Wael Shawky
Francesco Arena
Yael Bartana
Rossella Biscotti
Beatrice Catanzaro
Chto Delat? / What is to be done?
Michelangelo Consani
Danilo Correale
Dora Garcia
Andre' Guedes
Shilpa Gupta
Wendelin Van Oldenborgh
Michael Rakowitz
Mirko Smerdel
Societe Realiste
Stefanos Tsivopoulos
Vangelis Vlahos
Angelika Burtscher
Judith Wielander
Matteo Lucchetti
XIII edizione dell'annuale rassegna internazionale. Mostra personale dell'artista egiziano Wael Shawky che descrive le Crociate ripercorrendo gli eventi degli anni 1096-1099; nel suo film gli attori sono le marionette della collezione bicentenaria Lupi e i fatti sono visti con gli occhi di chi ha subito l'invasione. Oltre al film sono esposte tracce del processo produttivo, a cura di Judith Wielander. "Practicing Memory" e' una collettiva, a cura di Matteo Lucchetti, in cui il continente europeo e le sue eredita' storiche, sociali e culturali vengono ripetutamente citati e messi in discussione nella loro dimensione storiografica. Partecipano 16 artisti internazionali tra cui: Francesco Arena, Yael Bartana, Dora Garcia, Shilpa Gupta, Societe' Realiste. Previste conferenze e presentazioni.
Il 25-26 giugno 2010, in occasione della XIII edizione dell'annuale rassegna internazionale "Arte al Centro", che si focalizza sulla dimensione dell'arte in rapporto al processo trasformativo della società, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto inaugura nei propri spazi espositivi:
Wael Shawky "Contemporary Myths"
Mostra personale a cura di Judith Wielander
"Practicing Memory in a time of an all-encompassing present"
Mostra collettiva a cura di Matteo Lucchetti
Con: Francesco Arena, Rossella Biscotti, Beatrice Catanzaro, Chto Delat, Michelangelo Consani, Danilo Correale, Dora Garcia, André Guedes, Shilpa Gupta, Rabin Mroué, Nikolay Oleynikov, Wendelien Van Oldenborgh, Mirko Smerdel, Société Réaliste, Stefanos Tsivopoulos e Vangelis Vlahos
"visible – where art leaves its own field and becomes visible as part of something else"
Progetto editoriale di Cittadellarte e Fondazione Zegna a cura di Angelika Burtscher e Judith Wielander
Wael Shawky "Contemporary Myths"
Mostra personale a cura di Judith Wielander
La mostra personale di Wael Shawky Contemporary Myths è incentrata sul più recente lavoro dell'artista egiziano: Cabaret Crusades: The Horror Show File.
Negli spazi di Cittadellarte - gallery sono in mostra, oltre al film realizzato, alcune tracce del complesso processo produttivo che ha avuto luogo a Cittadellarte e in Egitto nei mesi che hanno preceduto la mostra.
Cabaret Crusades: The Horror Show File tematizza la storia delle Crociate ripercorrendo gli eventi di quattro anni (1096-1099) che hanno avuto un ruolo centrale nel successivo sviluppo della Storia e che hanno sconvolto, irreversibilmente, il mondo arabo e i suoi rapporti con il mondo occidentale.
Il film è la traduzione in forma di immagini di uno scontro storico rappresentato partendo dalle narrazione degli accadimenti visti con gli occhi di chi ha subito l'invasione.
Shawky descrive gli eventi del passato ricostruendo con accurate scenografie alcuni ambienti dell'Asia Minore e del Mediterraneo orientale, teatri delle prime crociate. Attori degli eventi sono le marionette della collezione bicentenaria Lupi.
Le marionette, fortemente espressive e mosse da fili ben visibili, rappresentano i personaggi coinvolti nel conflitto fra eserciti cristiani europei ed eserciti musulmani. Anche se il soggetto è basato su eventi e documentazioni storiche, il risultato che ne consegue ha un'atmosfera surreale e mitica, un misto di dramma e cinismo permea fatti lontani, quanto mai attuali.
