La Faccia della Crisi. In mostra gli scatti dell'artista che fissano l'instabile stato dell'uomo. Le fotografie di Cinciripini sono opere di antropologia sociale: "Facce di Donne e Uomini" ritraggono persone che hanno perso il lavoro, "Opere Manifesto" denunciano una crisi che non fa notizia.
a cura di Antonella Ventura
"Vivere la realtà senza poterla raccontare costituisce reato tanto quanto trasgredire una norma, poiché disattende a quei principi fondamentali insiti nell’evoluzione umana, come la conoscenza. La crisi che stiamo vivendo affonda in una crisi ancora più profonda, ossia la perdita di un’identità umana dove i “connotati” antropologici dell’Uomo del nostro tempo si sono persi, così come le poche certezze accumulate nel corso della sua esistenza. Un tempo così spaventa, genera una confusione più o meno tendenziosa che mira a nascondere la realtà piuttosto che affrontarla, creando un vizioso circolo d’evasione che imbroglia le mente, anziché liberarla.
La “Faccia della Crisi “, Fotografia di Daniele Cinciripini - che di fatto si colloca tra gli autori contemporanei più interessanti per il lavoro di ricerca che compie attraverso “l’Uso” della macchina fotografica - “fissa” l’instabile stato del tratto dell’Uomo, reso ancor più tale dalla condizione del suo lavoro, da precario. Le sue sono Opere di Antropologia Sociale, in quanto “Facce di Donne e Uomini” che realmente hanno perso il lavoro o che temono di perderlo. “Opere Manifesto” in quanto denunciano una crisi che non fa notizia, almeno non tanto quanto il crollo delle borse. E’ questo il vero e proprio tempio della “religiosità pagana” del nuovo millennio. La borsa, nuovo “sancta-sanctorum” dello scibile umano, dove l’uomo contemporaneo celebra il rito dell’esaltazione del suo feticcio-materia - il denaro – e dove si offrono sacrifici umani veri, bruciando soldi virtuali.
“Neen – generation”, tutto vive nell’attimo stesso in cui si consuma. Per questo la comunicazione esaspera il sensazionalismo svuotando il contenuto stesso del suo messaggio: la ricerca della verità. Con “La Faccia della Crisi” Daniele Cinciripini di fatto compie un percorso inverso, anticipando un linguaggio diverso di un nuovo concetto esistenziale. L’Artista Cinciripini intanto cerca l’Uomo, “lo guarda in Faccia”, non per fini speculativi e consumistici come avviene dall’inizio del secolo breve con la nascita della pubblicità, bensì a favore dell’Uomo per “guardarsi”. Noi con Lui, e Lui con il vuoto. CHI SIAMO? E soprattutto DOVE STIAMO ANDANDO? (A.V.)
Immagine: Il cielo delle Marche
Informazioni:
Ufficio Stampa Arte per le Marche
Giuliana de Antonellis tel 346 0841246
Inaugurazione 19 giugno 2010 ore 12
MIirionima Spazio espositivo (Accademia di Belle Arti di Macerata)
Piazza della Liberta' 2, Macerata
Ingresso libero