La mostra, curata da Stefano Maffei, mette in scena una serie di esperienze collettive e il lavoro di progettisti, imprese, istituzioni italiane che portano avanti un'idea di design molto aperta e innovativa. In mostra di progetti di Massimo Banzi, Elio Caccavale, esterni, Experientia, IdLab, Kublai, Lanificio Leo, SENSEable City Lab-MIT.
a cura di Stefano Maffei
In mostra: asap, Massimo Banzi, Elio Caccavale, esterni, Experientia, IdLab, Kublai, Lanificio Leo, SENSEable City Lab-MIT, Reggio Children-Atelier Raggio di Luce.
Il progetto MINI & Triennale CreativeSet presenta la collettiva Designoftheotherthings, che apre il secondo ciclo dedicato al design italiano contemporaneo nello spazio del CreativeSet del Triennale Design Museum. Afferma Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum: ”Per inaugurare questo secondo ciclo di mostre dedicate al nuovo design italiano, in continuità, ma non in successione gerarchica, con le mostre che hanno caratterizzato la precedente edizione del Museo, ho pensato di mettere l’una accanto all’altra differenti modalità di operare, diverse attitudini progettuali, diversi e non omologabili ambiti espressivi.
La scelta è stata quella di privilegiare, almeno in questa prima occasione, non il tradizionale design del prodotto bensì quello che, a vario titolo, ha a che fare con l’immateriale. Prosegue così il nostro percorso di analisi, valorizzazione e promozione della creatività italiana, reso possibile grazie al fondamentale sostegno di MINI, sulla linea del censimento e dell’omonima mostra The New Italian Design del 2007, del progetto Prime Cup e della mostra Spaghetti Grafica 2”.
La mostra, curata da Stefano Maffei, mette in scena una serie di esperienze collettive e il lavoro di progettisti, imprese, istituzioni italiane che portano avanti progetti che si rifanno a un’accezione di design molto aperta e innovativa: un design come progetto che si applica alle cose materiali come a quelle immateriali, un design che porta alla creazione non di semplici oggetti ma di quelli che il curatore definisce le altre cose.
I protagonisti della mostra lavorano su idee che mettono in relazione il progetto con la sostenibilità, la sperimentazione scientifica e culturale, i servizi e il territorio, la tecnologia e la società, l’educazione e la tradizione locale in modalità fra loro differenti: dalla ricerca di Asap, che, agendo sulla sostenibilità dei processi, con Recycled Knit promuove il recupero della fibra non utilizzata di cachemire con cui vengono prodotti nuovi capi di maglieria, alla scheda elettronica Arduino di Massimo Banzi, diventata quasi uno standard mondiale nel campo dell’educazione e della programmazione interattiva.
Dalle nuove modalità di relazione fra design, scienza e bioetica che propone Elio Caccavale con Neuroscope al public design di esterni, che, negli anni, ha sviluppato un’idea di progetto collettivo e partecipato, occupandosi degli spazi in cui viviamo e della città, o il progetto di interfacc touch Vodafone Lifestream di Experientia, che porta avanti una riflessione sulle differenti modalità di interazioni con gli oggetti che ci circondano.
IdLab offre un esempio di comunicazione dei servizi applicato alla scala territoriale, attraverso il progetto del Piano Generale Territoriale Milanese e il suo piano dei servizi. Kublai è un portale-piattaforma per la promozione dei creativi e dei loro progetti mentre Lanificio Leo è un’azienda innovativa e sperimentale che, con il progetto Tipico/Atipico, recupera e trasforma l’idea di souvenir con un progetto di tessile stampato combinando tradizione e innovazione.
SENSEable City Lab - MIT presenta il progetto Copenhagen wheel, in cui bellezza e funzionalità si integrano: una ruota high-tech accumula l’energia umana per renderla disponibile quando l’utente ne ha bisogno. Attraverso un iPhone è possibile controllare le
prestazioni della ruota e, attraverso i sensori in essa contenuti, le informazioni sul traffico, le condizioni ambientali o sulla comunità connessa degli altri ciclisti.
Reggio Children - Atelier Raggio di Luce, con l’installazione Scrivere con la luce, affronta la dimensione di un fenomeno naturale con spirito scientifico e allo stesso tempo curioso, poetico, emozionale per educare i bambini attraverso processi di ricerca sperimentale.
Coordinamento e produzione: Triennale Design Museum
Progetto dell’allestimento: ZPZ Partners
Progetto grafico studio FM Milano
Catalogo Electa
Le mostre del CreativeSet sono un progetto diretto da Silvana Annicchiarico
Immagine: Id Lab
Ufficio stampa
Damiano Gullì T. +39 0272434.241 | F. +39 0272434239 damiano.gulli@triennale.it
Press preview martedì 25 maggio 2010, dalle 11.30 - 13.00
Inaugurazione martedì 25 maggio 2010, ore 19.00
Triennale Design Museum
viale Alemagna, 6 Milano
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30
giovedì venerdì 10.30-23.00
Ingresso: 8/6/5 euro con il biglietto del Triennale Design Museum