Azin FeizabAdi
Fariba Ferdosi
Barbad Golshiri
Tara Kaboli
Neda Razavipour
Amir Hossein Shahnazi
Shirin Sabahi
Aria Spinelli
La mostra indaga la possibilita' di comprendere la produzione visiva di una cultura diversa, esemplificata qui nell'esposizione di giovani artisti iraniani. Per l'occasione i visitatori sono invitati a confrontarsi con il tema della visibilita': il progetto espositivo riflette infatti su una produzione artistica in cerca di liberta' espressiva. La visibilita' nel contesto Iraniano assume sfaccettature che hanno implicazioni che vanno ancora piu' a fondo nelle radici del paese; essere visibile vuole dire essere pubblico, ma anche scendere in piazza e lottare, rischiare, raccontare una storia alternativa.
------------------------english below
a cura di Aria Spinelli
un progetto di Aria Spinelli con la collaborazione di CHAN Contemporary Art Association
La mostra indaga la reale possibilità di comprendere la produzione visiva di una cultura diversa, esemplificata qui
nell’esposizione di giovani artisti iraniani. Per l’occasione i visitatori sono invitati a confrontarsi con il tema della visibi-
lità: il progetto espositivo riflette infatti su una produzione artistica in cerca di libertà espressiva. Lo scontro o incontro
tra due culture, la sparizione, la storia alternativa, la mediaticità degli eventi politici, l’iconografia contemporanea,
sono alcune delle possibili chiavi di lettura di una cultura complessa e distante dal mondo occidentale. Gli artisti s’in-
seriscono in un discorso globale, rendendosi visibili e mettendo in crisi il nostro immaginario dell’Oriente. Nel creare
un percorso visivo tra opere diverse si vuole offrire un esempio della produzione artistica contemporanea iraniana ri-
collocandola in un contesto critico, per comprenderne la complessità e per portare così due culture, apparentemente
lontane ma realmente più vicine di quanto il pregiudizio stabilisca, a riconoscersi.
Nel corso della storia recente si è passati dall’essere invisibili, al non avere più possibilità di nascondersi. Anche se
scritta negli anni Sessanta, la teoria di Guy Debord sulla spettacolarizzazione della società, continua a essere attuale.
Viviamo in una società in cui la visibilità oltre ad essere totale, è anche spettacolare. Le nuove tecnologie fanno sì che
ogni aspetto della nostra vita diventi informazione, traccia recuperabile e la televisione, sempre più appassionata di
reality, rende persone comuni delle star. Essere visibili in un mondo sorvegliato e spettacolarizzato come il nostro, è
qualcosa che si pone a metà tra desiderio e paura. Il rapporto che si instaura con la visibilità ha una natura ambigua,
un misto tra terrore e piacere.
La mostra intende approfondire anche le conseguenze del rendersi visibili: mentre in Occidente l’apparire è qualcosa
di desiderato, in Oriente la visibilità comporta dei rischi. La visibilità nel contesto Iraniano assume sfaccettature che
hanno implicazioni che vanno ancora più a fondo nelle radici del paese. Essere visibile vuole dire essere pubblico, e in
pubblico ogni persona ha il dovere di comportarsi secondo precise regole sociali. Essere visibili per alcuni significa an-
che scendere in piazza e lottare, rischiare, raccontare una storia alternativa. Le numerose norme di comportamento
che regolano oggi la società iraniana sono vissute come un’imposizione soprattutto dalle giovani generazioni che co-
stituiscono la maggioranza della popolazione del paese. La ricerca di una libertà espressiva spesso nasce da esigenze
individuali, ma anche dal senso di responsabilità nei confronti del collettivo. è infatti attraverso un rapporto sublime
con le forme visibili, tra desiderio e terrore, che gli artisti con acutezza cercano vie e strategie espressive accettabili
per la comunità sociale.
ARTISTI:
Azin FeizabAdi - Nato a Teheran nel 1981, vive e lavora a New York e Teheran.
Fariba Ferdosi - Nata a Teheran nel 1976, vive e lavora a Firenze.
Barbad Golshiri - Nato a Teheran nel 1981, vive e lavora Teheran.
