Sulle tracce di Eva. La Fondazione Peano e la Fondazione Bottari Lattes presentano nei reciproci spazi espositivi opere recenti dell'artista anglo-toscano, diverse per dimensioni e tecniche di esecuzione, dalla scultura in legno e in terracotta alla tela dipinta, ma affini per tipologia di soggetti raffigurati, dando vita ad un percorso che offre una serie rappresentativa di configurazioni plastiche dell'universo femminile.
a cura di Enrico Perotto
La Fondazione Peano, nella sua sede di Corso Francia 47 a Cuneo, e la Fondazione Bottari Lattes, nel proprio stabile ristrutturato di via Marconi 16 in Monforte d'Alba, inaugureranno rispettivamente il 18 e il 19 giugno 2010 la mostra personale di Matthew Spender dal titolo Sulle tracce di Eva. Nei reciproci spazi espositivi, le due Fondazioni ospiteranno opere recenti dell'artista anglo-toscano, diverse per dimensioni e tecniche di esecuzione, dalla scultura in legno e in terracotta alla tela dipinta, ma affini per tipologia di soggetti raffigurati, destinate ad essere esposte sia all'esterno che all'interno, dando vita ad un percorso unitario, variegato e fascinoso, che offrirà allo sguardo dei visitatori una serie rappresentativa di configurazioni plastiche fascinose dell'universo femminile. Spender dà corpo ad un suo ideale museo di figure di donne incarnate in morbidi volumi semplificati, talvolta variopinti, sospesi tra la realtà quotidiana di un presente ironico e vivace e quella millenaria di un passato artistico elevato a custode della memoria universale della bellezza muliebre.
Se nel complesso dell'opera di Spender dovessi fare delle distinzioni, distinguerei il fare di Matteo da quello di Matthew. Matteo e' l'uomo che da una patria lontana e' andato a cercare una nuova patria e paradossalmente la seconda patria, la Toscana, si e' rivelata la Patria Primordiale; la patria delle radici ultime; della -Mater Matuta- etrusca, fecondatrice e contenitrice al contempo. Tale -Mater-, trovata nella seconda Patria, e accolta come unica e vera, esprime nella sua forza primordiale la pace di ogni essere; prima di divenire e dopo essere stato; in un arcaico indomito sorriso femminile che ti guarda come una sfinge attraverso i suoi mille volti. Mille volti sempre uguali nel tempo, tempo che dovrà scorrere e che e' da sempre scorso. Anche l'opera piu' in movimento, come ad esempio le -Tre tifose-, esposta alla Fondazione Peano, si traduce in una stasi senza tempo, immota e primordiale. Matthew, invece, si comporta nei confronti di Matteo come il Cappellaio Matto nei confronti di Alice. L'opera etrusca, immota, si colora di smalti sgargianti, effimeri; quasi come se la poesia di cui era portatrice l'opera di Matteo si traducesse in un -nonsense- alla Lewis Carroll.
Max Pellegrini, New York V-13-2010
Di fronte alla nutrita selezione di sculture ambientali e da interno di Matthew Spender, che la Fondazione Peano di Cuneo e la Fondazione Bottari Lattes di Monforte d'Alba presentano rispettivamente nei loro spazi espositivi, si avverte la presenza di un respiro ancestrale, di un'intima corrispondenza con i fondamenti dell'estetica formale millenaria della civiltà occidentale, di un corto circuito espressivo tra il passato arcaico della plastica del bacino greco e italico del Mediterraneo e la modernità novecentesca dei linguaggi scultorei europei. Spender predilige la sensualità piena e feconda dell'eterno femminino, restituito nella freschezza e nell'immediatezza della sua natura universale, ed elabora figurazioni stratificate di cultura iconica plurisecolare, creando immagini pure e astraenti di volti e corpi femminili plasmati in morbida terra, oppure scolpiti in marmo o in travertino. La sua ricerca scultorea e' rivolta allo sforzo di visualizzare in istantanee tridimensionali sia la bellezza che il mistero della realtà fisica e psicologica della donna, rappresentata prevalentemente in forma di ritratto e in apparenza di figurante di una sorta di sketch cinema's, ossia di protagonista di una situazione scenica reinventata, echeggiante particolari momenti della vita quotidiana, vissuti da figure singole o da gruppi di due o tre soggetti collegati fra loro.
Enrico Perotto
BIOGRAFIA
Matthew Spender e' nato a Londra nel 1945, figlio primogenito del poeta e saggista Stephan Harold Spender e della musicista Natasha Litvin. Si e' formato ai corsi di storia moderna all'Università di Oxford, avvicinandosi in seguito allo studio dell'arte presso la Slade School of Art di Londra. Nel 1967 ha sposato Maro Gorki, figlia maggiore del pittore armeno-americano Arshile Gorki, anche lei pittrice, laureatasi nel 1965 alla londinese Slade School of Art, con la quale nel 1968 si e' trasferito in Italia, scegliendo di andare a risiedere in un suggestivo casolare della campagna toscana del Chianti, in provincia di Siena, nel quale continuano entrambi a svolgere la loro rispettiva attività artistica. Spender e' interessato dapprima alla pittura e ha svolto in parallelo una notevole attività espositiva, con mostre personali in Italia, Germania e Francia, giungendo nel 1989 ad essere ospitato nella prestigiosa Berkeley Square Gallery di Londra. In Italia, questo periodo di successi di critica e di pubblico e' giunto al suo culmine con il Premio Michetti per la pittura, assegnatogli nel 1991 a Francavilla al Mare. A partire da quell'anno, pero', Spender ha iniziato a rivolgere la sua attenzione alla scultura, concentrandosi sui materiali naturali, quali il legno, il marmo e la terracotta.
