I signori del Palazzo. L'artista con i suoi dipinti invita a riflettere, attraverso un linguaggio simbolico, sulla morale comune odierna e sul ruolo che ognuno ricopre nella societa'.
In occasione della seconda notte bianca di LOV (Vanchiglia Open Lab)
La sensazione che si percepisce osservando le opere esposte di Mafrica, "I
Signori del palazzo" è l'indignazione e lo stupore per ciò che stava
accadendo. Stava... perché il tema affrontato ci riconduce a ritroso di
qualche decennio, che collima perfettamente con ciò che viviamo ai nostri
giorni così l'artista, ci invita alla riflessione.
Nel realizzare le sue opere, ha voluto adottare un linguaggio simbolico,
come nel caso dell'opera dove uomini stipati dentro una barchetta si
aggrappano disperatamente all'albero maestro ormai privo della sua vela,
essi si accusano l'un l'altro dimenandosi preoccupati sull'esigua zattera,
oramai destinata inevitabilmente a naufragare con tutto il suo carico umano.
Nelle drammatiche opere dei "I Signori del Palazzo" tutti ricoprono il ruolo
di accusati ed a loro volta accusatori - nessuno escluso - è rappresentata
una umanità moralmente alla deriva, l'artista, ponendo ipoteticamente tutti
allo stesso piano, vorrebbe far riflettere lo spettatore che ciò che noi
chiamiamo cultura spesso ci rende simili.
Inaugurazione: Sabato 5 giugno dalle ore 19.00
Fondazione Artevision
via Santa Giulia 14/c, Torino
lun-ven 9.30-19, sab 15-19
Ingresso libero