Reggia di Colorno
Colorno (PR)
piazza Garibaldi, 26
0521 313790 FAX 0521 521370
WEB
Stanislao Farri
dal 10/4/2010 al 8/5/2010
sabato e festivi 10-12.30 e 15-18, feriali su prenotazione
0521 312545, 0521 313790

Segnalato da

Cristina Calidoni



approfondimenti

Stanislao Farri



 
calendario eventi  :: 




10/4/2010

Stanislao Farri

Reggia di Colorno, Colorno (PR)

La mostra, concepita da Farri negli ultimi 2 anni, vuole essere una sorta di riflessione e testimonianza d'autore sulle infinite possibilita' del bianco e nero, colori antagonisti ma complementari, poli estremi del suo lungo e complesso percorso artistico. Dal bianco indiscusso di una giornata d'inverno, al nero di un'ombra, o del buio assoluto 'contaminato' da un filo di luce.


comunicato stampa

Un grande autore per due mostre complementari, a Colorno e a Parma, che disegnano un percorso ricco di sperimentazioni e scoperte per scoprire l’intero "corpus" creativo di Stanislao Farri dagli anni Quaranta ad oggi. In più di 60 anni di lavoro, accanto alla sua attività professionale (fotografia industriale e pubblicitaria, di opere d’arte e architettura) Farri ha fotografato di tutto: paesaggi, monumenti, nuvole, gente, campagne, carri agricoli, spaventapasseri, castelli, paesi, città (tra cui Parma), grandi metropoli (New York), con la capacità unica di "leggere" oltrechè "vedere".

L’iniziativa voluta e coordinata dalla Provincia di Parma, patrocinata dai Comuni di Colorno e Parma, è organizzata dal Circolo Fotografico "Color’s Light " e dal Centro Sociale Universitario con il sostegno di diversi C.R.A.L: Avis, Amps, Banca Monte, Barilla, Cariparma, CNA, Dipendenti Sanità, Nestlè, Parmalat che hanno contribuito, insieme agli Sponsor Il Colle, Bellinghi, Errepi e Buonristoro, a realizzare un evento artistico di alto livello.

"Parma" - Palazzo Giordani

La "rilettura" di Parma che Farri ha dato in questa mostra dà il senso di una città in cui si può ancora girare, cercando di mostrare le cose che tutti guardano, ma pochissimi vedono. L’Autore sostiene che quando i parmigiani vedranno queste immagini si stupiranno di vivere in questa città e di non aver mai visto queste cose, fotografate da un nonparmigiano che vive abbastanza vicino a Parma per capirla e abbastanza distaccato per vederla al di fuori delle convenzioni e dei miti. Farri ha scelto la "città" senza limitazioni e senza aggettivi. Una città col sole che esalta i volumi disegnati da una particolare strisciata di luce.Tutte le foto hanno il sole e mai il sole alle spalle. Pochi i notturni, solo qualche tramonto. Per il resto ha proposto una città come la vede chi ci vive da quando si alza a quando rincasa la sera, una città dove ci fossero anche i parmigiani nei giardini pubblici, in Piazza Duomo. In tutte le fotografie Farri ha curato l’aspetto tecnico, la ricerca attenta della luce e della "posizione" perché sostiene che "una foto destinata alla stampa deve essere tecnicamente perfetta. Quando inizio le mie avventure fotografiche non mi impongo né scadenze né "sceneggiature". In genere il mio lavoro è finito quando finisce la motivazione della scoperta".

"Dal bianco al nero" - Reggia di Colorno

La mostra è stata concepita da Farri stesso negli ultimi due anni, e costituisce una sorta di riflessione e di testimonianza personale dell’autore sulle infinite possibilità e declinazioni della fotografia in bianco e nero, i due colori antagonisti ma complementari. Sandro Parmiggiani scrive nel testo in catalogo: "Questi due poli estremi concepiti da Farri, il bianco – l’assenza dell’immagine – e il nero – la presenza di qualcosa di impenetrabile, di ignoto che comunque ha dato vita a quell’immagine – debbono essere intesi come le due terre di confine entro le quali lui ha navigato per settant’anni, e che questa mostra ora documenta: dalla meraviglia per il biancore assoluto di una giornata d’inverno o di un’opera d’arte, alla scoperta di zone d’ombra, più o meno estese, all’interno dell’immagine, fino all’approdo a fotografie in cui la luce che fiocamente appare o che appena rivela l’esistenza e le fattezze di una forma è qualcosa di residuale, un ultimo sussulto prima del buio finale, quando, immancabilmente, come nel momento del congedo dalla vita, il desiderio della luce torna a farsi insopprimibile."

Stanislao Farri
Nato a Bibbiano nel 1924, Stanislao Farri nel 1940 è apprendista tipografo a Reggio Emilia e inizia l’attività fotografica. Nel 1943 tiene la sua prima esposizione. Nel dopoguerra è socio fondatore della Cooperativa Operai Tipografi e dal 1955 è fotografo professionista. Si specializza nella fotografia industriale e pubblicitaria e nella riproduzione di opere d’arte e di architettura. Parallelamente coltiva la fotografia amatoriale e sviluppa ricerche e sperimentazioni al di fuori dalla committenza che vengono esposte in rassegne ed esposizioni personali. Dalla fine degli anni Sessanta svolge un’indagine sulla civiltà rurale nella provincia reggiana tra l’Appennino e il Po. Tra le sue pubblicazioni: Paesaggio (1977), Carri agricoli reggiano-modenesi (1989), Dentro l’argine (1993), Bismantova (1995), Architettura (1999); sue fotografie sono conservate nella Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e nella Sezione Fotografia del Csac dell’Università di Parma, che nel 1986 gli ha dedicato un’importante monografia curata da Massimo Mussini.

Inaugurazione domenica 11 aprile alle 11.

Reggia di Colorno
piazza Garibaldi, 26 Colorno (PR)
Orari: sabato e festivi ore 10-12.30 e 15-18, feriali su prenotazione.
Ingresso libero

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