Ha incontrato il favore immediato di molti collezionisti, fra i quali emergono in particolare i nomi del pittore Francis Bacon e del regista Bernardo Bertolucci, che ha scelto quarantasette sculture in terracotta dell'artista, realizzate agli inizi degli anni Novanta, per il film Io ballo da sola del 1996. Lo stesso Bertolucci ha descritto una giornata-tipo di Spender: al mattino lavora nel suo podere di Gaiole in Chianti e nel pomeriggio si rinchiude a dipingere nel suo fienile-studio durante il pomeriggio. Ha realizzato numerose opere su commissione, come il bassorilievo in legno di tiglio per -Milano Finanza- nel 1990, il San Giuseppe in terracotta per un'azienda londinese di costruzioni nel 1992, la figura in vetroresina dorata di oltre cinque metri, per il Barbican Centre di Londra nel 1993-1994 e la Madonna con Bambino di terracotta, per la chiesa del Corpus Domini a San Miniato alle Scotte (Siena) nel 1994. Tra le sue principali mostre personali, e' da ricordare innanzitutto quella delle terrecotte presentate nel film di Bertolucci, organizzata con il titolo Forme nel verde agli Horti Leonin di San Quirico d'Orcia nel 1996, oltre ad altri eventi espositivi, quali Terracotte Toscane allo Spazio Krizia di Milano nel 1998; Roma Natura 2000: 14 sculture di terracotta a Roma; Sculture in terracotta, marmo e legno a Ravello e Terracotta Sculture a Londra alla Berkeley Square Gallery.
Nel 2000 ha realizzato sculture in legno che vengono esposte presso la Fondazione Maniscalchi Erizzo di Verona e nella Chiesa di Sant'Agostino a Pietrasanta. È stato in seguito invitato a partecipare ad importanti rassegne personali in Palazzo Cisterna a Torino e nella Pinacoteca di Volterra. Nel 2001 si e' tenuta la retrospettiva completa delle sue sculture nel Museo Medievale di Sant'Agostino a Genova. Ha affrontato quindi la sfida del marmo, realizzando nell'estate del 2000 la mostra Il giro di Carrara in ottanta giorni all'interno della Chiesa del Suffragio di Carrara. Opere monumentali in travertino sono state realizzate nel 2002 e collocate a San Giovanni Valdarno. Del 2003 sono il Totem in marmo bianco di Carrara per i locali della Fondazione Hurks in Olanda e la mostra Le acconciature di Carrara, dedicata alle acconciature esotiche della gente osservate per strada, per il Comune di Carrara, che ha trovato un'ideale prosecuzione nel 2004 con l'esposizione di opere in pietra denominata Le contradaiole presso i Magazzini del Sale di Siena.
Nello stesso anno sono state riproposte le sue Opere in terracotta nella Sala Laurana del Palazzo Ducale di Pesaro. Importanti personali piu' recenti da menzionare sono La sacralità nel quotidiano, allestita a Fiesole nel 2006; l'esposizione presso il Festival Futuro Presente di Rovereto nel maggio del 2007, su invito di Bernardo Bertolucci; e Archeologia del presente del 2008, ospitata nelle Sale Viscontee e nei suggestivi cortili del Castello Sforzesco di Milano. In qualità di scrittore, ha pubblicato il libro In Toscana. Considerazioni di un artista inglese sull'arte, gli usi, i costumi e le stranezze degli italiani tra i quali vive, in edizione originale a Londra da Penguin nel 1992 e in traduzione italiana di Elvira Lato presso Barbe's di Firenze nel 2008. Il 21 maggio 2010 ha inaugurato il monumento a Elisabetta I per la Westminster School, alla presenza della Regina Elisabetta II. Tra i riconoscimenti ottenuti, ha ricevuto l'incarico di Professore Ordinario nella classe di pittura dell'Accademia delle Belle Arti del Disegno di Firenze e il titolo di Professore Onorario dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, nella classe di scultura.
Evento collaterale: martedi' 15 giugno 2010, alle ore 21, presso il Cinema Monviso di via XX Settembre 14 in Cuneo, verrà proiettato il film Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci, nel quale sono visibili alcune opere realizzate da Matthew Spender.
Catalogo: La Stamperia, Carru' (Cn)
Testi: Max Pellegrini, Enrico Perotto
Ufficio Stampa
SHADAR - Davide Mazzocco cell. 333.3915734
info@shadaredizioni.org
in collaborazione con:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499
info@studioesseci.net
Inaugurazione venerdi' 18 giugno 2010, ore 17
Fondazione Peano
Sabato 19 giugno 2010, ore 17
Fondazione Bottari Lattes
Fondazione Bottari Lattes
Via Marconi 16 - Monforte d’Alba (Cuneo)
orario: lunedì - venerdì dalle 14.30 alle 17.00
sabato e domenica dalle 14.30 alle 18.00
ingresso: gratuito