Andrea Sala
Allora&Calzadilla
Thomas Bayrle
Marco Belfiore
Riccardo Beretta
Matthew Brannon
Alex Cecchetti
Christian Frosi
Fischli & Weiss
Roni Horn
Marcello Maloberti
Ariel Orozco
Shirana Shahbazi
Michele De Lucchi
Jorge Ferrari Hardoy
Isao Hosoe
Modificando lo spazio con una serie di sculture-espositori ispirati alle scenografie degli zoo o dei cabinet dei musei di scienze naturali, Andrea Sala ha creato un habitat onirico in cui figurano i lavori degli artisti Allora&Calzadilla, Thomas Bayrle, Marco Belfiore, Riccardo Beretta, Matthew Brannon, Alex Cecchetti, Christian Frosi, Fischli/Weiss e molti altri, insieme a oggetti di uso comune e a un lavoro dello stesso Sala.
La mostra “Manimal”, progetto di Andrea Sala allestito nel project space di Kaleidoscope dal 24 giugno al 20 luglio, può essere vista come una parodia: delle mostre banalmente tematiche che affollano gli spazi per l'arte contemporanea in ogni periodo dell'annoe in particolare dei cosiddetti summer shows, spesso forzatamente informati dalla leggerezza vacanziera della stagione.
“Manimal” esplora le potenzialità formali di un soggetto classico come quello del mondo animale, nella produzione non solo artistica ma anche del design d'autore e anonimo, del cinema e della televisione: è infatti dall'omonima serie televisiva americana degli anni Ottanta, sulle avventure di un uomo dotato della capacità di trasformarsi in qualunque animale, che la mostra prende il suo titolo, suggerendo che il vero oggetto d'interesse della ricerca è non tanto il mondo animale in sé – che è quasi un terreno neutro, un pretesto – bensì la sua rappresentazione nell'immaginario collettivo e nella produzione culturale: lo sguardo che l'uomo posa sull'animale, insieme sedotto e prepotente, indeciso tra simpatia e alterità, diventa il simbolo della sua necessità di assorbire, incamerare, e infine rappresentare e dunque trasformare tutto ciò di cui fa esperienza nel quotidiano.
Modificando lo spazio con l'inserimento di una serie di sculture-espositori in metallo verniciato, gesso e polistirolo, simili a grotte e ispirati alle scenografie degli zoo o dei cabinet dei musei di scienze naturali, l'artista italiano Andrea Sala (nato a Como nel 1976, vive e lavora tra Milano e Montreal) ha creato un habitat onirico popolato da cammelli, leoni, cani, gatti, lupi, camaleonti, delfini, farfalle, serpenti, uccelli, in cui figurano i lavori degli artisti Allora&Calzadilla, Thomas Bayrle, Marco Belfiore, Riccardo Beretta, Matthew Brannon, Alex Cecchetti, Christian Frosi, Fischli/Weiss, Roni Horn, Marcello Maloberti, Ariel Orozco e Shirana Shahbazi e dei designer Michele De Lucchi, Jorge Ferrari Hardoy e Isao Hosoe, insieme a oggetti di uso comune e a un lavoro del 2009 dello stesso Sala, Cicognino.
Nell'individuare il mondo animale come oggetto della propria scelta tematica, “Manimal” radicalizza l'approccio parodistico trasformando di fatto lo spazio del project space in uno zoo: si tratta forse dello zoo che manca a Milano dopo la chiusura di quello degli ex Giardini di Porta Venezia, di cui rimangono solo fantasmatiche gabbie e sinuose vasche abbandonate; o forse dello zoo come emblema del non-luogo, del paesaggio urbano alieno e alienante dove si può vedere e consumare tutto e il contrario di tutto, ma nella forma depotenziata in cui appare ciò che è stato sottratto al proprio contesto; o forse ancora, dello zoo come regno delle possibilità, dell'alterazione dell'ordine razionale, climatico, logico...
La mostra è resa possibile grazie alla gentile collaborazione degli artisti esposti e di: Collezione Enea Righi, Bologna; Cardi Black Box, Milano; Galleria Giò Marconi, Milano; Le Case d'Arte, Milano; Federica Schiavo Gallery, Roma; Galleria Franco Soffiantino, Torino; Galleria Zero..., Milano; Fondazione Ordine degli Architetti di Milano; Valenti, Milano.
Inaugurazione 23 giugno ore 18.30
Kaleidoscope project space
Milano, via Masera (di fronte al civico n.10)
orari: Dal lunedì al venerdì, ore 15-19 o su appuntamento
ingresso libero