Museo di arte moderna e contemporanea - MART
Rovereto (TN)
corso Bettini, 43
0464 438887 FAX 0464 430827
WEB
Linguaggi e Sperimentazioni
dal 6/5/2010 al 21/8/2010
mar-dom 10-18, ven 10-21, lunedi chiuso
0464 454127

Segnalato da

Luca Melchionna




 
calendario eventi  :: 




6/5/2010

Linguaggi e Sperimentazioni

Museo di arte moderna e contemporanea - MART, Rovereto (TN)

L'esposizione, curata da Giorgio Verzotti, si inserisce in un ciclo di mostre che il Mart dedica alla valorizzazione di collezioni private, storiche o di recente costituzione che svolgono un ruolo importante nella storia del collezionismo italiano. In mostra ottanta opere di giovanissimi artisti internazionali, tra dipinti, fotografie, sculture, installazioni e video provenienti dalla Collezione AGI Verona Collection di cui circa venti rimarranno al museo in deposito a lungo termine e faranno parte della Collezione Permanente.


comunicato stampa

a cura di Giorgio Verzotti

La ricerca artistica contemporanea protagonista della mostra “Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea”. La mostra sarà aperta al pubblico al Mart di Rovereto dall’8 maggio al 22 agosto 2010. La conferenza stampa di presentazione della mostra è in programma alle ore 12.30 di venerdì 7 maggio, con inaugurazione ufficiale a seguire alle ore 18.

Nelle sale del Mart saranno esposte circa ottanta opere tra dipinti, fotografie, sculture, installazioni e video, provenienti dalla AGI Verona Collection che da sempre si dedica alla ricerca di nuovi talenti. AGI Verona Collection è nata nel 1989 dalla volontà di cinque collezionisti veronesi, associati nel desiderio condiviso di sostenere l’arte contemporanea.

Ad oggi sono entrate in collezione oltre 500 opere, realizzate con diversi linguaggi e tecniche artistiche, di differenti poetiche e provenienze, e tra queste le presenze internazionali sono la maggioranza. AGI ha sempre privilegiato l’acquisizione di artisti giovani ed esordienti, e per lo più i lavori sono entrati nella raccolta nell’anno stesso di realizzazione. I giovani e le nuove promesse hanno rappresentato una sfida continua, secondo una sensibilità collezionistica che cerca di catturare sempre il nuovo e l’attuale, registrando così i cambiamenti e le trasformazioni in atto nella storia dell’arte.

L’esposizione “Linguaggi e sperimentazioni”, curata da Giorgio Verzotti e con un saggio in catalogo di Hans-Ulrich Obrist, si inserisce in un ciclo di mostre che il Mart dedica alla valorizzazione di collezioni private di particolare pregio, storiche o di recente costituzione che svolgono un ruolo importante nella storia del collezionismo italiano. Circa venti opere rimarranno al museo in deposito a lungo termine e faranno parte della Collezione Permanente.

Gli artisti selezionati per il deposito sono Mario Airó, Stefano Arienti, Pierre Bismuth, Tom Burr, Maurizio Cattelan, Berlinde De Bruyckere, Roni Horn, Jim Lambie, Jorge Macchi, Eva Marisaldi, Sabrina Mezzaqui, Giovanni Morbin, Gabriel Orozco, Rob Pruitt, Rolf Julius, Andreas Slominski, Grazia Toderi, Luca Vitone, Sislej Xhafa e Chen Zhen.

La mostra permette di documentare, attraverso lo sguardo del collezionista, la complessa attualità artistica internazionale, in Europa, America e Asia di giovani talenti, molti dei quali ormai noti a livello internazionale, ma ancora “emergenti” quando acquisiti da AGI Verona. Sono presenti, tra gli altri, opere di Mircea Cantor, Jeremy Deller, Cyprien Gaillard, Carlos Garaicoa, Django Hernandez, Gabriel Kuri, Jonathan Monk, Anri Sala, Simon Starling, Tomas Saraceno, Tino Sehgal, gli italiani Francesco Vezzoli, Nico Vascellari, Luca Trevisani, Piero Golia, Anna Galtarossa, Lara Favaretto, Gianni Caravaggio, Luca Pozzi, Emanuele Becheri, Alberto Tadiello e Andrea Galvani.

Al secondo piano del Mart saranno esposte le opere in deposito al Mart, in dialogo con le collezioni del Museo, mentre la mostra si articolerà nelle sale del primo piano e in altri spazi, in cui sono esposti video, performances e installazioni di grandi dimensioni alcuni dei quali a contatto con il pubblico e con la città di Rovereto.

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Nel suo saggio in catalogo Giorgio Verzotti rintraccia una doppia genealogia ideale per inquadrare gli artisti presenti in questa mostra. Da un lato, fa notare come essi rappresentino gli esiti ultimi di un processo che a partire dagli anni Novanta ha riportato gli artisti a cercare di descrivere in modo critico la realtà. Dall’altro, Verzotti sottolinea che l’artista contemporaneo risente “della libertà creativa che ha radicalmente mutato i connotati del fare artistico almeno dagli anni Sessanta”. 

