In mostra una trentina di opere del pittore iperrealista piemontese che spaziano dalla natura morta, alla cacciagione, alla rappresentazione di oggetti comuni della nostra realta' quotidiana: quelle cose a cui solitamente non facciamo caso, ma che viste attraverso l'occhio dell'artista denunciano tutta la loro poetica bellezza.
a cura di Luca Borelli
All'interno della mostra saranno esposte una trentina di opere del bravissimo pittore iperrealista piemontese che spazieranno dalla natura morta, alla cacciagione , alla rappresentazione di oggetti comuni della nostra realtà quotidiana; di quelle cose, per intenderci, a cui solitamente non facciamo caso, ma che viste attraverso l'occhio dell'artista denunciano tutta la loro poetica bellezza.
La carriera pittorica di Occleppo inizia presto, intorno ai 15 anni, quando da autodidatta si esprime in svariati esperimenti di legati all’astrattismo ed al surrealismo; è l’incontro con alcuni maestri iperrealisti, di cui frequenta gli studi, a dirigerlo verso questo genere di figurazione, e a fargli scoprire l’amore per la pittura del reale.
Per Occleppo si tratta di un ritrovato amore per l’arte del pennello, in una continua sfida contro se stesso, alla ricerca di una perfezione sempre più virtuosistica ma che esprime anche la sua ricerca dell’anima delle cose.
Da qui nascono le sue rappresentazioni di splendide nature morte, eleganti canestre di frutta, di fiori e vegetazioni che ricordano prati favolistici; le composizioni di ciotoli di fiume, sassolini dalle mille forme e colori, che riproposti sulla tela in tutto il loro “realismo” sembrano quasi evocare una dimensione magica; sono cipolle, ravanelli, verdure che ogni giorno passano sulle nostre tavole, ma della cui suggestività, chissà perché, sembriamo non accorgerci.
Inaugurazione venerdì 7 Maggio 2010, ore 19
Studio LB Contemporary art
Via Musei 83, Brescia
Orari: da martedì a domenica 10-12, 16 -19
Ingresso libero