Dispari&Dispari Project
Reggio Emilia
via Vincenzo Monti, 25
335 6097304 FAX 0522 557344
WEB
Louis Nixon
dal 23/4/2010 al 29/5/2010
mart-ven 10-13 e 15-19.30, sabato e domenica su appuntamento

Segnalato da

Andrea Sassi


approfondimenti

Louis Nixon



 
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23/4/2010

Louis Nixon

Dispari&Dispari Project, Reggio Emilia

Across the Border. L'artista investiga alcuni temi legati al territorio e al paesaggio. Sono presentati 30 dipinti inediti di passi di montagna e gemme preziose, tre film e la video-scultura 1414, con la quale Nixon ci restituisce in forma artistica l'intero viaggio intrapreso in macchina tra il suo studio in South London e la Dispari&dispari project.


comunicato stampa

Dispari&dispari project inaugura sabato 24 aprile 2010 la mostra ''Across the Border'', seconda personale italiana dedicata all'artista londinese Louis Nixon. ''Across the Border'' è una mostra di sculture, pitture e video con i quali l'artista investiga alcuni temi legati al territorio e al paesaggio. Saranno presentati 30 dipinti inediti di passi di montagna e gemme preziose, tre film girati in Armenia, Inghilterra e Cina e la video-scultura 1414, con la quale Nixon ci restituisce in forma artistica l'intero viaggio intrapreso in macchina tra il suo studio in South London e la dispari&dispari project a Reggio Emilia. Le opere saranno visibili fino al 30 maggio 2010.

Una mostra di pitture, film e sculture dedicate agli aspetti politici e fisici del territorio, attraverso la registrazione di materiali e l´esplorazione di confini e zone. Questo lavoro prende in esame il rapporto tra le superfici e gli spazi difficilmente accessibili a causa della loro distanza, del terreno, della loro rarità e del proprio contesto. L´opera attraversa cambiamenti di punti di vista e di proporzioni, tempi e ripetizioni, pause e movimenti. Mountains e Stones sono il centro della mostra. Trenta dipinti si presentano incorniciati dentro a contenitori bianchi a forma di cassetta, sono montati su uno sfondo di stoffa colorata e sono circondati da uno spazio fisico, come gli oggetti in un museo. La metà delle pitture mostrano montagne e terreni dipinti da lontano e rappresentano paesaggi difficilmente raggiungibili. Sono tutti chiamati con il nome del passo della catena montuosa che segna il punto di confine, suggerendo che questi luoghi sono come proibiti e valicabili solo attraverso determinati checkpoint. L’altra metà è costituita da gemme preziose e minerali e si riferisce ad oggetti di valore che un terreno può contenere.

Questi portano il nome delle cave dove vengono estratti i minerali. Le pietre preziose sono dipinte da vicino e le sfaccettature della loro superficie richiamano la complessità dei grandi terreni. In mostra tre film; Mount Ararat, Mount Judd e Shanghai; sono tutti stati ripresi montando la camera sull´estremità di un veicolo in movimento. Questi dispositivi mobili registrano oggetti, territori e spazi all´interno di un paesaggio tracciando orbite orizzontali e percorsi. Mount Ararat è stato filmato in Armenia lungo il confine con la Turchia. Il film rivela la montagna dove secondo la storia, l’arca di Noè si è arenata dopo la grande alluvione e cattura un paesaggio vigilato da torri di guardia e filo spinato. Mount Judd è un cumulo di scorie che emerge da una cava di granito dismessa a Nuneaton, e viene utilizzato per indicare il centro geografico dell’Inghilterra. Il posto è protetto da un recinto ed è difeso da guardie. Questo ammasso di miniere è stato ripreso circumnavigando la base della montagne creando l´illusione di far girare la montagna su stessa. Shanghai è stato filmato di notte utilizzando una torcia di altissima potenza nel blindato campus universitario di Shanghai. Questo film è stato girato navigando tra edifici desolati. All’improvviso la luce illumina una giovane donna che cammina da sola nella notte. Ed infine ''1414 km'' una scultura composta da due filmati. Le due registrazioni combinate mappano il viaggio dell’artista dal suo studio a South London fino in Italia. La macchina è stata attrezzata con due telecamere fisse; una per filmare in avanti, una per filmare indietro, e riprende il paesaggio tra lo studio e la sede di dispari&dispari project attraverso un percorso di 1414 km. La macchina, coperta di polvere, rimane ferma nello spazio espositivo come un segno del viaggio intrapreso tra questi due spazi.

Inaugurazione 24 aprile ore 18.30

dispari&dispari project
Via V.Monti 25, Reggio Emilia
Da martedì a venerdì dalle 10 - 13 / 15.00 - 19.30, sabato e domenica su appuntamento
ingresso libero

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