Palazzo Barolo
Torino
via delle Orfane, 7
011 4360311 FAX 011 4310332
WEB
Il Sepolcro vuoto
dal 9/4/2010 al 22/5/2010
tutti i giorni 9-21
011 5682906, 011 4360311
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Segnalato da

Alessandra Romoli Venturi




 
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9/4/2010

Il Sepolcro vuoto

Palazzo Barolo, Torino

Un percorso d'arte contemporanea intorno alla Sindone. Nel palazzo barocco 55 opere di 33 autori (tra i quali Mario Schifano, Huang Yang, Piero Gilardi, Carlo Rivetti) aiutano a rivivere episodi della vita, morte e risurrezione di Cristo in contemporanea con l'Ostensione della Sindone. A cura di Giovanni Cordero.


comunicato stampa

a cura di Giovanni Cordero

L’arte contemporanea può ancora esprimere il senso del mistero, raccontare la relazione profonda dell’uomo con l’idea di Assoluto, interpretare la tensione verso l’infinito che è parte della nostra stessa identità umana.

Da questo concetto nasce l’idea della mostra ''Il Sepolcro vuoto. Un percorso d'arte contemporanea intorno alla Sindone'' che avrà luogo a Torino dal 10 aprile al 23 maggio 2010 in contemporanea con l’Ostensione della Sindone.

Curata da Giovanni Cordero, ed ospitata nei saloni di Palazzo Barolo, la mostra nasce dal recente invito di collaborazione che Papa Benedetto XVI ha voluto estendere agli artisti perché convinto che l’intesa con loro possa dare speranza ad un mondo in crisi.

La mostra, promossa dal Movimento per la Vita Italiano e dal Centro Cattolico di Bioetica dell'Arcidiocesi di Torino, si colloca dunque nel programma spirituale del pellegrino che si reca alla contemplazione della Sindone proponendo un percorso d’arte contemporanea in cui le 55 opere di 33 autori di fama internazionale (Sergio Agosti, Michele Baretta, Ermanno Barovero, Anna Borgarelli, Sergio Capellini, Antonio Carena, Neri Ceccarelli, Enrico Colombotto Rosso, Willy Darko, Davide De Agostini, Roberto Di Pasquale, Carlo D'Oria, Omar Galliani, Gabriele Garbolino Ru, Titti Garelli, Mario Giammarinaro, Piero Gilardi, Francesco Gonin, Alexander Kossuth, Pietro Lerda, Nene Martelli, Ottavio Mazzonis, Carlo Rivetti, Vito Russo, Mario Schifano, Federico Severino, Luigi Stoisa, Francesco Tabusso, Gianni Maria Tessari, Sergio Unia, Alessandro Verdi, Huang Yang, Maya Zignone) aiutano a rivivere episodi della vita, morte e risurrezione di Cristo. Il Sepolcro è vuoto, la Vita ha trionfato, Cristo è risorto. Il culmine della disperazione diventa una sconfinata speranza.

La suggestione dell'arte che ha meditato sulla nascita, sulla sofferenza, sulla morte, sulla resurrezione di Cristo e sulla valenza che ci ha voluto donare, induce il visitatore a ripensare ai propri valori, ad analizzare la propria vita alla luce della vera Vita, ad approfondire la riflessione sulle domande sollevate dai risultati della ricerca nel campo delle scienze della vita; anche gli artisti con le loro opere sono chiamati a partecipare all'impresa di dare senso all'avventura umana.

Nella mostra si è cercato di trovare il filo conduttore che lega l'intero senso del percorso artistico ma anche il momento, l'occasione per una riflessione sui valori fondamentali della esistenza. In particolar modo sono stati sviluppati tre nuclei tematici:

-Il rispetto della vita che nasce (l'amore e la corporeità, la maternità, la natura) con le opere di Capellini, Severino, Stoisa, Unia, Darko, Di Pasquale, Galliani, Agosti, Borgarelli, Tabusso, Carena, Lerda, Giammarinaro, Gilardi, Schifano, Tessari;

-Il sollievo delle sofferenze (la cura, l'accoglienza, la pace) con le opere di Baretta, Gonin, Colombotto Rosso, Garbolino Ru, Tabusso, De Pasquale, Garelli;

-La morte, la nova Vita (la Crocifissione, la Deposizione e la Sindone, la Risurrezione) con le opere di Capellini, Ceccarelli, D’Oria, Kossuth, Severino,Verdi, Martelli, Barovero, De Agostini, Mazzonis, Rivetti, Russo, Zignone.

