All'interno della Chiesa dell'Immacolata, l'artista sloveno Marsic presenta una serie di nuovi lavori ispirati all'idea del nido, mentre le tempere e le ceramiche di Zevola, negli spazi della galleria inCattedrale, si ispirano ad un tema ricorrente del suo lavoro: l'ibridazione.
a cura di Marilena Pasquali
Negli spazi del Castello Aragonese d'Ischia, AnnaCristina Mattera in collaborazione con la Galleria Torbandena di Trieste, presenta TWO-MEN-SHOWS, mostra dedicata a due interessanti figure del panorama contemporaneo europeo e curata da Marilena Pasquali.
Cveto Marsic, classe 1960, sloveno residente in Spagna, è stato negli ultimi anni oggetto di grande attenzione da parte di molte fondazioni e musei d’arte contemporanea che hanno acquisito opere dell'artista per le loro collezioni pubbliche. Nel 1998 Maria Corral direttrice della Fundación Caixa e Dan Cameron, curator del New Museum of Contemporary Art di New York, hanno acquisito una grande tela per la collezione della Fundación Arco di Madrid ed ancora il Museo d’Arte Contemporanea di Tenerife (IODACC), il Museu d’Art Contemporani di Palma de Mallorca, la Coleccion Esences di Barcelona, il Museo d’Arte Moderna di Rijeka e l'Investment Art Fund della BCE hanno arricchito il loro fondo con tele di grande formato del pittore sloveno.
All'interno della Chiesa dell'Immacolata l'artista sloveno presenta una serie di nuovi lavori ispirati all'idea del nido. Il nido inteso come momento/luogo di rifugio, di necessaria protezione dal rumoroso susseguirsi degli eventi, un posto nel cuore della tempesta, il centro assoluto, l'occhio del ciclone in cui la materia stessa delle sue opere sembra placarsi, farsi piatta, un luogo dove potersi ripararare tra le pieghe di una natura protettiva, conquistato tra le foglie secche o scavato nella terra umida, un riparo da cui poter osservare il succedere delle cose senza senza farne parte, mentre tutt'intorno l'universo, così simile al miscuglio materico dei suoi quadri, si agita.
Oreste Zevola, napoletano, classe 1954, affianca da tempo all’attività artistica di pittore e scultore quella di illustratore e di designer. Ha realizzato l’immagine di importanti eventi culturali e di comunicazione in Italia e all’estero. Negli Stati Uniti suoi disegni sono stati pubblicati dal New Yorker, dal Washington Post e da numerose riviste delle Edizioni Times , Forbes e Bloomberg. I suoi disegni sono stati più volte selezionati dalla Society of Illustrators di New York e inseriti nella prestigiosa pubblicazione annuale. Tra le mostre personali più recenti ricordiamo “Figures Rituelles” all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi a settembre 2009.
Le tempere su tela che assieme alle ceramiche riempiranno gli spazi della galleria inCattedrale all'interno del Castello Aragonese d'Ischia si ispirano in gran parte ad uno dei temi più ricorrenti del suo lavoro e cioè a quello della ibridazione delle differenti nature - animale, vegetale, umana - che danno vita a nuovi esseri ricchi di simbologie spesso antiche ma talvolta anche contemporanee. Fa eccezione una serie di lavori realizzati in Africa Centrale nel corso degli ultimi anni che invece prendendo spunto da leggende e racconti di quel continente traccia un percorso atipico molto legato alle origini dell’uomo ma anche ai paradossi che una cultura così diversa esprime oggi confrontandosi all’Europa in una nuova visione di prospettiva globale.
Immagine: Oreste Zevola
Inaugurazione 15 maggio 2010, ore 19
Castello Aragonese
Ponte Aragonese, Ischia (NA)