29/7/2002
Color verde
Fnac, Milano
Il verde, si trova nelle foto a colori e nei cliche' in bianco e nero. Color verde: dei giardini in primavera, delle cose che cominciano ad aprirsi. Una storia d'aria e di esterni - siamo fuori. Nel verde vi sono molti giardini. A poco a poco, le immagini intessono storie; una sola foto non sarebbe sufficiente per farlo (d'altronde, dice Gladys, e' impossibile rappresentare il mio lavoro con una sola immagine).
Fotografie di Gladys
Fnac Milano
Dal 30 luglio al 15 settembre 2002
Il verde, si trova nelle foto a colori e nei cliché in bianco e nero.
Color verde: dei giardini in primavera, delle cose che cominciano ad aprirsi. Una storia d'aria e di esterni - siamo fuori. Nel verde vi sono molti giardini.
A poco a poco, le immagini intessono storie; una sola foto non sarebbe sufficiente per farlo (d'altronde, dice Gladys, è impossibile rappresentare il mio lavoro con una sola immagine). Storie grandi e piccole. Sorprese. Cosa ci fa la gallina sull'altalena? E il pesce che si acciambella sulla sedia di ferro a corolla?
Giocare. Correre nell'erba. Si trattiene il fiato, ci si ferma un istante, si spinge la porta del giardino, guardando da lontano, o da vicino, indovinando. Ci si ricorda, si guarda.
Jean-Charles Depaule,
dicembre 2000
Pioggia di luce su un viso, una lucertola che dorme sul palmo di una mano, una gallina su un'altalena, una bambina vestita di rosa, con un libro, davanti ad un pasticcino rosa e verde. Una nota di colore in un universo in bianco e nero.
Per molto tempo, Gladys ha utilizzato il bianco e nero per tradurre forme e colori. E' fotografa, ma il suo comportamento è quello di un pittore, che vede le cose nello spazio e a colori. La mostra che presentiamo rivela il comportamento singolare di un'artista che scrive con le immagini, crea un alfabeto di colori in cui la poesia pura scaturisce dalle infinite variazioni di questi. Ispirandosi alle "Vocali" di Rimbaud, Gladys libera il colore verde che fa parte del bianco e nero associando le immagini a colori a quelle in bianco e nero.
Della sua infanzia in Algeria, Gladys ha portato con sé la luce e i suoi riflessi sugli esseri viventi e sulle cose; la verde freschezza dei giardini, il rosso aranciato degli interni; l'eco del Mediterraneo e l'innocenza travolta dallo scoppio della guerra d'indipendenza. Il tema principale delle fotografie di Gladys è il tempo. Il tempo ritrovato, che si costruisce nell'incontro fra l'occhio sensibile e l'universo palpabile dei giorni e delle notti. Le sue foto riflettono una visione soggettiva del reale, e raggiungono una dimensione onirica laddove sogno e realtà si nutrono l'uno dell'altra senza mai annientarsi a vicenda. Partendo da questo fragile equilibrio fra realtà , immaginazione e sensibilità , le pieghe della memoria si allargano in immagini tenere e luminose.
Il verde è il colore dell'acqua, il colore degli alberi in primavera, il colore dell'erba, della natura e della libertà . "Il verde è il colore della vita, racconta Gladys; è qualcosa che cresce, che si vede crescere. A casa mia, ho bisogno di piante verdi perché mi fanno sentire il movimento della vita; un giorno, spunta una nuova foglia di cui ieri non ci si era accorti. Nel verde c'è molta acqua." Natura, movimento, spazio, corrispondenze: dal color verde al bianco e nero, le fotografie di Gladys sono allo stesso tempo documentarie, perché provano il tempo e la memoria; soggettive, poiché traducono un universo; realiste, perché attingono dalla realtà ciò che è visibile; poetiche, perché inventano un nuovo linguaggio, nato dallo sguardo sensibile e acuto di una artista che reinventa continuamente un mondo che è il nostro, perché è quello della vita.
Jeanne Fouchet,
Capo redattore di Paris Photo Magazine
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Gladys
Gladys si fa conoscere agli inizi degli anni 80.
Il suo lavoro di ricerca personale è stato consacrato da numerose mostre e pubblicazioni, sia in Francia che all'estero.
Esegue contemporaneamente diverse commesse affidatele.
Gladys si è interessata da sempre alla pittura e alle arti plastiche, ma è il mezzo fotografico che le ha permesso di rappresentare le sue immagini mentali.
Sarebbe troppo restrittivo classificare il suo lavoro con le tematiche rappresentate. E' invece piuttosto mediante la sua particolare visione dei soggetti e dei luoghi dove lavora che si rivela, da sempre, l'impronta molto personale del suo stile.
Premi e borse di studio
1989 Premio Niepce
1987 Borsa di studio " Villa Medici Fuori le mura "
Mostre
1980 Galleria del Château d'Eau, Tolosa
1982 Galleria Eric Franck, Ginevra
1983 Galleria Arpa, Bordeaux
Galleria Perspektiev, Rotterdam
1984 Galleria Vrais Rêves, " Octobre des Arts " Lione
1985 Galleria Agathe Gaillard, Parigi
Centro d'Arte Contemporanea, Montbeliard
1987 Centro regionale della fotografia Nord/Pas de Calais, Denain
Galleria Zeit-Foto Salon,Tokyo,
1989 Galleria AMC, Mulhouse
Centro Nazionale della fotografia, Parigi
Museo Nicéphore Niepce, Châlon sur Saône
Galleria del Jour Agnès b., Paris
1990 Galleria Eric Franck, Ginevra
Instituto Franco-Giapponese: Kyoto, Tokyo, Fukuoka, Hiroshima
Galleria del Château d'Eau, Tolosa
Prinz Gallery, Kyoto
1991 Casa della Cultura, Bourges
Gallerie Fnac, Parigi
1992 Museo Amuser Komatsu, Tokyo
Primavera Fotografica 92, Lerida
1993 Casa della Cultura, Bourges
1994 Mese della Fotografia, Galleria " Les Ateliers ",
Parigi
1995 Artothèque, Grenoble,
1996 Espace st François, Losanna
Fotografisk Center, Copenhagen
1997 Urba images, Parigi
1998 Centro Atlantico della fotografia/Le Quartz, Brest
Principali pubblicazioni
1989 " Mamonakou I " Edizioni AMC Mulhouse
1990 " Mamonakou II " Co-Edizione C.C.Y., M.C Bourges, LARC Le Creuzot
1993 " Gente di Bourges " Edizioni Créaphis
" Album " Edizioni Créaphis
2000 " La Finestra di fronte " Edizioni Filigranes
Fnac
Via Torino ang. Via della Palla
20123 Milano
Lun-sab. dalle 9 alle 20
Dom. dalle 10 alle 20
Ingresso libero e gratuito