In mostra 30 opere pittoriche, accostate a sculture in bronzo e ceramica della serie Teatro di Varieta'. In esposizione anche dipinti che immortalano immaginari della Riccione del '900. La mostra, curata da Beatrice Buscaroli, e' costituita da lavori fino ad oggi inediti.
a cura di Beatrice Buscaroli
Sabato 15 maggio, alle ore 19.00, presso la Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi di Riccione inaugura la mostra personale dell’artista Gian Marco Montesano.
Eterogenei e nostalgici i lavori in mostra ci parlano del Montesano degli ultimi anni. L’artista ripensa in stile cinematografico e post-realista ad un passato melanconico che come un fantasma si lascia vedere solo per un istante, un sorriso, una posa, uno sguardo. Tocco semplice privo di elementi disorientanti ma drammaticamente romantico che ripercorre un passato prossimo rimasto per lo più in bianco e nero. Idilliaci paesaggi ed ammiccanti signorine del varietà perdono la loro concretezza e si trasformano in opere d’arte paradossalmente eterne e concluse, in un tempo sospeso e in un’atmosfera silenziosa.
Montesano, pittore, ma anche regista teatrale, sceglie per questa mostra il titolo di Il fantasma dell’Opera. Esso fa riferimento al romanzo di primo ‘900 col quale lo scrittore Gaston Leroux racconta la vicenda di un fantasma che si aggira tra la labirintica struttura del teatro dell’opera di Parigi. Come il protagonista del romanzo anche Montesano appare e scompare, e come l’autore ci dice, senza rivelare mai completamente, con tono tal volta sottile e silenzioso, tal altra ironico, i segreti e i sentimenti più intimi dei personaggi che si aggirano tra i sipari del Teatro di Varietà e del grande teatro di Hollywood.
La mostra, curata da Beatrice Buscaroli, è costituita da lavori fino ad oggi inediti. A circa 30 opere pittoriche sono accostate sculture in bronzo e ceramica della serie Teatro di Varietà. In mostra anche dipinti che immortalano immaginari della Riccione del ‘900 che fanno riaffiorare ricordi e racconti di un’epoca.
Con gesti semplici e sguardi persi nella contemplazione di un futuro incerto, l’artista ci parla di quell’uomo che continua ad esistere anche quando la storia/le storie finiscono.
L’esposizione, frutto della collaborazione tra la Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi di Riccione e la Galleria Fabjbasaglia di Rimini, è visitabile fino al 20 giugno 2010.
info: http://www.comunediriccione.it
http://www.riccioneperlacultura.it
Inaugurazione sabato 15 Maggio 2010, ore 19
Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi
Viale Gorizia n. 2, Riccione
Orari: martedì – mercoledì – giovedì – venerdì dalle 8.30 alle 12.30
martedì – giovedì – domenica dalle 16 alle 19
sabato e lunedì chiuso
Ingresso libero