Valerio Adami
Getulio Alviani
Enrico Baj
Mario Ceroli
Gianni Colombo
Leonardo Cremonini
Lucio Fontana
Jannis Kounellis
Mattia Moreni
Concetto Pozzati
Mimmo Rotella
Germano Sartelli
Mario Schifano
Claudio Spadoni
Daniela Grossi
Nuovi miti e nuove figure dell'arte. La mostra, con circa 50 opere di 35 esponenti di primo piano della vicenda artistica nazionale offre uno spaccato del periodo che va dalla fine degli anni '50 ai primi anni '60, uno dei momenti piu' vivaci ed intensi del Novecento oggi al centro di significative rivisitazioni e riletture sul piano storico e critico. A cura di Claudio Spadoni e Daniela Grossi.
a cura di Claudio Spadoni e Daniela Grossi
Domenica 27 giugno 2010, ore 19, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea Villa
Franceschi verrà ufficialmente inaugurata la mostra ’60 e dintorni. Nuovi miti e nuove figure
dell’arte, Promossa dal Comune di Riccione con il sostegno e il patrocinio dell’Istituto per i beni culturali
della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini, l’esposizione costituisce una ulteriore
significativa tappa del percorso di approfondimento e divulgazione di aspetti, momenti e figure
dell’arte italiana, intrapreso dal museo fin dalla sua fondazione nel 2005.
La mostra, con circa cinquanta opere di 35 esponenti di primo piano della vicenda artistica
nazionale (tra i quali Valerio Adami, Getulio Alviani, Enrico Baj, Mario Ceroli, Gianni Colombo,
Leonardo Cremonini, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mattia Moreni, Concetto Pozzati, Mimmo
Rotella, Germano Sartelli, Mario Schifano), intende offrire uno spaccato del periodo che va dalla
fine degli anni ‘50 ai primi anni ’60, uno dei momenti più vivaci ed intensi per fermenti ed
esperienze del Novecento oggi al centro si significative rivisitazionie riletture sul piano storico e
critico.
In particolare, in questa rassegna fanno da limite cronologico le date 1958 e 1964 che rimandano a
due episodi emblematici: la mostra di Pollock alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, e la
Biennale di Venezia che sancì la fortuna internazionale della Pop Art. Dunque, dalla consacrazione
italiana di uno dei protagonisti dell’Informale, che coincide anche con l’inizio della parabola
discendente del fenomeno, all’ufficializzazione del 1964 di una tendenza sorta in Inghilterra un
decennio prima, ma che solo da Oltreoceano assume una spinta decisiva e una fisionomia
universalmente nota.
Gli anni del boom economico e della felliniana “dolce vita” corrispondono ai tempi delle
trasformazioni, anche radicali, che dall'Europa all'America segnano in modo decisivo le linee
dell'arte. Dalla fine degli anni cinquanta, con l'esaurirsi delle poetiche informali, irrompe sulla scena
una nuova generazione, che sensibile a miti e riti del consumismo di massa, attinge allo sterminato
campionario d’immagini della pubblicità e dell'iconografia urbana. Ma alla diffusione della Pop
Art, nata in Inghilterra, impostasi negli Usa come specchio della società americana, e interpretata in
Italia con una sostanziale diversità d'accenti, si accompagnano anche ricerche di segno opposto,
come quelle dell'Arte programmata e dell'Optical, e, ancora, di una “Nuova figurazione” che insiste
sull'immagine dell'uomo e la sua drammatica condizione nella società contemporanea.
Nella dimensione più generale dell’arte, quella italiana ed internazionale, entro la quale sono
trascorsi i mitici, famosi anni ’60, c’è spazio anche per un capitolo riguardante la nostra realtà
territoriale, che non può certo dirsi locale esclusivamente d’interesse locale, se si considera la già
chiara fama e il ruolo internazionale della riviera romagnola del tempo e la portata di quelle
esperienze.
Non a caso l’ideazione dell’esposizione odierna, che si deve a Daniela Grossi, Orlando Piraccini e
Claudio Spadoni, rimanda ad uno specifico progetto che coinvolge la Provincia di Rimini, volto a
riscoprire e valorizzare gli anni ’60, sotto i più diversi aspetti, culturale e del costume, come uno dei
periodi della storia recente in effetti più decisivi della riviera romagnola, capace di sostanziali
modificazioni sul piano ambientale e sociale e capace di dettare mode e tendenze che vanno rilette a
distanza di tempo in rapporto alla nostra più stretta attualità.
La mostra e il relativo catalogo illustrato edito da Silvana Editoriale, sono a cura di Claudio
Spadoni, con la collaborazione di Daniela Grossi, responsabile della Galleria Villa Franceschi.
Inaugurazione Domenica 27 giugno 2010, ore 19
Galleria d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi
via Gorizia, 2 Riccione (RN)
Orario: Mattino: martedì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Sera: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle ore 20 alle ore 23
Chiuso domenica e lunedì
Ogni giovedì alle ore 21 visita guidata gratuita
Ogni martedì alle ore 21 laboratori per ragazzi
Ingresso: Intero 5,00 euro, ridotto 3,00 euro