Personale di pittura per il giovane artista con precedenti nella street art. A cura di Grazia Chiesa.
a cura di Grazia Chiesa
''Esamino le caratteristiche dell’esprimersi in pittura di Federico Marcoaldi, giovane artista con un passato ricco di proposte e di conquiste e che ha praticato con successo anche la street-art, oltre a organizzare eventi con associazioni culturali e nel quale sento forte la passione e quindi la sicurezza di un avvenire pieno di positive novità. Del suo fare arte ammiro: l’armonia e la velocità esecutiva del gesto che diventa del segno; la scansione e l’accordo tra vuoti e pieni, oserei dire quasi musicali, colori, che insieme, con nitida chiarezza, creano un armonico accordo, sia con la luce che con il buio; le forme quasi figurative, ma ancora sulla soglia della pura fantasia.
Mi domando: forse queste sue non-figure sono un alfabeto di una scrittura tutta da decodificare? Un linguaggio che, anche se ancora non decifrato, affascina perché ci permette di aprire la nostra immaginazione al divertimento, con la libertà che è anche propria all’arte del suo autore. La superficie delle sue opere è sempre ricca di rilievi, di insoliti collage, di ritmici soprassalti che, coperti da colori, colle o altro, fanno sì che realmente con la luce o con il buio continuino a mutare, pulsare, raccontarci che la bellezza è vera fonte di elevazione.''
Federico Marcoaldi nasce a Bolzano nel 1973 ma cresce tra Pisa, Vicenza, Bruxelles e prevalentemente Milano dove frequenta, con assoluta irregolarità e conseguente scarso profitto scolastico: liceo scientifico, scuola d'arte e liceo artistico. Fin da piccolo dimostra una decisa propensione per il disegno e la pittura, iniziando con una collezione di piccoli ritratti della sua numerosa famiglia e proseguendo nella giovinezza con grandi graffiti, dei quali un piccolo numero realizzato su commissione: all'esterno di fabbriche a Porto Marghera o all'interno di uffici a Milano. La sua arte si raffina quando si trasferisce a Roma nella bottega di Ninì Santoro, dove inizia a produrre, con maggior rigore stilistico, un'arte informale di colori acrilici dai toni accessi, a rappresentare passioni intense nella continua ricerca di un'identità molteplice, incline alla riflessione su sé e sul mondo.
Dal 2005 comincia ad esporre al pubblico le sue opere in mostre collettive, dalla galleria Pentart a Trastevere alla Biblioteca del Corviale all'Hotel Sheraton. Poi con un amico artista apre una galleria-caffè-libreria al Testaccio, RGB46, che ospita molte collettive, che accanto alle opere di molti artisti comprendono spesso quelle di Marcoaldi (''incubi collettivi'', ''nel bosco delle soluzioni'', ''flatlandia'', ''arte e biciclette'') e qualche sua personale (''A-strati'' del 2008 e ''Giassai'' nel 2010). Nel 2010 espone anche a Bolzano ''Schwer Abstrakt''. Vive ora a Milano, facendo lavori diversi, dall'imputazione dei dati al computer alla gestione del magazzino di grandi alberghi, ma anche vendendo i suoi quadri. Per la maggior parte a Roma e a Milano, un paio delle sue opere sono state acquistate negli Stati Uniti.
Inaugurazione 8 luglio ore 18
Galleria 9 Colonne
via Armari, 24 - Ferrara
Orario: 9-12.30 e 15-18.30, sabato e festivi chiuso
Ingresso libero