Fonte principale di ispirazione del lavoro è il saggio "Le crociate viste dagli arabi" scritto da Amin Maalouf nel 1986, in tempi lontani dalle attuali recrudescenze di odio. Il saggio di Maalouf, libanese che vive in Francia, ha innovato la storiografia delle Crociate attraverso gli scritti di storici arabi, per lo più non considerati in Occidente, senza trascurare le fonti e gli studi occidentali più accreditati sull’argomento. Il quadro storico che ne deriva è nello stesso tempo forte ma pacato, politico ma non di parte. Il saggio ha aperto, sia nel mondo arabo che occidentale, degli squarci su una crudeltà storica perpetrata in nome di un vago sentimento religioso offeso, ma più oggettivamente nata da motivi socio- economici complessi.
Cabaret Crusades: The Horror Show File è prodotto da Cittadellarte in collaborazione con il Festival Theater der Welt di Essen.
E' il primo film di una serie che Wael Shawky produrrà sul tema delle crociate utilizzando le marionette a filo.
La produzione di Cabaret Crusades: The Horror Show File ha visto la collaborazione e la valorizzazione della preziosa collezione bicentenaria di marionette appartenente a Daniele Lupi della famiglia Lupi di Torino. Un gioiello della tradizione locale che si presta a una rivisitazione in chiave contemporanea e internazionale.
L’artista egiziano ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per il suo lavoro tra i quail l'International Commissioning Grant, il Lower Manhattan Cultural Council, New York, 2005, l' International Award of The Islamic World Arts Initiative, Arts International, New York, 2004, l' American Center Foundation Grant, Philadelphia, 2004, l' Honorary Award, Rita Longa International Symposium, Bayamo, Cuba, 2001. Nel 1996 ha vinto il Grand Nile Prize nella Sesta Biennale del Cairo e nel 2009 il Grand Prize nella Venticinquesima Biennale di Alexandria.
Ha partecipato alla Cinquantesima Biennale di Venezia e alla Nona Biennale di Istanbul, alla Seconda Riwaq Biennale in Palestina, alla Terza Biennale di Marrakesh, alla Seconda Biennale di Mosca e alla Santa Fe Biennale, NM. Ha tenuto mostre tematiche in importanti istituti di arte contemporanea quali: New Museum of Contemporary Art, Artists Space e Queens Museum, New York; Musée d'Art Contemporain de Montréal; Musée d'Art Contemporain de Nîmes; ZKM Museum, Karlsruhe; Kunstmuseum, Bonn; Kunstmuseum Thun; Focus Istanbul; Martin-Gropius-Bau, Berlin; Kunsthalle Fridericianum, Kassel; MACRO, Rome; Bunkier Sztukim, Krakow; Platform Garanti of Contemporary Art,Istanbul;Tate Modern, London and Townhouse Gallery, Cairo.
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Practicing Memory
in a time of an all-encompassing present
Mostra collettiva a cura di Matteo Lucchetti
con Francesco Arena, Rossella Biscotti, Beatrice Catanzaro, Chto Delat, Michelangelo Consani, Danilo Correale, Dora Garcia, André Guedes, Shilpa Gupta, Rabih Mroué, Nikolay Oleynikov, Wendelien Van Oldenborgh, Mirko Smerdel, Société Réaliste, Stefanos Tsivopoulos e Vangelis Vlahos.
Practicing Memory - in a time of an all-encompassing present e' un progetto espositivo a cura di Matteo Lucchetti, che nasce in occasione della XIII edizione di Arte al Centro, negli spazi del Museo del Presente presso Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, Biella.
