La mostra presenta le opere, a carattere installativo, dell'artista ed e' scandita dalle note di Christian Ravaglioli. Fotogrammi astratti e figurativi dialogano in profondita' tra buio e luce.
Il percorso della vita e l’essenza della vita stessa intuita come un percorso, nelle potenti suggestioni di un segno di luce cosmica, che testimonia ancora dell’Uomo: dal 19 giugno al 17 luglio 2010, Accademia Libera Natura e Cultura e l’associazione turistica Pro-Montegemoli presentano, nelle sale di Piazza del Casalino del Castello di Montegemoli (Pomarance – PI), per un evento di “M’Arte” (Montegemoli Arte), la personale di Stefano Tonelli, “Sul bordo del buio e della luce” che apre alla nuova ricerca di un autore tra i più significativi dell’arte contemporanea.
Una ricca serie di eventi collaterali accompagna la personale di pittura, a cominciare dal vernissage di sabato 19 giugno 2010, ore 18, che prevede un intermezzo musicale dai timbri magnetici, con la voce del jazz, blues e spiritual, la cantante americana Gwen Sampé, accompagnata al piano da Matteo Sarti e dalle percussioni di Mamadou.
Sabato 26 giugno 2010 ore 21.30, la “Festa di luna piena”, animerà la Piazza del Casalino del Castello. Il 10 luglio 2010, ore 18.30, l’incontro con l’artista: proiezione del video d’autore inedito “Etruscologia” per il secondo faccia a faccia - Step II - con il maestro volterrano Mino Trafeli. Finissage il 17 luglio 2010, ore 19.
Una ripresa cinematografica da grande autore, roteante, parallelamente spettacolare e spirituale, dove la cinepresa è però la pittura, le sue suggestioni e la sua logica, in una linea di continuità inarrestabile che accorcia le distanze tra l’arte classica ed il concettuale contemporaneo, costruisce la nuova storia, che riconduce un ritaglio del momento agli scenari dell’eterno-infinito, nel nuovo libro “narrato” dalle ultime opere di Stefano Tonelli.
Un corpus unico per l’esposizione a carattere installativo, scandita dalle note composte ed eseguite sul tema da Christian Ravaglioli, “Sul bordo del buio e della luce” che conduce lungo i fotogrammi dialetticamente astratti-figurativi, dove l’individuale e l’universale, l’interno e l’esterno, osano aprire nuove porte, intuite nel dialogo in profondità costruito tra buio e luce. Un inedito Stefano Tonelli, raffinato talento artistico, pioniere dell’arte contemporanea, ma anche ambasciatore consapevole e riconoscente dell’intramontabile magnificenza degli antichi maestri, “girando” le scene dalla finestra privilegiata e libera dell’arte, rimanda una metafora di stile incisiva, ritratto già consegnato, per la condizione incerta della civiltà oltre il post-moderno.
Cosmico, ma non apocalittico, mistico, ma laico, il racconto di Stefano Tonelli, si insinua nelle incrinature delle certezze, su quella linea del cambiamento dove il singolo uomo finito, quel “micro che ha lo stesso alito del macro”, come mette a fuoco l’autore, trasforma, con equivalente forza e possibilità di azione, gli scenari aperti e imponderabili dell’universo globale.
E la luce folgorante, dai timbri ora blu, ora più ruggine, o bianca e allucinata, in filamenti e spirali dalle scenografie del caos, o i punti pulsanti ed ipostatici, gli angeli disegnati dalle incandescenze abbaglianti, rese con la pittura ad olio, quando la tecnica non canonica, oltre l’uso stesso del pennello, e dalla procedura di evocazione informale, richiama la grande lezione di Rembrandt, studiata dall’artista e “custodita” in una citazione di senso, il fuoco interno delle sue figure che trasfigurava la natura e creava nuovi, possibili ambienti.
Il mistero esistenziale si manifesta così in una forma espressiva che si muove ritmicamente su contenuti ora estranei, ora familiari, a tratti disorientanti e rassicuranti, uno scambio di sguardi tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, nella sintesi di opposti che apre nuove vie allo stesso pensiero, a partire dalla spettacolarità di un’imminente, insieme seducente e sconvolgente, ma non più evitabile e rimandabile, visione.
Un artista che si definisce come un “radar” Stefano Tonelli, nel suo personale percorso, dalla rivoluzionaria Land Art, nei primi anni Settanta, al cammino a ritroso verso il recupero della pittura, quella pittura però con i cui “occhi” si “filmano” delle cose. L’arte si manifesta così come soggetto intenzionale che prende per mano e “avverte”, guidando a vivere quella “pellicola” atipica, animata da segni e grafemi costruiti dal sodalizio di ombra e luce, dove i segreti dell’infinito restituiscono il coraggio di guardare e interpretare attivamente le oscillazioni che disegnano il volto complesso, sfumato e sfuggevole dell’esistenza, quando la cinepresa o il pennello, scambiano ruolo, ma faticano entrambi a lasciare una traccia eterna, che racconti e parli ancora, di una storia del nostro tempo.
L’esposizione, organizzata da Accademia Libera Natura e Cultura e dall’associazione turistica Pro-Montegemoli, patrocinata dal Comune di Pomarance e sostenuta dall’azienda vinicola “Pagani De Marchi” di Casale Marittimo, resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 17 luglio 2010, dal mercoledì alla domenica, nell’orario 17 - 21.
Info: Pro Loco 0588 61091 – 348 7029586;
Accademia libera Natura e Cultura: 333 6405250 - 335 6837252.
Elena Capone
Inaugurazione sabato 19 giugno 2010, ore 18
Castello di Montegemoli
Sale di Piazza del Casalino, Pomarance (PI)
Orari: dal mercoledì alla domenica 17 - 21
Ingresso libero