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6/6/2010

Virtu' d'Amore

Due sedi, Firenze

Pittura nuziale nel quattrocento fiorentino. Le opere esposte, fra le quali esemplari eseguiti da Botticelli, Filippino Lippi o Pesellino, aprono uno scorcio sulle botteghe impegnate nella produzione di spalliere dei letti, come il cosiddetto Cassone Adimari - da cui prende avvio la mostra - e i fronti istoriati dei cassoni. Essi offrono testimonianza di quella "pittura da camera" che ha la funzione di trasmettere messaggi di monito e incitamento verso la condotta esemplare della coppia. Presso la Galleria dell'Accademia e il Museo Horne opere delle collezioni e concesse da privati.


comunicato stampa

Cura della mostra: Franca Falletti, Daniela Parenti, Elisabetta Nardinocchi, Claudio Paolini, Ludovica Sebregondi

La camera è il fulcro della casa nel Rinascimento: è il luogo più intimo e protetto, dove si consuma il matrimonio, si partorisce, si muore.
Sono soprattutto le spalliere, come il cosiddetto Cassone Adimari della Galleria dell’Accademia - da cui prende avvio la mostra - e i fronti istoriati dei cassoni a offrire straordinarie testimonianze sulla casa fiorentina rinascimentale, sulla moda preziosa, sulla celebrazione delle feste, sulla ritualità che accompagnava il matrimonio, dal fidanzamento all’ingresso della sposa nella casa del marito.
Oltre a ciò la "pittura da camera" ha la fondamentale funzione di trasmettere, attraverso le storie rappresentate, messaggi di monito e incitamento verso una condotta ritenuta esemplare per la coppia; tale aspetto ci aiuta oggi a mettere a fuoco un punto cardine della civiltà fiorentina nel Quattrocento: il ruolo della famiglia e quello dei singoli sposi al suo interno. Attingendo alla mitologia classica, alla Bibbia, a episodi storici e alla letteratura del tempo, vengono raffigurate tutte le sfaccettature dell’amore, nonché i doveri che ne conseguono: dall’amore che trionfa su contingenze avverse (Nozze di Teti e Peleo), alle virtù di obbedienza e abnegazione che la donna deve perseguire (Leggenda di Griselda dal Decameron di Boccaccio), al coraggio delle eroine Lucrezia e Virginia romana, che scelgono la morte come fonte di riscatto. Una sezione a sé illustra le deleterie conseguenze dell’amore come magia sessuale, capace di soggiogare completamente la volontà dell’uomo.
Non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che il matrimonio significava soprattutto dare vita a una nuova progenie e perpetuare la famiglia. A questo fine, l’ultima sezione della mostra è dedicata all’orgoglio della casata, che si afferma attraverso storie che raccontano la fondazione di stirpi celebri come quella di Enea e di David o, seguendo i testi del Petrarca, celebrano i Trionfi di Fama, Tempo ed Eternità. Tali immagini potevano anche essere dipinte sui deschi da parto, tavole di forma circolare benaugurali o celebrative del lieto evento, che venivano recate in dono alla puerpera; particolarmente famoso, quello realizzato in occasione della nascita di Lorenzo il Magnifico (Trionfo della Fama, New York, Metropolitan Museum).
Infine, le opere esposte, fra le quali si segnalano esemplari eseguiti da illustri pittori come Botticelli (Storia di Virginia Romana, Bergamo, Accademia Carrara), Filippino Lippi (Storia di Lucrezia Firenze, Galleria Palatina), Pesellino (Storie di Susanna, Avignon, Musée du Petit Palais), aprono uno straordinario scorcio sulle botteghe fiorentine impegnate nella produzione di questi oggetti, che proprio nel Quattrocento conobbe la maggiore fortuna.
La mostra è organizzata in collaborazione con il Museo Horne di Firenze, che presenterà un percorso di valorizzazione del consistente nucleo di cassoni dipinti presenti nella raccolta e afferenti all’insieme originario appartenuto a Herbert Percy Horne, arricchito per l’occasione da alcune opere eccezionalmente concesse da collezionisti privati.

Enti Promotori:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Galleria dell’Accademia
Firenze Musei
Museo Horne
Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Immagine: Giovanni di Ser Giovanni detto Lo Scheggia, Cassone Adimari, spalliera, Firenze, Galleria dell'Accademia

Catalogo Giunti Editore
A cura di: Daniela Parenti, Claudio Paolini, Ludovica Sebregondi

Produzione e gestione della mostra: Opera Laboratori Fiorentini S.p.a

Ufficio stampa:
Camilla Speranza per Opera Laboratori Fiorentini S.p.a
Tel 055.217265 Cell. 333. 5315190 e-mail: camilla.speranza@virgilio.it

Barbara Izzo e Arianna Diana, per Civita
Tel.06 692050220-258 cell. 348-8535647 e-mail: izzo@civita.it; diana@civita.it

Informazioni Prenotazioni:
Firenze Musei Tel. 055. 294883. La prenotazione per i gruppi scolastici è gratuita ed obbligatoria

Inaugurazione lunedì 7 giugno ore 17.30

Galleria dell’Accademia
Via Ricasoli, 58-60 Firenze tel. +39 0552388612, fax +39 0552388609, galleriaaccademia@sbas.firenze.it
Orario di apertura: Martedì – Domenica ore 8.15 - 18.50; la biglietteria chiude alle 18.20
Chiuso il lunedì
Dal 1 luglio al 30 settembre ogni giovedì apertura della mostra dalle 19.00 alle 22.00 con ingresso gratuito
Dal 6 luglio al 28 settembre ogni martedì apertura del museo e della mostra dalle 19.00 alle 21.00 con ingresso a pagamento
intero € 10.00 (comprensivo dell’ingresso al museo); ridotto, €. 5.00

Museo Horne
via dei Benci, 6 Firenze tel. +39 055244661, fax +39 0552009252, info@museohorne.it
Orario di apertura: dal lunedì al sabato 9-13 (chiuso domenica e festivi)
Aperture straordinarie su richiesta, a pagamento
In occasione della mostra chi si presenta al museo con il biglietto della mostra della Galleria dell’Accademia avrà diritto al biglietto ridotto.
Biglietti: Euro 6,00 intero - Euro 4,00 ridotto

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