In uno scenario in cui le narrazioni nazionali e l'ancoramento di queste al presente, sono stati sostituiti da supposte costruzioni globali di memoria, fatte di eventi mediatici e relative sollecitazioni emozionali collettive, quale valore puo' assumere l'intervento da parte degli artisti sulle dinamiche che corrono tra oblio e memoria? Con quali modalità e' possibile creare dei corto circuiti nei flussi storiografici contemporanei, dominati da quella rimozione necessaria alla cecità con cui si legge il presente? Le pratiche legate alla memoria si costituiscono parte in causa all'interno di un processo in corso, dove il valore che assumono e' quello di "sistemi di memoria", cosi' come Leonardo Sciascia definisce - nel suo Teatro della Memoria - il modo in cui Giordano Bruno concepiva il metodo di creazione di codici visivi legati al ricordo. Ed e' sempre Sciascia che descrive come un tempo nel quale non si pratichi la memoria, sia un tempo destinato ad un presente "totalizzante e totalitario".
Il tempo presente, a cui gli spazi espositivi sono dedicati, ed il suo rapporto con il passato rappresentano il momento iniziale della riflessione sul concetto di 'pratica della memoria' attorno a cui la mostra si sviluppa. La costruzione di memoria, individuale e collettiva, in uno scenario contemporaneo dove la retorica del presente occupa gran parte dei flussi di comunicazione, si propone qui come una pratica necessaria, all'interno di quel costante processo sociale e politico che avviene tra ricordo ed amnesia. Practicing Memory intende indagare le possibilitá discorsive aperte dalle pratiche artistiche nei confronti di tale processo, problematizzando alcuni dei concetti chiave appartenenti a qualsiasi discorso
sulla memoria.
Lo sfondo comune sul quale una buona parte dei lavori in mostra proietta la propria ricerca e' riconducibile ad un contesto europeo, da intendersi non soltanto in senso geografico ma anche per ció che riguarda gli scenari in oggetto: ereditá postcoloniali, la dimensione post sovietica, le grandi narrazioni nazionali ed i processi di monumentalizzazione del ricordo verso una cosiddetta "perdita pianificata della Storia". Il continente europeo e le sue ereditá storiche, sociali e culturali vengono quindi ripetutamente citati e messi in discussione nella dimensione storiografica entro cui sono iscritti.
Parallelamente a questo, un altro genere di riflessioni fa da contrappunto alla circolaritá della concatenazione di macro e micro narrative, attraverso l'inserimento di alcune analisi che evidenziano le criticitá presenti all'interno del processo di creazione di memoria.
Emergono cosí l'idea di accessibilitá e partecipazione alla scrittura della memoria pubblica, direttamente connessa al lavoro antagonista delle contro memorie; il concetto di ripetizione come dinamica fondante della pratica del ricordo e, ancora, le storie individuali dei molti, masse mai soggetto della storia, fragili come fili di paglia e mai presenti al proprio tempo storico, per dirlo con Masanobu Fukuoka.
Le opere scelte variano dal video all'installazione, dal wallpainting alla performance, fino all'intervento sul display espositivo da parte del collettivo francese Socie'te' Re'aliste. Il progetto di mostra si articola sul lavoro di quindici artisti di livello internazionale che contano partecipazioni a importanti eventi espositivi quali, tra gli altri, São Paulo Biennial 2010, Manifesta 8 - Murcia e Nord Africa, 11° Biennale di Istanbul, 10° Biennale di Lione, Triennale di Aichi 2010 e la 2° Biennale di Atene; e l'esposizione in istituzioni come, tra le altre, Centre Pompidou, Parigi; Kunstverein Friedericianum, Kassel; Vanabbe Museum, Eindhoven; Haus der Kulturen der Welt, Berlino; Palais de Tokyo, Parigi; Muhka, Anversa.
