Galleria Ostrakon
Milano
via Pastrengo , 15
331 2565640 FAX
WEB
Giovanni Lo Presti
dal 21/4/2010 al 21/5/2010
mar-sab 15.30-19.30

Segnalato da

Ufficio Stampa Antea




 
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21/4/2010

Giovanni Lo Presti

Galleria Ostrakon, Milano

Terra addosso. In mostra una trentina di opere dell'artista, oli e acrilici su tela, con interventi a foglia d'oro. Si tratta di variazioni sullo stesso tema: un corpo femminile ricoperto interamente di fango rappreso affidato ad una figurazione iperrealista, tecnicamente perfetta.


comunicato stampa

L'esposizione è suddivisa nelle due sedi della Galleria Ostrakon e sarà visibile da giovedì 22 Aprile al 22 Maggio, presso la sede di via Pastrengo 15 a Milano, e da martedì 27 Aprile al 22 Maggio, presso la sede di via Moscova 66 a Milano.

"Terra addosso" è il titolo della mostra di dipinti di Giovanni Lo Presti che la Galleria Ostrakon si pregia di presentare, esponendo una trentina di opere recenti, oli e acrilici su tela, di grandi dimensioni, con raffinati interventi a foglia d’oro. Si tratta di variazioni sullo stesso tema: un corpo femminile ricoperto interamente di fango rappreso. Si direbbe un titolo tautologico giacchè la donna ritratta è appunto vestita di terra, ha la terra addosso. Ma la metafora si innesca proprio grazie al titolo. Comprendiamo che “Terra addosso” indica frenesia, possessione, suggerisce che la donna ritratta è invasa da una presenza estranea di cui la terra è la manifestazione cutanea.

Peraltro, la stessa concezione scenografica del ciclo pittorico esclude d’emblée ogni possibile lettura letterale (terra addosso come conseguenza di evenienze materiali). Si potrebbe piuttosto, ma senza avallo dell’artista, attribuire alla terra-fango un valore di simbolo ed entrare così nell’ordine allettante ma equivoco della congettura. Rischiando però anche di perdersi nella molteplicità delle suggestioni. E’ solo facendo ricorso all’iconografia del nudo femminile nella storia dell’arte e del teatro occidentale che le raffigurazioni di Lo Presti risultano intelligibili al di là della mera apparenza.

Illuminante a questo riguardo è la presentazione di Chiara Gatti nel testo in catalogo, di cui riportiamo qui di seguito un passaggio cruciale: "…body art (da Günter Brus a Eliseo Mattiacci con le sue maschere di fango) concentrata giustappunto sui temi della incomunicabilità, della finzione, della costrizione e del soffocamento, traghettati da immagini volutamente forti e urtanti. Nel suo caso, però, è la pittura-pittura a farsene interprete, affidando il linguaggio del corpo a una figurazione iperrealista, tecnicamente perfetta, d’una lucidità nordica e di una fredda precisione…"

Inaugurazione giovedì 22 Aprile 2010, ore 18.30

Ostrakon Galleria
Via Pastrengo 15, Milano
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso libero

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