lo ha diretto dalla sua
fondazione fino al 1994, poi la direzione è passata a Carlo Ansaloni,
già assistente nella direzione precedente. Gli obiettivi del Centro sono
stati comunque sempre orientati verso la sperimentazione del mezzo
elettronico e verso la ricerca estetica dei nuovi linguaggi visivi. In
questa sede alcuni artisti di talento hanno potuto realizzare i loro
progetti potendo contare costantemente su una struttura pubblica che
metteva a loro disposizione gratuitamente materiali e professionalità
qualificate (condizione rara da reperire anche oggi ); così vi si
discuteva un progetto, si chiariva come impostare il lavoro, e infine
tecnici ed artisti lavoravano assieme al montaggio del video.
Se attorno
al gruppo del Cavallino vi erano soprattutto artisti veneti e della
vicina Slovenia, e ad Art Tapes soprattutto artisti fiorentini, qui vi
era un buon numero di artisti di area ferrarese, ma di Venezia era
Plessi, che per primo aveva iniziato ad operarvi, ed il Centro oltre a
produrre video di quanti erano legati alla sua struttura fin dagli
esordi ha ospitato nelle spartane foresterie molti artisti stranieri che
hanno potuto realizzarvi i loro progetti. In una Sala Polivalente si
sono portate avanti varie attività interdisciplinari, e si è svolto
anche un importante lavoro di promozione, dando vita a incontri, mostre,
performance, happening, convegni (in particolare nel '75 un convegno
internazionale sul video), festival, sempre legati alla specificità
dell'arte elettronica; per citare i più noti: U-Tape, Videoset ,
Poliset, L'Immagine Elettronica, Eu-video. Il centro ha inoltre
videoregistrato gli eventi artistici che gravitavano attorno alla
Galleria d'Arte Contemporanea come le grandi mostre della Pop Art
americana che in quegli anni si susseguivano con ritmo incalzante. Ma
nei primi anni Settanta gli artisti americani che volevano cimentarsi
con il video, come ad esempio Bill Viola, dovevano venire in Europa, ed
in particolare in Italia, e solo in seguito, partiti da qui, sono
riusciti ad esportare in America questa attività, creando centri come
The Kitchen, a New York.
Oltre a continui scambi e contatti con il Centro di videoarte del
Cavallino di Venezia, il CVA del Palazzo dei Diamanti di Ferrara ha
collaborato in varie rassegne con più Istituzioni, dalla Biennale di
Venezia a Documenta di Kassel, dal MOMA di New York al Centro Pompidou
di Parigi.
Verso la metà degli anni Novanta, quando ormai numerosissimi giovani
artisti di tutto il mondo avevano ripreso a fare video, dopo che
dall'inizio degli anni Ottanta, con l'imperante ritorno alla pittura,
questa modalità artistica era stata praticamente bandita, il
CentroVideoArte di Ferrara, a causa di un totale disinteresse
istituzionale, veniva progressivamente a ridurre la propria attività
fino ad interromperla nel '97. Dal 2007 il Centro è chiuso, ed è
impossibile accedere ai suoi materiali, che per la loro stessa natura,
senza una adeguata opera di conservazione e restauro, diverranno
irrecuperabili.
Immagine: Fabrizio Plessi, Water fan, 1982, 12'.
Inaugurazione mercoledì 14 aprile ore 16
AR.RI.VI. (Archivio Ricerca Visiva)
via Botticelli 8a, Milano
Apertura dal mercoledì al sabato ore 15,30 - 19,30
ingresso libero