Ruggine. La materia della lamiera, ossidata senza l'uso di processi artificiali, e' realizzata con paziente ed attento controllo dell'acqua e del tempo, in susseguenti fasi di stratificazioni di elementi. A cura di Marco Testa e Olivia Turchi.
a cura di Marco Testa e Olivia Turchi
Le opere di Roberta Ubaldi nascono da una profonda ricerca tecnica ed introspettiva. La materia della lamiera, ossidata senza l’uso di processi artificiali, è realizzata con paziente ed attento controllo dell’acqua e del tempo, in susseguenti fasi di stratificazioni di elementi, che l’artista segue e sposta, creando suggestive atmosfere materiche che rispecchiano quelle interiori. Come Man Ray usava nelle sue opere a contatto un processo tecnico-fotografico, dove l’oggetto “impressionato” lasciava la sua sagoma, la sua orma, il ricordo della sua essenza materiale per acquisire un nuovo significato, così Roberta Ubaldi impressiona le lamiere: queste non sono soltanto un supporto materico, bensì il frutto di un processo di mutazione della materia, che nella sua degradazione trova la forza dell’evocazione. La mutazione fisica è riscattata dalla celebrazione intellettuale: l’ineluttabile processo d’alterazione, che porterebbe alla fine, diventa invece una rinascita.
Trovare un nuovo senso a questa mutazione senza però dimenticare… ed è così che da quelle ossidazioni materiche riaffiorano ricordi, memorie, anime di cui riusciamo a respirare l’alito vitale, poiché noi stessi ne facciamo parte. Fantasmi emergono suadenti, ancorati ad un passato concreto ma al tempo stesso proiettati in un presente diverso. Come i pensieri vagano senza sosta e si nutrono di memorie che per un istante tornano a vivere nel presente, così anche quando poco o niente affiora dalla ruggine, sappiamo che quei ricordi sono in essere, sono lì pronti a riemergere come parte importante di ognuno di noi, come “prigioni” che trovano la forza di liberarsi non appena siamo pronti a riconoscerli. Una rinascita dunque nella coscienza, dove un valore non può sostituirne un altro, nonostante il suo degrado, ma che può soltanto arricchire se soltanto viene riconosciuto… interiorizzato.L’opera di Roberta Ubaldi dà valore alla realtà mutata: da questa emerge il ricordo di un’emozione; da questa, una realtà nuova.
Marco Testa
Inaugurazione 22 maggio ore 18
Tecno
via Santo Stefano, 8 - Bologna
Orario: lun.- ven. 9,30 - 13 / 14,30 - 19,00
Ingresso libero