Tara Kaboli - Nata a Teheran nel 1981, vive e lavora a Milano.
Rahim Milani - Nato a Teheran nel 1981, vive e lavora a Milano.
Neda Razavipour - Nata Teheran nel 1969, vive e lavora a Teheran.
Amir Hossein Shahnazi - Nato a Teheran nel 1981, vive e lavora a Milano.
Shirin Sabahi - Nata a Teheran nel 1980, vive e lavora tra Teheran e Stoccolma.
Questa mostra è resa possibile grazie al supporto del Comune di Genova - Fondazione per la Cultura e sarà
ospitata presso la Sala Dogana di Palazzo Ducale
Immagine: Fariba Ferdosi - La mano di Dio, 2009, stampa fotografica su alluminio, courtesy dell'artista
Inaugurazione Giovedì 17 giugno 2010, dalle h 18.00
Sala Dogana - Palazzo Ducale
piazza Matteotti 13 Genova
Orari: dal martedì al sabato 15 - 19.30. Altri orari su appuntamento
http://www.chanarte.com
ingresso libero
---------------------------------english
BEING VISIBLE
looking for contemporary ways of signification
Curated by Aria Spinelli
A project by Aria Spinelli in collaboration with CHAN Contemporary Art Association
The exhibition confronts the complex issue of visibility unfolding in the work of young Iranian artist whose diverse
production centers around a flexibility of meaning that can be at times concealed. Visitors are invited to traverse
the layers of the apparent through multiple lens, some being: alternative histories, mediated political events, and
encounters between and amongst cultures. These lens proceed from a viewpoint that is distinct from western
constructs but does not exclude them entirely, rather consciously negotiates their forms, contradicting traditional
conceptions of ‘Iranian’ imagery expand its scope while making the artists themselves visible.
In the course of recent history, humanity has gone from being invisible to lacking opportunities to hide. We live in a
society where visibility as well as being eternally present, is also spectacular as outlined by Guy Debord. New tech-
nologies have made every aspect of our lives obtainable in the form of traces of information, while television trans-
forms ordinary people into stars on reality shows. Our relationship with visibility has an ambiguous nature, one of
anxiety and pleasure. Being visible in a watched world, made into a spectacle is something that is between fear and
attraction.
The exhibition will focus on the consequences that becoming visible can have. While in the West appearance is de-
sired, in the East visibility also involves risks. Visibility in an Iranian context assumes facets that have implications
which go deep into the roots of the region. Being visible means being public, and in public every person has a duty
to act under specific social rules. Being visible for some also means taking fights to the streets, risking their body
and showing a different perspective. The many codes of conduct that one must follow under the present Iranian re-
gime, are seen as imposition especially for the younger generations that make up the majority of the population of
the country. The search for a freedom of expression often arises from individual needs, and in this case is pursued
with a strong sense of responsibility towards the collective. It is through this relationship that artists seek ways and
strategies of expression addressing diverse communities simultaneously while navigating a notion of the sublime of
the visible involving both terror and desire.
ARTISTS:
Azin FeizabAdi - Born in Tehran in 1981, lives and works in New York and Tehran.
Fariba Ferdosi Born in Tehran in 1976, lives and works in Florence.
Barbad Golshiri Born in Tehran in 1981, lives and works in Tehran.
Tara Kaboli - Born in Tehran in 1981, lives and works in Milan.
Rahim Milani - Born in Tehran in 1981, lives and works in Milan.
Neda Razavipour - Born in Tehran in 1969, lives and works in Tehran.
Amir Hossein Shahnazi - Born in Tehran in 1981, lives and works in Milan.
Shirin Sabahi Born in Tehran in 1980, lives and works in Tehran and Stockholm.
The exhibition is made possible thanks to the support of the Comune di Genova – Fondazione per la Cultura and will be hosted at the Sala Dogana of the Palazzo Ducale
Image: Fariba Ferdosi - La mano di Dio, 2009, Courtesy of the artist
Opening Thursday 17th of June 2010, at 6.00 pm
Sala Dogana - Palazzo Ducale
piazza Matteotti 13 Genova
Hours: Tuesday to Saturday 3.00-7.30 pm, or by appointment http://www.chanarte.com
Free entrance