Josef Albers
Walter Allner
Moses Bahelfer
Marianne Brandt
Hin Bredendieck
Irena Bluehova
Edmund Collein
Franz Eherlich
Lux Feininger
Werner David Feist
Lotte Gerson-Collein
Albert Hennig
Irene Hoffmann
Fritz Lafeldt
Hannes Meyer
Lucia Moholy
Laszlo Moholy-Nagy
Walter Peterhans
Frieda Kessinger
Konrad Pueschel
August Rauh
Hajo Rose
Arieh Sharon
Joost Schmidt
Herbert Schuermann
Juergen Hohmut
Stefan Kiess
Klaus Kienhold
Kelly Kellerhof
Uwe Jacobshagen
Frank Heinrich Mueller
Roland Zshuppe
I tesori dell'Archivio del Bauhaus di Dessau presentati dopo oltre 70 anni al grande pubblico. L''immagine' che abbiamo oggi del Bauhaus ci viene fornita ampiamente dall'immagine fotografica; molto di cio' che un tempo e' stato realizzato lo conosciamo solo come riproduzione fotografica, in quanto gli originali sono andati persi.
I tesori dell'Archivio del Bauhaus di Dessau presentati dopo oltre 70 anni
al grande pubblico.
Una mostra prodotta dalla Fondazione Bauhaus di Dessau in collaborazione con
il C.R.A.F.
Villa Savorgnan, Lestans
13 luglio - 22 settembre 2002
La Fondazione Bauhaus di Dessau
Il Bauhaus, fondato nel 1919 a Weimar da Walter Gropius, rappresenta oggi le
principali tendenze del design e dell'arte in Germania. I concetti
sviluppati, insieme con le opere d'arte e i prodotti realizzati fino alla
sua chiusura, nel 1933, da parte dei nazionalsocialisti, hanno influenzato a
livello mondiale la sensibilità nel campo dell'arte, dell'architettura e del
design. Sulla base di tale importanza, l'edificio del Bauhaus e le case
realizzate dai suoi maestri (secondo i progetti di Walter Gropius, tra il
1925 e il 1926) sono stati inseriti nella lista del patrimonio culturale
mondiale dell'UNESCO nel 1996. L'odierna istituzione Bauhaus di Dessau è
stata fondata nel 1994. Essa persegue due obiettivi: salvaguardare il
patrimonio storico del Bauhaus e trasmetterlo al pubblico e, considerando di
tale patrimonio, contribuire alla formazione dell'ambiente vitale odierno.
Perciò oggigiorno l'istituzione è un luogo di creazione, di insegnamento e
di ricerca, che offre spazio per occuparsi della città e di tutti i campi
tematici che sono attualmente importanti per comprendere la città stessa.
La collezione della Fondazione Bauhaus di Dessau
L'edificio del Bauhaus ospita inoltre una collezione, nella quale, nel corso
degli ultimi 25 anni, sono stati raccolti circa 20.000 pezzi d'esposizione e
che a partire dal 1990, tenendo conto della fase di Dessau, viene
costantemente ampliata. Accanto a famosi mobili e altri prodotti realizzati
nelle officine del Bauhaus, si conservano qui esercizi e studi frutto delle
lezioni, nonché opere dei maestri del Bauhaus e dei loro allievi.
All'interno di questo spettro compare il patrimonio fotografico, inserito
successivamente, che se confrontato con il precedente risulta piuttosto
modesto. In questo campo le novità si sono susseguite in modo abbastanza
casuale negli anni scorsi, perciò oggi si tenta di completare il patrimonio
dal punto di vista del contenuto e della qualità .
Bauhaus e Fotografia
L'"immagine" che abbiamo oggi del Bauhaus ci viene fornita ampiamente
dall'immagine fotografica; molto di ciò che un tempo è stato realizzato lo
conosciamo solo come riproduzione fotografica, in quanto gli originali sono
andati persi. Lo spettro della Fotografia del Bauhaus che ci è stato
trasmesso spazia dalla fotografia professionale di architetture e oggetti
(Licia Moholy, Erich Consemueller), alla fotografia di palcoscenico (T. Lux
Feiniger), all'inserimento della fotografia nella tipografia e nella
pubblicità (Herbert Bayer) fino agli esperimenti artistici, che
comprendevano l'impiego delle tecniche di montaggio e collage, o di
fotogrammi (Laszlo Moholy-Nagy, Marianne Brandt).
