Ufficio Stampa Zetema Progetto Cultura
Per la prima volta insieme, 42 opere della serie Roma, dipinte da Guston tra il '70 e il '71, provenienti da musei internazionali e importanti collezioni private. Tra i piu' celebri esponenti della Scuola di New York, Guston fu uno dei padri dell'Espressionismo Astratto. Nell'ottobre del 1970, le critiche lo indussero a lasciare gli USA per l'Italia e a tornare alla tradizione figurativa. La mostra racconta questa transizione sofferta ma feconda, affrancata sia dall'ironia della Pop Art che dall'austerita' del Minimalismo.
A cura di Peter Benson Miller
Dal 26 maggio al 5 settembre 2010, al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese,
saranno esposte, per la prima volta insieme, 42 opere della serie Roma, dipinte da Philip
Guston tra il 1970 e il 1971. La mostra è curata da Peter Benson Miller. Le opere provengono
dai più prestigiosi musei internazionali, quali MoMA, Guggenheim, Staatliche
Graphische Sammlung, Yale University Art Gallery e da importanti collezioni private di
New York, Londra e Amsterdam. Dal 12 febbraio al 15 maggio 2011 l’esposizione si trasferirà
alla Phillips Collection di Washington D.C.
La mostra Philip Guston, Roma, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche
Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con The
American Academy in Rome, gode del patrocinio dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America
ed è stata resa possibile grazie al generoso sostegno di Terra Foundation for American Art
e al contributo di Barclays Italia.
La scelta della sede espositiva non è casuale. Offrirà infatti al visitatore la possibilità di
ammirare le opere in un luogo di particolare suggestione, all'interno di uno spazio che ospita,
tra l'altro, tele di Giorgio de Chirico, uno degli artisti che più influenzarono Guston. E' lui
stesso a dichiararlo nell'opera dal titolo Pantheon in cui cita i suoi grandi maestri, tutti
italiani: Masaccio, Piero della Francesca, Giotto, Giovanni Battista Tiepolo e,
appunto, de Chirico.
Tra i più celebri esponenti della Scuola di New York, Guston fu, con Pollock, Rothko e De
Kooning, uno dei padri dell’Espressionismo Astratto. Nell'ottobre del 1970, le critiche seguite
alla mostra presso la Marlborough Gallery, che segnò il suo ritorno alla tradizione figurativa,
lo indussero a lasciare gli Stati Uniti. Scelse l'Italia e si trasferì a Roma, ospite dell’American
Academy di cui era stato borsista nel 1948-1949. In Italia era tornato anche nel 1960,
quando partecipò alla Biennale di Venezia.
In questo periodo travagliato della sua vita artistica, Guston dipinge la serie Roma. Dalle
vestigia dell'antichità ai giardini all’italiana, dagli affreschi di Piero della Francesca ai film di
Fellini, Guston sviluppa un repertorio originale, rivisitandolo con note satiriche di forte
valenza simbolica. Intreccia paesaggi tipicamente mediterranei con gli incubi della
Marlborough Gallery, le figure incappucciate dallo sguardo fisso e assente, allegoria dei
momenti di violenza più bui dell’America degli anni Sessanta.
La mostra racconta dunque una transizione sofferta, ma feconda, affrancata sia
dall’ironia disinvolta della Pop Art che dall’austerità iconoclastica del
Minimalismo. Una cifra evolutiva che si rivelerà fondamentale per i successivi sviluppi
dell’arte moderna.
Il simposio "Philip Guston: The Late Work"
Si terrà presso l’American Academy in Rome nei giorni 24 e 25 maggio 2010 e sarà
occasione per approfondire il complesso rapporto tra l'artista e l'Italia. Previsti interventi di
artisti, critici ed esperti di fama internazionale, tra cui Dore Ashton, David Anfam, Achille
Bonito Oliva e Christoph Schreier. Il simposio getterà lo sguardo su molti aspetti della vita
culturale italiana, muovendo anche dal diario inedito che la poetessa Musa McKim, moglie di
Guston, tenne durante il periodo trascorso a Roma. Un concerto di musica del compositore
Americano Morton Feldman rievocherà il programma eseguito al Teatro Olimpico nel 1970 al
quale l'artista assistette in compagnia della moglie e dello stesso compositore. Il concerto,
che rientra nel Progetto Calliope, sarà opera del Parco della Musica Contemporanea
Ensemble.
L’American Academy in Rome è la maggiore istituzione americana all’estero per lo studio e la ricerca
avanzata nelle arti e discipline umanistiche. Ogni anno, l’Academy indice il Rome Prize, un concorso
nazionale negli Stati Uniti che mette in palio 30 borse di studio nelle seguenti discipline: architettura,
design, restauro e conservazione, architettura del paesaggio, letteratura, composizione musicale, arti
visive, studi storici e moderni. Oltre ai borsisti, l’Academy accoglie, su invito del direttore, illustri artisti
e studiosi da tutto il mondo. L’Academy ha ospitato i più importanti artisti e studiosi che hanno
influenzato il mondo dell’arte, della musica, della cultura e della letteratura. Fondata nel 1894,
l’Academy è riconosciuta come fondazione privata da un atto del Congresso Americano nel 1905. Nel
1994, in onore del Centenario dell’Accademia, il Presidente degli Stati Uniti ha firmato una risoluzione
congiunta del Congresso come riconoscimento del contributo dell’American Academy alla vita
intellettuale e culturale degli Stati Uniti.
Per ulteriori informazioni www.aarome.org.
The Terra Foundation for American Art è impegnata nella promozione di iniziative che, rivolgendosi
ad un pubblico nazionale e internazionale, esplorino e approfondiscano il contenuto e lo spirito delle
arti visuali americane. Nel riconoscere l'importanza dell’esperienza diretta con l'opera d’arte, la
Fondazione offre opportunità di studio e dialogo interculturale, basate anche sulla propria collezione
permanente con sede a Chicago, sostenendo progetti di ricerca innovativi e attività didattiche. Questo
perché ritiene che l'arte non abbia solo la capacità di differenziare le culture, ma anche di unirle.
Con il contributo tecnico di
La Repubblica
e il contributo di Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL-Gruppo BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena; Il Gioco del Lotto; Atac; Vodafone
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Giusi Alessio g.alessio@zetema.it
Fabiana Magrì f.magri@zetema.it
Inaugurazione: martedì 25 maggio ore 18.00
Museo Carlo Bilotti all'Aranciera di Villa Borghese
viale Fiorello la Guardia Roma
Orario:
da martedì a domenica ore 9.00 - 19.00
la biglietteria chiude alle ore 18.30
lunedì chiuso
Apertura straordinaria della mostra dal 10 giugno al 29 luglio 2010 dalle ore 19.00 (apertura biglietteria) fino alle ore 22.00
(la biglietteria chiude alle ore 21.30) in occasione di eventi musicali alla Casina del Lago
Biglietto d'ingresso:
Intero € 6,00 - ridotto € 4,00
Ingresso serale € 10,00 (il biglietto comprende l'ingresso al museo e alla mostra + un coupon che offre la possibilità di partecipare all'aperitivo alla Casina del Lago e alla performance musicale)
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente: meno di 18 e oltre i 65 anni