Marco Dapino
Allegra Martin
Gabriele Rossi
Roberto Apa
Marianne Swan
Claudia Ferri
Tommaso Perfetti
Ilaria Lupo
Nicola Torcoli
Emilia Castioni
Gigi Cifali
Vittorio Visciano
La collettiva indaga il tema della natura e la fascinazione che l'uomo prova, sin dalle origini, per essa. Il progetto riflette sulle forme del sapere impegnate a semplificare la natura per avvicinarla e controllarla.
L'ordine delle cose umane procedette:
che prima furon le selve, dopo i tuguri,
quindi i villaggi, appresso le città, finalmente le accademie.
(Scienza nuova, G.Vico)
a cura di Vittorio Visciano
Il progetto indaga il tema della Natura in relazione al sapere applicato ad essa nel tempo. Leitmotiv del percorso espositivo
è la fascinazione che l’uomo prova, sin dalle origini, nei confronti della natura, sentimento che ha veicolato nel tempo in
forme sempre più sofisticate di sapere, controllo e predominio. Fascino che si è evoluto, nei secoli, da contemplazione in
osservazione e studio, in elaborazione scientifica e manipolazione tecnologica, infine. Collezionare, catalogare e studiare
piccoli frammenti della vastità naturale rappresenta il primo approccio dell’uomo nei confronti di una natura enigmatica,
che ha istintivamente imparato a temere e sfruttare. Un processo graduale che faceva un distinguo dalla visione fantastica
e divina che istituzionalizzava l’immaginazione, invece della scienza. Il progetto riflette sulle forme del sapere impegnate
a semplificare la Natura: ordinando, razionalizzando e imitando, per avvicinarla e controllarla.
Tables di orientation di Marco Dapino indaga i sistemi di codificazione visiva di un territorio naturale, esplorando il
paesaggio Alpino, affiancandovi la rilettura grafica e didascalica delle tavole d’orientazione.
Storia Naturale di Allegra Martin riflette su riproduzione e imitazione della realtà nei musei di Storia naturale, luoghi
in cui il criterio scientifico della catalogazione descrive una natura idealizzata ed immutabile, descritta sotto forma di
allestimenti spettacolari.
Orto Botanico di Gabriele Rossi e Roberto Apa analizza la natura sottoposta alle regole della scienza della botanica. La
fotografia riproduce quella natura, in apparenza incontaminata e spontanea, risultato di una elaborazione complessa del
sapere e della tecnica dell’uomo.
The rose Garden di Marianne Swan documenta la catalogazione delle 300 tipologie di rose esposte al Queen Mary’s
Rose Garden di Londra, concentrandosi sul rapporto fra natura e linguaggio, contaminando poesia e metodo scientifico
di classificazione.
Untitled di Claudia Ferri l’immagine di un albero drasticamente potato – le cui ragioni rimangono ignote – e offre una
duplice riflessione: più oggettiva riguardo l’azione umana sulla natura, più introspettiva circa l’identificazione con
l’elemento naturale.
Babel63 di Tommaso Perfetti rivisita la tragedia della diga del Vajont attraverso un’istallazione audio-video. Centrale è il
tema della lotta: la volontà dominatrice dell’uomo contro l’incontrollabile potenza della natura.
Zoo Sofia di Ilaria Lupo è il filmato della visita dell’artista al leone dello zoo di Qalqilyia in Cisgiordania. L’esperienza
“della natura” è filtrata dalla gabbia, rivelando un incontro impossibile.
Giardino Lunare del duo Nicola Torcoli ed Emilia Castioni ricostruisce ipotetici scenari naturali sulla luna, come una
sorta di esperimento infantile. Gli artisti giocano con il desiderio di conquista dell’uomo: padrone della natura e capace
di riprodurla.
Attorno al Vulcano di Gigi Cifali documenta l’abusivismo residenziale sviluppatosi intorno al Vesuvio e indaga
l’aggressività dell’uomo nei confronti del territorio naturale.
DELLA NATURA esplora contesti che rimandano all’ambiguità del rapporto dell’uomo col mondo naturale, all’insegna
del fascino e della protezione da un lato, della manipolazione e del disfacimento, dall’altro.
Inaugurazione: martedì 18 Maggio 2010 ore 18.30
SpazioFarini6
via Farini 6, Milano
lunedi al venerdi dalle 16.00 alle 19.00
Ingresso libero