Domino. Sono qui esposti spaccati di citta' dipinti ad olio, con un'attenzione particolare volta alla materialita' attraverso l'uso di cementite, bitume, catrame e silicone.
“Creo ma poi, infine distruggo. I centri metropolitani sono anche questo:
belli, monumentali ma anche sporchi, graffiati ed incisi”
Mi hanno chiesto di spiegare il “perché” della mia pittura ma è difficile
spiegare qualcosa che fai quando si parla di arte o meglio di pittura, Arte
è una parola grossa. Ho iniziato a dipingere nel 1997 subito dopo aver
terminato gli studi di grafica pubblicitaria presso l’istituto L. Tornabuoni
di Firenze. Mi sono inizialmente avvicinata al figurativo in quanto, essendo
di Poggio a Caiano, potevo ammirare da vicino i miei maestri Toscani da
Quinto Martini a Soffici per citare i grandi ma anche ai non meno grandi
solo per la Storia quali Francesco Inverni nei “Muri” e Remo Lazzerini nei
suoi paesaggi silenziosi. I miei primi paesaggi sono puramente Toscani e
fanno parte di quello spaccato “urbano” toscano, ma quando mi sono accorata
che il mondo contadino e silenzioso non era il mio e stava cambiando mi sono
avvicinata, pur non lasciando mai una sorta di figurativo, ad un mondo molto
più istintivo e arrabbiato, tipico delle metropoli cittadine e la mia
preferita è New York con il suo crescente nascere e divenire in tutti i tipi
di campi, culturali o meno, e quando non compare New York ci sono sempre
delle città convulse e frenetiche.
Perché tutti noi lo siamo. Creo ma poi, infine distruggo. I centri
metropolitani sono anche questo: belli, monumentali ma anche sporchi,
graffiati ed incisi. Non rinnego mai una sorta di figurativo perché penso
che oramai l’astrattismo abbia fatto tutto ciò che era possibile fare e
sperimentare.
Tengo in particolar modo ad uno studio accurato del fondo. Se decido di
rappresentare “la città” devo saper rendere anche la sua materialità, ecco
perché uso cementite, bitume, catrame e silicone. Sopra a tutto questo
nascono i miei “spaccati” di città dipinti ad olio.
Rossana Cheli
Inaugurazione 17 aprile 2010 ore 18.30
Lato
Piazza San Marco, 13 - Prato
Orario: lunedì/venerdì 9-13:00 - 15-19:00 sabato 15-19:00
Ingresso libero