calendario eventi  :: 

X

18/6/2010

The collective eye

Atelier dell'Arco Amoroso, Ancona

A cura di Gianluca Ranzi

La mostra presentata dalla Provincia di Ancona riveste una importanza che non si esaurisce semplicemente nell’evento espositivo in sé, ma conferma una tendenza a livello internazionale di riscoperta delle radici storiche di alcune esperienze contemporanee. In particolare la ricerca nell’ambito della videoarte ha trovato una diffusione amplissima, non vi sono eventi internazionali, dove questa non sia decisamente presente. Appare importante quindi ampliare il discorso già iniziato con la mostra del 2007 sulle esperienze video italiane,con un panorama che si declina in senso più dichiaratamente internazionale.

L’uso dei video ha attraversato obliquamente gran parte delle ricerche dell’arte contemporanea basti pensare all’esperienza degli happenings di cui abbiamo in questa mostra l’esempio del suo più importante artista Allan kaprow,oppure alle prove performative del giapponese gruppo Gutai ed in particolare Shozo, che si trova qui rappresentato da un significativo video.
Inoltre l’assetto della mostra permette di avere un panorama ampio al di là delle definizioni categoriali dei singoli movimenti, poiché la presenza degli artisti avviene sotto l’egida teorica e critica del video come medium e dello sguardo che diviene attraverso questo operazione collettiva .

Ricordiamo come tutti i maggiori movimenti che hanno caratterizzato la ricerca artistica dagli anni 60 ad oggi si trovino in qualche modo ,basti pensare alla stagione della Body Art che ha in Urs Luthi e Gina Pane due indiscussi e importanti protagonisti.
Oppure quell’ importante movimento di idee ed eventi che fu Fluxus che si trova rappresentato in questa mostra da personalità del calibro di Yoko Ono, Wolf Vostell, Nam June Paik ,quest’ultimo da molti considerato il vero e proprio padre putativo della videoarte.

Inoltre la presenza di Joseph Beuys apre la questione su di una stagione della ricerca artistica che per la prima volta pone un problema oggi quanto mai attuale, il rapporto dell’uomo con la natura e l’ambiente. Ma certo appare significativa l’esperienza dell’Azionismo viennese,cruda e profondamente umana i cui massimi rappresentanti Hermann Nitsch e Günther Brus sono presenti con due video che ormai fanno parte della storia dell’arte contemporanea. Ma la peculiarità della mostra che non vuole essere semplicemente storica,sta appunto nel fatto che presenta anche esperienze attuali anche se hanno radici profonde nei periodi descritti e pensiamo ad Antonio D’Agostino che ha attraversato gran parte delle esperienze degli anni 70 sino ad arrivare ad un attuale e personale uso del video.

Giova qui ricordare Murizio Cesarini la cui ricerca dalla fine degli anni 70 si muove nell’ambito della definizione corporea, o Oleg kulik che dagli anni 80 utilizza una modalità performativa con l’assunzione di un ruolo animale. Interessanti e analitici nelle proposte visuali attuate attraverso il medium tecnologico, appaiono Marcello Mazzella che articola la sua ricerca declinata dall’uso di vari medium ,quali la performance,il video,la fotografia; così come Emiliano Zucchini la cui esperienza attraversa obliquamente sia il mezzo video,che la fotografia, toccando e rileggendo i generi attraverso una attuale visione.

La mostra presenta video e fotografie di JOSEPH BEUYS- GUNTHER BRUS- MAURIZIO CESARINI- ANTONIO D'AGOSTINO- ALLAN KAPROW- OLEG KULIK- URS LUTHI- MARCELLO MAZZELLA- HERMANN NITSCH- YOKO ONO- NAM JUNE PAIK- GINA PANE- SHOZO SHIMAMOTO- WOLF VOSTELL- EMILIANO ZUCCHINI

Inaugurazione sabato 19 giugno ore 18.00

Atelier dell'Arco Amoroso
P.zza Plebiscito Ancona
Orario: tutti i giorni 17,30 - 19,30 e 21,00 - 24,00 sabato e domenica: 10,30 - 12,30 e 21,00 - 24,00 lunedì chiuso
Ingresso libero

stampa

permanent link