Rispetto a quel periodo tuttavia, secondo Verzotti, “Oggi rimane la stessa disponibilità verso gli strumenti e i linguaggi più diversi, per cui anche oggi tutto può esser arte, con la differenza che i dispositivi di attribuzione di valore artistico si sono fatti più duttili e aperti, e più elastico il sistema che li legittima. Quello che viene meno oggi è l’ottimismo che spingeva quelle esperienze sorgive, da Fluxus all’Happening, da John Cage a Oldenburg, a confondere l’arte con la vita, s/definendo l’arte e lasciando incriticata la categoria della “vita”, idealisticamente intesa come un campo libero, incondizionatamente aperto all’esperienza.

Gli artisti di oggi sentono invece che la “vita” è una dimensione altrettanto condizionante e alienante dell’arte intesa come sfera separata, e che il superamento della separatezza non è più sufficiente. […] L’attenzione allora si rivolge verso questioni proprie alle strutture linguistiche dei mezzi presi in considerazione […] ma nello stesso tempo si amplia alla complessità del reale che i mezzi sono supposti indagare. Per meglio comprenderla, gli artisti non esitano frequentare i più diversi campi del sapere, e a porre nell’opera il sapere che ciascuno ha accumulato nel corso dell’esistenza. Così ogni artista diventa un mondo, si fa portatore di un universo di senso, diverso da soggetto a soggetto e molteplice quanti sono i punti di osservazione, i presupposti culturali con cui ci si sporge sul mondo.”

I temi dell’attenzione critica e problematica al presente e della pluralità di esperienze sono al centro anche dell’analisi del termine “contemporaneo” proposta da Hans-Ulrich Obrist nel suo saggio “Manifestos for the Future”. Nel suo testo, Obrist ingaggia un corpo a corpo con le riflessioni sul contemporaneo di Giorgio Agamben, alla cui secca domanda “Di chi e cosa siamo contemporanei? Che significa essere contemporanei?” tenta di dare una risposta.

Obrist sostiene che una volta sgombrato il campo dalle molte ambiguità che circondano questo termine, la categoria del “contemporaneo” risulta utile perché “[…] implica una relazione; una persona è contemporanea di un’altra. […] La parola “contemporaneo” va riallacciata al termine latino medievale, “contemporarius,” le cui parti costitutive “con” e “temporarius” puntano a una dimensione relazionale: “con/nel tempo.” Quello che suggerisco, e che era assente nella definizione di modernità di Baudelaire, [la rottura di un rapporto ciclico con il tempo], è una pluralità di piani temporali nello spazio, una pluralità di esperienze e di percorsi attraverso la modernità che continuano tutt’oggi, e su scala veramente globale.”

Il testo in catalogo di Obrist è accompagnato dalla “Future List”. Su indicazione del critico, il Museo ha chiesto ad alcuni degli artisti in mostra, le cui opere sono entrate a far parte delle Collezioni del Mart, di rispondere alla domanda “Che cos’è il futuro?”, contribuendo in questo modo alla definizione di un concetto fondamentale per la comprensione non solo di quello che sarà, ma soprattutto di quello che stiamo vivendo nel nostro presente

Eventi collaterali

Venerdi' 7 maggio
Ore 13.00 Il “Mostro di Castelvecchio” passeggia nella Piazza del Mart
Performance di Anna Galtarossa

Ore 17.30 Il “Mostro di Castelvecchio” passeggia per Corso Bettini,
Performance di Anna Galtarossa

Sabato 8 maggio

Ore 16.00 Mart Rovereto, Foyer del Museo
Presentazione del Libro di Pier Paolo Pancotto 'Arte contemporanea: dal minimalismo alle ultime tendenze' (Editore Carocci)
Ne parlano con l’autore Giorgio Verzotti e Roberto Pinto

Ore 18.30 In collaborazione con NeroCubo Project
Inaugurazione della Project Room di Luca Pozzi Schröedinger’s cat though Piero della Francesca influente
NeroCuboHotel, via per Marco 16, Rovereto

Catalogo Silvana Editoriale
Lidia Masolini 02 61836287 press@silvanaeditoriale.it

Il Mart ringrazia:
Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura
Comune di Trento
Comune di Rovereto

In partnership con:
UniCredit Group
Casa del Vino della Vallagarina

Partner tecnici:
Loewe
Calligaris S.p.a.
Trentino S.p.a.

Per le attività didattiche:
Casse Rurali Trentine

Per il contributo al progetto si ringraziano anche:
Gascom Spa Padova
Rigoni di Asiago Spa
Paluani Spa

Informazioni e prenotazioni
numero verde 800 397 760

Comunicazione
Responsabile : Flavia Fossa Margutti
Ufficio stampa:
Luca Melchionna 0464.454127 cel 320 4303487
Clementina Rizzi 0464.454124 cel. 338 6512683
press@mart.trento.it

Immagine: Michael Fliri, Early one morning with time to waste, 2007 , DVD , durata 5' 20" edizione 1/5, Video, AGI Verona Collection

Conferenza stampa di presentazione venerdì 7 maggio ore 12.30
Inaugurazione alle 18

MartRovereto
Corso Bettini, 43 38068 Rovereto (TN)
Orari mar-dom 10 - 18, ven 10 - 21, lunedì chiuso
Biglietti
intero: euro 10
ridotto: euro 7
gratuito fino a 18 anni e sopra i 65
scolaresche: euro 1 per studente
biglietto famiglia (valido per tutti i componenti di un nucleo famigliare): euro 20
gratuito per gli Amici del Museo

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