Karl Fritsch
Bussi Buhs
Beppe Kessler
Annamaria Zanella
Barbara Paganin
Stefano Marchetti
Iris Eichenberg
Ruudt Peters
Lam de Wolf
Robert Smit
Isabella Facco
Silvia Walz
Lisa Walker
Fritz Maierhofer
Fabrizio Tridenti
Barbara Paganin
Graziella Folchini Grassetto
Materia e colore: gioielli, sculture, installazioni. Nessuna materia puo' essere esclusa dall'indagine conoscitiva che si tramuta in progettualita' libera, senza schemi normativi, senza ideazioni precostituite.
L'esposizione coglie e documenta un fenomeno che ha radici nelle sperimentazioni nate intorno agli anni novanta del secolo scorso ma che si è confermato, in particolare, nel primo decennio del nostro millennio. Si è imposto il concetto di centralità della materia, sia essa organica, minerale, artificiale, portatrice di stimolazioni ideative legate allo studio delle sue peculiari specificità, che conducono a formulazioni fantastiche, simboliste, naturalistiche. Nessuna materia può essere esclusa dall'indagine conoscitiva che si tramuta in progettualità libera, senza schemi normativi, senza ideazioni precostituite. Artisti come Karl Fritsch, Bussi Buhs, Beppe Kessler, Annamaria Zanella, Barbara Paganin, lo stesso Stefano Marchetti nelle opere recenti, elaborano immagini profondamente segnate da trasformazioni e pulsioni materiche che appaiono movimentarsi con leggi proprie, spinte da un’autonoma energia. Altri protagonisti, quali Iris Eichenberg, Ruudt Peters, Lam de Wolf, Robert Smit, nella scelta dei materiali più diversi, metalli combinati con legno, pittura, stoffa, vetro e minerali, questi ultimi nella loro interezza morfologica, creano tra gli elementi connessioni concettuali e simboliche legate sia a rappresentazioni individualistiche che a espressioni esoteriche, mitologiche o storiche.
Altri esponenti invece scelgono la comunicazione attraverso oggetti, alcuni selezionati come objets trouvés, il cui assemblaggio si fa gioiello-installazione: così sono le opere di Isabella Facco, Silvia Walz, Lisa Walker. Infine sono presenti artisti che hanno sapientemente legato la loro esperienza a immagini definite sia con elaborazioni geometriche sia con costruzioni meccaniche: Fritz Maierhofer e Fabrizio Tridenti, memori della grande stagione costruttivista e minimalista, sperimentano materie che permettono loro una liberazione espressiva, il primo lavorando il corian, sostanza plastica, il secondo stravolgendo i perfetti meccanismi con ruggini, vernici, pigmenti che ne minano ogni consistenza funzionale.
La mostra è corredata da sculture di Bussi Buhs e dall’installazione di Barbara Paganin.
Studio GR.20 ha scelto di sviluppare in questa esposizione il tema della incidenza delle sostanze sulla forma ed è in questo contesto che ha ritenuto rendere omaggio a Sandra Marconato. L’artista, con materiali effimeri quali garza, carta, tempere e acrilici, ha realizzato sculture e installazioni, opere già note al pubblico padovano per le rassegne avvenute al Palazzo della Ragione (16° Biennale del Bronzetto e Piccola Scultura, Padova ’95) e al Museo Palazzo del Monte (mostra antologica, 1996).
Graziella Folchini Grassetto
Inaugurazione 15 aprile 2010
Studio Gr20
via dei Soncin, 27 - Padova
Ingresso libero