Cerruti Arte (nuova sede)
Genova
piazza dei Garibaldi, 18r
010 2759146
WEB
Carte italiane
dal 21/4/2010 al 24/5/2010
mart-sab 9.30-12.30 e 16-19.30

Segnalato da

Cerruti Arte



approfondimenti

Massimo Bignardi



 
calendario eventi  :: 




21/4/2010

Carte italiane

Cerruti Arte (nuova sede), Genova

L'esercizio del disegno tra figurazione e astrazione. La mostra, curata da Massimo Bignardi, propone le opere di 44 artisti di generazioni e ambiti artistici diversi, tracciando un percorso che, dal segno raffigurativo della stagione di '900, va ai dettati geometrici dell'Astrattismo Classico e del Concretismo, dal corrosivo Realismo del secondo dopoguerra, al Citazionismo anni '80, all'Urban Reality dei primi del 2000.


comunicato stampa

a cura di Massimo Bignardi

Giovedì 22 aprile sarà inaugurata la mostra Carte italiane, dedicata al disegno nella sua molteplicità di espressioni che hanno caratterizzato la scena artistica nazionale tra gli anni Venti e Ottanta del XX secolo. Una mostra che se da un lato propone un repertorio di opere di alta qualità, a volte anche di vere e proprie rarità, dall’altro individua un percorso che fa affiorare la vivacità di una cultura, quella artistica italiana, saldamente fondata sull’esercizio del disegno, inteso come esperienza viva ed autonoma della pratica creativa.

La mostra, curata da Massimo Bignardi, propone le opere di quarantaquattro artisti di generazioni e ambiti artistici diversi tra loro, tracciando un percorso che, dal segno raffigurativo proprio della stagione di Novecento, va ai dettati geometrici dell’astrattismo classico, del concretismo, da quelli corrosivi del realismo del secondo dopoguerra al citazionismo degli anni Ottanta, all’ urban reality dei primi del Duemila.

“Il disegno – scrive Bignardi – ci conduce sulla soglia ‘più pura’, direbbe Matisse, dell’emozione, sul punto dal quale prende avvio la traccia dell’immaginario e delle sue figure. Questa mostra è stata pensata per offrire una postazione ravvicinata all’esercizio del disegno che ha caratterizzato l’intera esperienza del novecento italiano: non una direzione che sosta unicamente sul valore evocativo della figurazione, tanto meno sulla geometria che ha cifrato i sentieri del nostro astrattismo, o l’irruenza lirica della stagione informale.

È una prospettiva che rinuncia, in primis ad insistere sulla dialettica contrapposizione tra figurazione e astrazione, aprendo un orizzonte di lettura che include anche esperienze poco note al grande pubblico, nel tentativo di tessere una molteplicità di declinazioni linguistiche sparse lungo la penisola. Una mostra, dunque, di testimonianze di alta qualità, messe a registro tessendo il filo delle relazioni con galleristi amici, cercando, così, di articolare la traccia di un progetto che fa leva sulla qualità di un esercizio, sulle pratiche, cioè la varietà di tecniche, ponendosi in linea con le altre mostre ospitate di recente in galleria, dedicate ad aspetti attuali della scultura italiana contemporanea e della fotografia, ponendo attenzione, per quest’ultima, al suo rapporto con l’urbano.”

Il percorso espositivo segue l’enucleazione per ambiti culturali, cercando, al tempo stesso, di restare all’interno di un tracciato cronologico, tale da far emergere quel ‘sentimento’ che ha accompagnato ciascun artista unitamente al rapporto instaurato con la tecnica.

“Nel Ventesimo secolo il disegno non è più inteso nei suoi significati classici, quale progetto ed esercizio della mano sull’anatomia umana e sugli oggetti che abitano il reale – osserva Federica Pace nella nota tecnica pubblicata in catalogo –, ma si ritiene il punto fondamentale dell’attuale approccio, certamente più mentale che fisico: la grammatica del disegno, con tutto il suo potere di sintesi e di evocazione, assurge a momento definitivo ed autonomo. Dal punto di vista delle tecniche impiegate, tra il disegno del novecento, generalmente inteso come contemporaneo e quello che ha scandito i registri dell’immaginario sino al secolo Decimonono, non si registra una netta cesura bensì una continuità; tuttavia, nella seconda metà del secolo, vengono introdotti nuovi materiali sul foglio come in pittura.”

In mostra opere di: Cavaglieri, Viani, Depero, Sironi, De Pisis, Maccari, Campigli, Gentilini, Tamburi, Ziveri, Fazzini, Raphael Mafai, Treccani, Guttuso, Tomea, Sassu, Cagli, Carotenuto, Birolli, Pizzinato, Santomaso, Reggiani, Veronesi, Barisani, Fontana, Scanavino, Spazzapan, Maselli, Attardi, Alviani, Castellani, Nigro, Fieschi, Perilli, Nativi, Ruotolo, Quarta, Staccioli, Tricarico, De Palma, Galliani, Di Stasio, Casciello, Giannoni.

Accompagna la mostra il catalogo edito nella collana CerrutiArteQuaderni che, oltre al testo di Massimo Bignardi, presenta una nota sulle tecniche del disegno e le sintesi biografiche curate da Federica Pace e le illustrazioni delle opere esposte.

Inaugurazione giovedì 22 aprile ore 18,30

Cerruti Arte (nuova sede)
piazza dei Garibaldi, 8r Genova
orari dal martedì al sabato 9.30-12.30 16.00-19.30
ingresso libero

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