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"visible – where art leaves its own field and becomes visible as part of something else"
Progetto editoriale di Cittadellarte e Fondazione Zegna a cura di Angelika Burtscher e Judith Wielander
visible è un progetto di ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea, avviato da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto in collaborazione con Fondazione Zegna.
visible vuole portare alla luce e potenziare pratiche artistiche che hanno la capacità reale di sperimentare e produrre visioni che incidano sull’immaginario sociale e culturale della nostra contemporaneità.
Il primo processo di visibilità è il progetto editoriale "visible - dove l’arte lascia il proprio campo e diventa visibile come parte di qualcos’altro" sviluppato in collaborazione con nove curatori.
La pubblicazione presenta 41 pratiche artistiche, che non si limitano all’analisi delle problematiche urgenti della realtà contemporanea, ma che intervengono direttamente per innescare processi di trasformazione. visible presenta approcci artistici che ripensano, in modo propositivo, differenti modelli di sviluppo economico e di distribuzione delle risorse, l’accessibilità dell’informazione, le urgenze ecologiche e ambientali, nonché la sperimentazione di modelli politici partecipativi e democratici.
Il libro, pubblicato da Sternberg Press, Berlino, verrà presentato il 21 giugno 2010, in anteprima, a Milano nell’ambito della Triennale nella mostra che festeggia il Centenario del Gruppo Ermenegildo Zegna: "Ermenegildo Zegna. Cent'anni di eccellenza. Dalla fabbrica del tessuto alla fabbrica dello stile" e il 25 giugno 2010 a Biella in occasione della XIII edizione di Arte al Centro.
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Programma opening 25 – 26 Giugno 2010
Venerdì 25 Giugno 2010
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto
• ore 15.00 - sala Nova Civitas
incontro pubblico: Wael Shawky in dialogo con Michelangelo Pistoletto
Modera: Antonella Parigi
• ore 17.00 - sala Nova Civitas
incontro pubblico: presentazione della pubblicazione "Visible – where art leaves its own field and becomes visible as part of something else" Cecilia Canzani, Anna Colin, Hu Fang, Emiliano Gandolfi, Julieta Gonzalez, Raimundas Malasauskas, Mihnea Mircan, Gabi Ngcobo & Elvira Dyangani Ose
moderano: Judith Wielander e Angelika Burtscher
• ore 19.00 - Tettoia del Mercato
Opening
inaugurazione mostra "Practicing Memory in a time of an all-encompassing present" con le performance:
• ore 19.30: 18.900 metri su strada (Il percorso di Pinelli), una performance di Francesco Arena. Testo di Luca Cerizza. Con la partecipazione di Michele Fusco.
• ore 20.00: The Istanbul Symphony, di Danilo Correale
• ore 20.30 - Sala delle Colonne
Cena: buffet di inaugurazione a cura di Cafeteria - Cittadellarte glocal restaurant
Sabato 26 Giugno 2010
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto
• ore 10.30 – 13.00 - sala Nova Civitas
working conference con i curatori di visible e gli artisti in residenza Unidee 2010:
Premio di produzione Cittadellarte-Zegna "Arte per una trasformazione sociale 2011"
• ore 15.00 - sala Nova Civitas
working conference di Res.ò, piattaforma di residenze d'artista
con la partecipazione dei partner torinesi (Fondazione Spinola-Banna e PAV) e internazionali (Platformi Garanti, Townhouse Gallery, Capacete). Con il sostegno di Fondazione CRT per l'Arte.
Per ulteriori informazioni o ricevere immagini ad alta risoluzione contattare:
Margherita Cugini tel. +39 015 0991454, fax +39 0159555165 ufficiostampa@cittadellarte.it
Cittadellarte - Fondazione Pistoletto
via Serralunga, 27 - 13900 Biella
Orari delle mostre martedi', mercoledi' e giovedi' solo su prenotazione con almeno due giorni di anticipo: +39.015.0991461 - bookshop@cittadellarte.it
venerdi dalle 16.30 alle 19.30
sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30
lunedi' chiuso
biglietto d'ingresso: intero 6 euro; ridotto 4,00 euro