Gran parte delle
fotografie nacquero come fotografie di circostanza, ovvero come istantanee,
ottenendo, in parte, dei risultati straordinari. Infine, il mezzo era
essenziale per il lavoro del Bauhaus. Tuttavia bisogna sottolineare che il
Bauhaus non era una scuola di fotografia. Solamente a partire dal 1929 si
iniziò ad insegnare regolarmente questa materia. Naturalmente la gran parte
degli artisti del Bauhaus già da prima faceva fotografie. E' da tempo
risaputo che di fotografia Bauhaus, in quanto fenomeno uniformato e
omogeneo - anche stilisticamente - si può parlare ben poco, come solitamente
si è fatto e si fa, assumendo e conseguentemente fuorviando, riguardo ad
altri ambiti della creazione, come l'architettura e l'arte Bauhaus.
Attualmente il fenomeno si presenta troppo differenziato nello stile,
stratificato nel contenuto e in parte piuttosto contrastante.
Poiché
l'istituzione era costantemente aperta agli influssi, anche la fotografia
Bauhaus era conseguentemente esposta a diverse influenze.
Ne risultarono fotografie con riferimenti contenutistici diversi e dalla
differente qualità fotografica. Un fenomeno che oggi dobbiamo osservare è
l'ininterrotta suggestività che emanano i prodotti del Bauhaus, architettura
inclusa.
In particolar modo l'edificio del Bauhaus a Dessau non è un mero "Oggetto di
desiderio" per i turisti con ambizioni fotografiche, bensì un motivo amato e
sempre una sfida per molti fotografi e artisti della fotografia. Accanto
alla qualità architettonica insita in questa architettura e alla popolaritÃ
fortemente sviluppata anche attraverso i media, è anche la forza delle
fotografie che ci sono pervenute dagli anni venti che determina il fascino
dell'edificio del Buahaus per gli artisti moderni.
La mostra
La mostra "Fotografia Bauhaus" si divide fondamentalmente in due parti. Da
un lato c'è il tentativo di raggruppare nella mostra dell'istituzione
Bauhaus oggetti di esposizione ricavati dal materiale comprensibile raccolto
fin'ora. In base a questi si delineano alcuni aspetti della fotografia
Bauhaus degli anni venti. Qui si ricorre a materiale meno conosciuto, non
spettacolare, tuttavia interessante, dai temi più svariati. Le fotografie
presentate nella mostra sono quasi esclusivamente vintage print. Copie
successive ricavate dal negativo originale vengono integrate solamente se
realizzate dall'autore stesso. Inoltre viene esposta anche una piccola serie
di collage.
Questa parte dell'esposizione, con circa 160 opere di autori quali Josef
Albers, Walter Allner, Moses Bahelfer, Marianne Brandt, Hin Bredendieck,
Irena Bluehova, Edmund Collein, Franz Eherlich, Lux Feininger, Werner David
Feist, Lotte Gerson-Collein, Albert Hennig, Irene Hoffmann, Fritz Lafeldt,
Hannes Meyer, Lucia Moholy, Laszlo Moholy-Nagy, Walter Peterhans, Frieda
(Petra) Kessinger (Petitpierre), Konrad Pueschel, August Rauh, Hajo Rose,
Arieh Sharon, Joost Schmidt, Herbert Schuermann e altri autori sconosciuti,
domina di fronte ad un piccolo complesso di circa 40 fotografie della quali
il Bauhaus (e l'edificio del Bauhaus) sono motivo dominante e che furono
realizzate da rappresentanti della fotografia contemporanea. Di questi fanno
parte i fotografi Juergen Hohmut - Berlino, Stefan Kiess - Amburgo, Klaus
Kienhold - Essen, Kelly Kellerhof - Berlino, Uwe Jacobshagen - Halle, Frank
Heinrich Mueller - Lipsia, Roland Zshuppe - Lipsia. In questo modo si crea
un ponte che permette il confronto tra questo materiale, in un certo senso
come sguardo attuale sul patrimonio storico (architettonico) e il modo di
vedere (e di giudicare) degli artisti degli anni venti. L'intento dei
curatori è di offrire ai visitatori della mostra la possibilità da un lato
di dedicarsi interamente al fenomeno storico "fotografia Bauhaus", ma
dall'altro anche di scegliere nel discorso individuale una contemplazione
comparativa (da passato a presente).
Tre tavole di testo introducono i temi della mostra, pongono accenti
contenutistici e, da parte loro, concentrano lo spettro del messaggio
La mostra è a cura di Lutz Schoebe, SBHD - Fotografia Bauhaus degli anni
venti, e di Marie Neumüllers, SBDH - Fotografia Bauhaus contemporanea.
C.R.A.F. - Centro Ricerca e Archiviazione Fotografia
Villa Ciani
I-33090 Lestans (PN)
Fon 0039-427-91453
Fax 0039-427-91453
Villa Savorgnan, Lestans