L'esposizione si configura come un puzzle di emozioni: ogni fotografia e' suddivisa al suo interno in 16 riquadri riportanti ognuno un pezzo del tema centrale. Le tessere quadrate sembrano voler indicare una dissociazione prima visiva e poi mentale ma, come cocci incollati, lasciano aperta la via per una riconciliazione.
a cura di Daria Portale
Visioni Multiple nasce come puzzle di emozioni.
Un gioco prima di tutto: ogni fotografia è suddivisa al suo interno in 16 riquadri riportanti ognuno un pezzo del tema centrale.
L’idea è frammentata.
Il frammento porta alla comprensione totale.
I frammenti creano il linguaggio.
Ma il linguaggio è, a sua volta, frantumato e inesistente.
Le tessere quadrate sembrano voler indicare la strada più probabile verso una dissociazione prima visiva e poi mentale ma, come cocci incollati, lasciano aperta la via per una riconciliazione.
La scelta è, dunque, lasciata all’occhio dello spettatore: di fronte al quadro lo sguardo si perde, ed al tempo stesso trova percorsi alternativi per una costruzione di senso intima ed imprevista. Il significato è destabilizzato ed il lettore sostituisce l’autore come soggetto primario della ricerca.
La visione si spezza, l’occhio ricostruisce.
Avanzi di civiltà (una scarpa vecchia, una bottiglia di birra vuota, spiagge deserte,buste di plastica nera) immersi in scenari surreali dai colori saturi e vigorosi gettano lo spettatore in uno stato di abbandono e di curiosità. Si crea un contrasto a livello emozionale. Apocalisse o esempio di post-struttura?
L’idea è quella di costruire un percorso orizzontale seguendo dominanti di colore.
È importante, comunque, lasciare ampio margine di libertà sia allo sguardo che al movimento dello spettatore evitando di forzarne la scelta attraverso un percorso ristretto o evidentemente obbligato. Trovando libertà nel caos.
di Daria Portale e Chiara Caterina
Inaugurazione venerdì 14 Maggio 2010, ore 18.30
Galleria Montoro
Via di Montoro 23, Roma
Orari: da martedì a domenica 17-20
Ingresso libero