La luce come corpo. In mostra una serie di installazioni e tecno-light-box. L'artista "ha reso evidente come sia insito nel suo percorso lo sconfinamento della valenza oggettiva dell'opera verso la qualita' 'ambientale'. (Bruno Cora')
a cura di Bruno Corà
Sabato 24 aprile alle ore 18.00 inaugurazione della mostra personale di Giulio De Mitri, intitolata La luce come corpo.
L'artista espone installazioni e tecno-light-box.
“...De Mitri ha reso evidente – come scrive
il curatore Bruno Corà nella presentazione
in catalogo – come sia insito nel suo percorso
ideativo lo sconfinamento della valenza oggettiva
dell’opera verso la qualità ‘ambientale’, cioè
verso dimensioni sempre variabili del lavoro e delle
installazioni in relazione al contesto; poiché quanto
deve essere ‘accolto’ e reso significativo è il senso
dello spazio che scaturisce dall’introduzione fisica
dell’opera nei luoghi . Tale carattere appare evidente
in ogni sua creazione, proprio per quell’appartenenza
al grembo di cultura e fisicità che il mondo della Magna
Grecia ha sempre espresso, e per la consapevolezza
che ne deriva a ciascun erede spirituale di quei luoghi;
tanto più se – come nel caso di De Mitri, artista
autenticamente motivato – la profondità sorgiva della
scaturigine poetica è abissale e insondabile ma tuttora attiva.
...Così, ben si spiega perché, da un certo numero di anni,
ne elabori diverse morfologie che offrono i molteplici aspetti
con cui essa, nell’apparire, prende corpo”.
Per l'occasione la Rubbettino Arte Contemporanea ha edito
un catalogo nella collana Iconica (cataloghi, biografie, memorie)
contenente testi critici di: Rosalba Branà, Bruno Corà, Lorenzo
Canova, Luigi Paolo Finizio, Barbara Tosi, un apparato iconografico
e note bio-bibliografiche sull'artista.
Immagine: Giulio De Mitri, Mediterraneo
Inaugurazione sabato 24 Aprile 2010, ore 18
Galleria Peccolo
Piazza Repubblica 12, Livorno
Orari: da martedì a sabato 10-13, 16-20, festivi e lunedì chiuso
Ingresso libero