Museo Correr
Venezia
piazza San Marco
041 5209070 FAX 041 2747604
WEB
Safet Zec
dal 7/5/2010 al 17/7/2010
tutti i giorni 10-18 (biglietteria 10-17)

Segnalato da

Ufficio Stampa Fondazione Musei Civici di Venezia




 
calendario eventi  :: 




7/5/2010

Safet Zec

Museo Correr, Venezia

La mostra presenta oltre 130 opere - oli, tempere, disegni a matita, schizzi e studi preparatori, grandi dipinti e piccole tele - realizzate negli ultimi dieci anni di attivita' dell'artista bosniaco. Zec rimanda ad ascendenze classiche, da Tintoretto a Palma il Giovane, da Caravaggio fino a Freud mostrando la sicurezza degli antichi maestri, l'ansia di ricerca di un indagatore solitario e la frenesia dello sperimentatore.


comunicato stampa

A cura di Pascal Bonafoux e Giandomenico Romanelli

La mostra presenta oltre centotrenta opere - oli, tempere, disegni a matita, schizzi e studi preparatori, grandi dipinti e piccole tele - alcune mai esposte al pubblico finora e realizzate negli ultimi dieci anni di attività dell’artista bosniaco, protagonista drammatico e magistrale della figuratività odierna.

Dotato di un talento precoce e straordinario, Zec rimanda ad ascendenze classiche, da Tintoretto a Palma il Giovane, da Caravaggio fino a Freud; mostra la sicurezza linguistica degli antichi maestri e, insieme, l’ansia di ricerca di un indagatore solitario e la frenesia dello sperimentatore. La quantità e la qualità della sua produzione finita e non-finita è sorprendente, ma la trasparenza è cristallina, il controllo totale, singolarmente lucido e razionale. Ancora, Safet Zec è forse il più importante rappresentante della riflessione sulla tragedia di un popolo e sulle sconfinate possibilità della pittura da un lato di partecipare al suo strazio, dall’altro di fornire letture poetiche di un mondo quotidiano.

Lungo nove sale al secondo piano del Museo Correr, il percorso si snoda in sequenze tematiche di estrema suggestione. La prima grande opera, Facciata veneziana (tempera e acrilico su carta, cm 120x350) testimonia il legame e l’appartenenza dell’artista alla città che lo ha accolto quando la guerra nell’ex Jugoslavia lo costrinse nel 1992 alla fuga da Sarajevo. Seguono poi le immagini, le atmosfere, gli strumenti dell’atelier veneziano, suo spazio e mondo, rifugio e origine di un’esistenza e di un’ attività artistica che rinascono e si rinnovano.

Alle vedute di una Venezia “minore”, struggente nella sua autenticità, si succedono nature morte, “vite silenziose” nella definizione di Zec, barche e porte, oggetti dimenticati, ceste, pennelli, colori, corde, taglieri, specchi. E forme di pane di suggestione sacrale.

Safet Zec è nato in Bosnia nel 1943, ultimo di otto figli di un calzolaio che, durante la seconda guerra mondiale, si trasferisce a Sarajevo da Rogatica, un paese a est della Bosnia. Il suo straordinario talento si manifesta sin dall’infanzia; si forma alla Scuola superiore di arti applicate di Sarajevo e all’Accademia di Belgrado è considerato quasi un prodigio. Tuttavia l’isolamento interiore di quegli anni lo porta a distruggere quasi tutti i suoi primi lavori. A Belgrado incontra la moglie artista Ivana, restaura una vecchia casa nel quartiere ottomano dell’antica città di Pocitelj, vicino a Mostar, luogo amato da molti artisti, che mantiene anche quando, nel 1987, torna a vivere a Sarajevo, da pittore ormai affermato anche a livello internazionale.

Con lo scoppio della guerra, il mondo in cui Zec è cresciuto, di armoniosa convivenza tra persone di diverse culture e religioni, è sconvolto. Pocitelj viene distrutta e, con essa, tutte le sue opere incisorie. Morte e distruzione a Sarajevo lo costringono a fuggire con la famiglia. Nel 1992 è a Udine dove ricomincia a lavorare grazie all’aiuto generoso dello stampatore Corrado Albicocco, per poi giungere a Venezia nel 1998. Dalla fine del conflitto l’artista ha ripreso un’assidua frequentazione con la sua terra. Nel cuore di Sarajevo, lo Studio-collezione Zec è stato riaperto ed è ora un centro di iniziative culturali, oltre che sede espositiva delle sue opere. Nel 2004, in occasione dell’apertura del nuovo ponte di Mostar, è stato presentato un libro di incisioni curato dalla Scuola di Urbino su lastre di Zec. In futuro, la sua casa-studio di Pocitelj, ora restaurata, ospiterà una scuola di grafica.

Immagine: Camicia bianca, 2009, olio su tela, cm 100x80

Catalogo Skira.

La mostra si realizza con il sostegno della Galerija SOL di Lubiana.

INFO e PRENOTAZIONI
call center 848082000

Vernice stampa venerdi' 7 Maggio 2010, 11-15
Saranno presenti l’artista e i curatori

Inaugurazione sabato 8 maggio 2010, ore 12

Museo Correr, II piano
Piazza San Marco, Venezia
Orario: 10/18 (biglietteria 10/17)
BIGLIETTO € 5,00
Gratuito per acquirenti del biglietto per I Musei di Piazza San Marco, Museum pass Musei Civici Veneziani, residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione; membri I.C.O.M.

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