“Il visitatore che vorrà addentrarsi – spiega Giovanni Cordero, curatore della mostra – nell’analisi delle opere troverà un numero inaspettato di richiami e di rimandi, un percorso visivo che non segna una strada unica di lettura ma ne potrà scoprire in continuazione di nuove ed inattese quanto più, con animo semplice e puro, si lascerà coinvolgere in questo percorso d’arte contemporanea intorno alla Sindone”.

“Sono ben lieto - dichiara il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo di Torino - che il Centro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Torino, in occasione dell’Ostensione della Sindone, sia, con il Movimento per la Vita Italiano, promotore della Mostra avente come tema “Il Sepolcro vuoto. Un percorso d’arte contemporanea intorno alla Sindone”. Dolore, sofferenza e morte costituiscono una problematica mai completamente risolvibile nell’ottica umana e capace di essere illuminata solo dalla prospettiva che la Parola di Dio offre. Per il cristiano, infatti, la morte è l’inizio della vita nuova. La “Passio Christi” dà così valore e risposta di senso alla “passio hominis” e la risurrezione di Gesù, come ho scritto nel Messaggio per la Quaresima 2010, illumina l’abisso della nostra stessa sofferenza umana”.

“Non è un caso che sia stata scelta la cornice barocca di Palazzo Barolo - sottolinea Valter Boero presidente del Movimento per la Vita di Torino. Essa è stata la dimora dei marchesi Giulia e Tancredi di Barolo che circa 150 anni fa hanno saputo scorgere la luce della vita umana anche nelle vite più fragili e rifiutate con un grande impegno personale e con innovazioni educative in tempi non meno turbolenti degli attuali”.

“Sostenere l’esposizione Il Sepolcro vuoto è per noi motivo di grande orgoglio”, dichiara Luigi Lana, direttore generale della Società Reale Mutua di Assicurazioni. “Da sempre, il mondo del sacro è fonte di ispirazione per l’arte, avendo guidato la creazione di opere dal valore eccezionale, che hanno portato l’Italia, e l’Europa, agli onori del mondo. Il nostro compito, nel campo artistico, è la tutela: saremo noi infatti a proteggere le interpretazioni contemporanee dell’arte sacra esposte a Palazzo Barolo. Inoltre, coglieremo l’occasione per far conoscere al pubblico un altro patrimonio importante, il Museo Storico di Reale Mutua, con un’apertura speciale dedicata proprio ai visitatori della mostra Il Sepolcro vuoto”.

Essi, infatti, riceveranno un coupon che permetterà loro di accedere al Museo, sito presso Palazzo Aldobrandini Biandrate di San Giorgio, in via delle Orfane 6, nelle immediate vicinanze di Palazzo Barolo e di proprietà della Compagnia torinese. Le visite si svolgeranno dal 17 aprile al 23 maggio, con visite guidate in orario 10-18.

La mostra Il sepolcro vuoto, aperta dal 10 aprile al 23 maggio con orario 9.00/21.00, è ospitata all’interno di Palazzo Barolo (via delle Orfane 7 a Torino) e ha un biglietto di ingresso di 5,00 euro, che consente anche la visita gratuita a Palazzo Barolo.

La mostra è organizzata con il patrocinio di Arcidiocesi di Torino, Comitato per la Sindone, Città di Torino, Provincia di Torino, Consiglio Regionale del Piemonte, Regione Piemonte e con il contributo di Movimento per la Vita Italiano, Movimento per la Vita di Torino, Centro Cattolico di Bioetica dell'Arcidiocesi di Torino, Società Reale Mutua di Assicurazioni, Serra International Distretto 69.

Inaugurazione 10 aprile

Palazzo Barolo
Via delle Orfane, 7 - Torino
Orario: tutti i giorni 9-21
Ingresso 5 euro mostra + visita al palazzo

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