La mostra 'Pulp Machineries' si presenta come un dramma da camera suddiviso in tre atti. In ogni ambiente, Kloosterboer declina l'atto artistico come un sistema di regole e norme da un diverso 'impetus'. Nella sua opera la pittura e' attacco contro il vuoto e contro la rappresentazione. L'obiettivo dell'artista e' creare immagini che sono contemporaneamente significative, banali ed efficacemente 'presenti', proprio come gli oggetti del nostro quotidiano.
La mostra “Pulp Machineries”, allestita da Klaas Kloosterboer a Villa Romana, si presenta come un dramma da camera suddiviso in tre atti. In ogni ambiente, Kloosterboer declina l’ atto artistico come un sistema di regole e norme da un diverso “impetus”. In “Regole e la vergine” (con riferimento a Duchamp) troviamo un costume femminile, mentre sul “campo da gioco” pende un abito maschile. In “Sala macchine” si tratta della produzione dello “Archiemen” (figura di un fumetto olandese) e della pasta di legno necessaria a produrre la carta.
Klaas Kloosterboer è un pittore. Intende però la pittura come un atto corporale preceduto da un pensiero che mai riesce ad esaurirlo in sé. La pittura vela e rivela. Nell’opera di Kloosterboer, la pittura è attacco contro il vuoto e contro la rappresentazione. L’obiettivo dell’artista è creare immagini che sono contemporaneamente significative, banali ed efficacemente “presenti”, proprio come gli oggetti del nostro quotidiano.
Kloosterboer spruzza il colore su tele enormi, le taglia a pezzi e le perfora; scaglia il colore sul supporto, stende a terra, come un rivestimento, dipinti di grande formato, oppure li cuce insieme fino a formare dei costumi di enormi dimensioni. La pittura annulla la parola, la supera, cancellandone il significato. La pittura non è univoca, e nell’opera di Kloosterboer è un atto oppositivo e resistente, un gesto burlesco.
Klaas Kloosterboer, classe 1959, si è formato alla Rijksakademie di Amsterdam. Nel 2003 il Badischer Kunstverein gli ha dedicato una grande personale. Ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali, tra cui la “Dumb painting“ organizzata nel Centraal Museum di Utrecht e “The Projection Project” nel Kunsthalle di Budapest. Ha esposto nel Museum Dhondt-Dhaenens di Deurle (Belgio) e in seno alla mostra “New Aquisitions” organizzata dal Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam nel 2009.
Con “Pulp Machineries”, il lavoro di Klaas Kloosterboer viene presentato per la prima volta in Italia.
Immagine: 09101 (Archieman), 2009, Vista dell’installazione
Inaugurazione mercoledì, 12 maggio, 2010, alle ore 20
Villa Romana
via Senese, 68 - Firenze
Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19 e su appuntamento
ingresso libero