la Stagione Culturale Ungherese in Italia, a cura del C.R.A.F.
Quest'anno ricorre la Stagione Culturale Ungherese in Italia e il C.R.A.F. intende valorizzare adeguatamente questo evento, sia per la storia stessa del Friuli Venezia Giulia, ricca di relazioni culturali ed economiche con l'Ungheria, sia per l'importanza avuta dalla scuola ungherese nella storia della fotografia mondiale.
SGUARDI UNGHERESI, una mostra prodotta dal Ministero della Cultura dell'Ungheria e dalla Casa della Fotografia di Budapest, composta da duecento immagini (da Brassai a Capa, da Moholy- Nagy a Paul Almà sy, fino agli Autori contemporanei). Viene presentata a S.Daniele del Friuli, Palazzo ex Monte di Pietà (12 luglio - 2 settembre) La Mostra è stata presentata nel 2001 al Palais Royal di Parigi.
Alois Beer, nato in Ungheria nel 1840 e morto a Vienna nel 1916, fu uno dei fotografi della famiglia imperiale degli Asburgo, ed è vissuto per molti anni a Trieste, dove aprì uno studio.
Le sue immagini aprono la grande Mostra ISTRIA, tra ottocento e novecento (Bastione Fiorito, Castello di S.Giusto a Trieste (27 giugno - 27 luglio). La rassegna comprende un'ampia antologia di immagini del 19° e del 20° secolo (di Wulz, di Pozzar, degli Archivi del Lloyd Triestino, dell' Österreichsches Staatsarchiv - Kriegsarchiv di Vienna, di Paul Scheuermeier, di Ugo Pellis, ecc.).
ANDRE' KERTESZ, un inedito a Gorizia. Kertesz è stato tra il dicembre del 1914 e la primavera del 1915, testimone della Grande Guerra combattuta sul fronte dell'Isonzo. Realizzò una tuttora inedita serie di fotografie il cui archivio è conservato al Ministero della Cultura di Francia. La rassegna verrà presentata nel Castello di Gorizia in autunno.
Il C.R.A.F. l'Alinari di Firenze e la Stiftung Bauhaus di Dessau presentano, in prima mondiale, a Villa Savognan di Lestans dal 13 luglio al 29 settembre, la Mostra BAUHAUS FOTOGRAFIE - i tesori dell'archivio di Dessau del Bauhaus. Una collezione di fotografie originali d'epoca conservate negli archivi del Bauhaus di Dessau e che per la prima volta sono esposte (tra gli autori Laszlo Moholy-Nagy, Lucia Moholy, Lux Feninger, Josf Albers, Marianne Brandt, Werner David Feist, ecc).
Una rassegna del GRUPPO FRIULANO PER UNA NUOVA FOTOGRAFIA, unico nel panorama culturale italiano a presentarsi, nel 1955, con un manifesto dalle tesi neorealiste, offre un episodio saliente della fotografia italiana del dopoguerra (Spilimbergo, Palazzo Tadea, 13 luglio - 22 settembre)
"Anche a Spilimbergo il tempo era scandito dai miti del dopoguerra" scriverà anni dopo Italo Zannier, il punto di riferimento culturale del gruppo fondato con Gianni e Giuliano Borghesan, Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua, Fulvio Roiter, Toni Del Tin ai quali si aggiunsero Gianni Berengo Gardin, Giuseppe Bruno, Nino Migliori e Luciano Ferri.
Altra rassegna del mondo culturale friulano, la Mostra AFRO DEI FOTOGRAFI, Udine, Museo della Città dal 11 luglio al 22 settembre
Dall' archivio del grande pittore, una serie di fotografie realizzate da Maestri come Henri Cartier-Bresson, Irving Penn, Imogen Cunningham, Frank Horvath.
Infine, PIERLUIGI, un fotografo sul set (Villa Galvani, Pordenone, 13 luglio - 22 settembre) Mostra realizzata da Cinemazero, coprodotta e patrocinata dal C.R.A.F. e dalla Provincia di Pordenone.
Walter Liva, Direttore CRAF