Giorgio Turchetti, Stefano Rezzi, Gabriele Funaro. La mostra si pone come un confronto aperto tra i tre artisti che alternano il figurativo con ampi periodi di pittura aniconica.
Tornano in galleria, per una mostra a tre, Stefano Rezzi, Giorgio Turchetti e Gabriele Funaro, tutti amanti della buona pittura che alternano il figurativo con ampi periodi di pittura aniconica.
E’ interessante esaminare il motivo di questa alternanza come se il periodo, per così dire astratto, servisse a purificare la pittura allontanando i problemi contingenti, mentre il periodo figurativo, anche con la vena di tipo narrativo proprio di Turchetti e Funaro, servisse a rimettere al centro della pittura tutte le problematiche esistenziali poco esprimibili con la pittura astratta.
Stefano Rezzi si distingue perché non mette l’uomo al centro della sua pittura, ma è attratto dai giochi e dai ritmi della natura nel senso più ampio.
Giorgio Turchetti, la cui esperienza risale agli anni 50 quando lavorava nel cinema, ha trovato la vena astratta in questi ultimi anni, nata forse da un esigenza di espressività coloristica.
Gabriele Funaro, più giovane, vede la tela come l’occasione, attraverso l’impasto di colori, per creare un’atmosfera più facile in una struttura narrativa figurativa, più complessa e difficile in un contesto aniconico.
Immagine: Giorgio Turchetti, Oscurità trasparente
Inaugurazione lunedì 12 Aprile 2010, ore 18
Studio Dr Spazio Visivo
Via Angelo Brunetti 43, Roma
Orari: da lunedì a venerdì 10.30 - 13, 16.30 - 19.30
festivi su appuntamento
Ingresso libero